Emmy: La Writers Guild of America rifiuta i soldi dalle aziende contro cui sciopera (Esclusiva)

"Dopo aver deliberato con il nostro ufficio legale, tutta la produzione FYC è ora sospesa", ha comunicato un rappresentante della WGA alle aziende

La Writers Guild of America (WGA) contro la pubblicità degli Emmy. Secondo quanto appreso da The Hollywood Reporter, la WGA non vuole fare affari con le aziende contro cui sciopera. Questo include anche la pubblicità For Your Consideration (FYC) degli Emmy sul suo sito web e per le comunicazioni via e-mail – in parte già pagate – rivolte ai suoi membri, molti dei quali sono anche parte della TV Academy.

Questo è solo l’ultimo colpo di scena dello sciopero della WGA e del suo impatto sulla stagione degli Emmy. Un coordinatore delle comunicazioni della WGA West ha notificato alle aziende questa decisione in una mail. “Dopo aver deliberato con il nostro ufficio legale, tutta la produzione FYC è ora sospesa. Comprendiamo che questo possa essere frustrante e che abbiate già programmato dei contenuti per i media, ma a causa delle regole dello sciopero, non possiamo continuare”.

Il portavoce della WGA ha poi offerto a tutte le aziende che hanno già pagato la promozione “un rimborso completo o un credito per le future iniziative FYC, come preferisce il vostro team. Per favore, fateci sapere il prima possibile quale soluzione sceglierete”.

THR è in grado di riportare che molte società i cui fondi sono stati rifiutati dalla WGA stanno già venendo riassegnati per promuovere le iniziative FYC altrove.

Lo sciopero degli sceneggiatori

Il 2 maggio, dopo mesi di trattative, la WGA ha annunciato il suo primo sciopero in quindici anni. Tra le varie richieste: compensi migliori, un numero minimo di collaboratori televisivi per le sceneggiature e un numero minimo di settimane di lavoro per i propri sceneggiatori.

Dal 20 marzo, presso la sede di Sherman Oaks, la WGA e l’Alliance of Motion Picture and Television Producers stavano negoziando un contratto triennale per circa 11.500 sceneggiatori cinematografici e televisivi. All’inizio di aprile, la WGA ha affermato che “gli studios devono rispondere alla crisi che gli sceneggiatori stanno affrontando” nelle trattative, mentre in una recente dichiarazione l’AMPTP ha suggerito che il sindacato non si è impegnato a fondo per raggiungere un accordo prima del voto di autorizzazione dello sciopero.

Traduzione di Nadia Cazzaniga