Stranger Things 5, i fratelli Duffer annunciano ritardi nella produzione. “Speriamo in un accordo equo”

"La scrittura di una sceneggiatura non si ferma quando iniziano le riprese". Gli showrunner della serie Netflix aderiscono allo sciopero degli sceneggiatori

La produzione di Stranger Things 5 è stata ritardata a causa delle agitazioni sindacali tra la Writers Guild of America e la Alliance of Motion Picture and Television Producers. I creatori Matt e Ross Duffer hanno condiviso la notizia in un tweet, dall’account Twitter ufficiale della writers room della serie.

“Qui parlano i Duffer. La scrittura di una sceneggiatura non si ferma quando iniziano le riprese. Anche se siamo entusiasti di iniziare la produzione con il nostro cast e la nostra troupe, entrambi fantastici, non sarà possibile durante questo sciopero. Speriamo che si raggiunga presto un accordo equo, così potremo tornare tutti al lavoro. Fino ad allora – passo e chiudo. #wgastrong”, hanno scritto. Fonti Netflix hanno confermato che la produzione della quinta e ultima stagione della serie sarà rinviata a data da destinarsi, ma non hanno voluto commentare la notizia.

Non solo Stranger Things

Diverse produzioni sono già state interrotte, per scelta o per il fatto di non avere showrunner o sceneggiatori sul set a causa dello sciopero. La produzione della serie comica di Apple TV+ Loot – Una fortuna, ad esempio, è stata interrotta da sceneggiatori in sciopero che hanno fatto un picchetto davanti alla mega villa di Bel-Air utilizzata per le riprese. Netflix ha confermato all’inizio del 2022 che Stranger Things 5 sarebbe stata l’ultima.

I fratelli Duffer hanno un accordo globale con la piattaforma e, prima dello sciopero, stavano già lavorando a uno spinoff e a una serie animata ambientati nello stesso mondo, oltre ad altri progetti non collegati. Il ritardo nella produzione significa anche un ritardo notevole della messa in onda. Questo era già accaduto con la seconda stagione, andata in onda un anno dopo la prima, e poi con la terza e la quarta con una differenza di quasi tre anni.