Sul set con i Gormiti in carne ed ossa nel santuario neoclassico: “I nostri supereroi italiani saranno un fenomeno globale”

Sono in corso le riprese nelle Marche della serie fantasy in versione live action del gruppo capitanato da Iginio Straffi: "Un prodotto dalla proprietà intellettuale del Bel Paese che farà emozionare i bambini di tutto il mondo". Il regista Mario Parruccini guida una troupe di 90 persone, il cast è internazionale

Il viaggio che ci porta a veder nascere il reboot di uno dei franchise più iconici degli ultimi anni, i Gormiti, è lungo e faticoso. Alzataccia per prendere il treno per Ancona dove abbiamo trovato ad aspettarci un van della Rainbow, la casa di produzione, che ci  porterà direttamente alla location dove stanno girando il live action con i supereroi lanciati da Giochi Preziosi nel 2005 e distribuiti in oltre 50 paesi nel mondo, con vendite al dettaglio che hanno superato il miliardo e mezzo di dollari. Arrivati ai piedi del Tempio del Valadier, immerso nel ventre roccioso della Gola della Rossa e di Frasassi a Genga, veniamo trasbordati in una piccola utilitaria per via della ripida e strettissima salita che ci separa da uno dei più suggestivi santuari delle Marche, che per alcuni giorni si trasformerà nel regno fantastico di Gorm.

“Ci siamo fatti un bel mazzo per far arrivare qui in cima le attrezzature necessarie. Abbiamo utilizzato delle piccole autovetture e fatto numerosi viaggi su e giù dai camion parcheggiati a valle, con un dispendio di tempo ed energie non indifferenti”, confida uno degli attrezzisti che preparano il set. Effettivamente il santuario ottagonale in stile neoclassico fatto costruire da Papa Leone XII su disegno del famoso architetto Giuseppe Valadier sembra veramente un posto magico senza tempo, al punto che la scenografia è fatta di soli pochi stendardi appesi agli angoli dell’antica costruzione.

Ad accoglierci in cima oltre al regista Mario Parruccini anche il fondatore del Gruppo Rainbow, Iginio Straffi, elegantissimo in doppio petto grigio a griglie blu, camicia in pendant ma senza cravatta, che ci illustra il nuovo progetto: “Questa è una produzione che oltre ad avere la complessità degli effetti speciali, di essere in lingua inglese, di lavorare con attori minorenni, sarà per la maggior parte girata in bellissime location naturali come questa. Normalmente i prodotti per ragazzi che vediamo spesso in tv sono sitcom girate velocemente in studio, ricostruendo dei set in capannoni dove si lavora molto più velocemente perché ci sono tutte le condizioni ideali per girare senza difficoltà atmosferiche, con ritmi e difficoltà molto diverse”.

Mario Parruccini, Robel Araya, Federico Cempella, Millie Fortunato Asquini e Tim Daish sul set de I Gormiti - The new era

Mario Parruccini, Robel Araya, Federico Cempella, Millie
Fortunato Asquini e Tim Daish sul set de I Gormiti – The new era

I Gormiti – The New Era

Le due stagioni de I Gormiti (già protagonisti di serie animate) questa volta con protagonisti in carne e ossa, saranno girate in questi mesi in varie regione d’Italia: Lazio, Toscana, Basilicata e naturalmente le Marche tanto care all’inventore delle Winx. “L’Italia offre tantissime location speciali adatte per questo progetto. Alcune sono felice di averle scovate proprio qui nelle Marche dove siamo molto radicati nel territorio proprio come azienda. Volevamo offrire la possibilità alla nostra regione di diventare una vetrina. Basti pensare alla bellezza naturale delle Grotte di Frasassi. Alcune sequenze le andremo a girare anche all’estremità più remota della Basilicata dove abbiamo delle rupi e dei paesaggi alieni adatti al nostro scopo”.

Dal retro del tempio ecco apparire finalmente i protagonisti della serie, tre sedicenni e un ventiduenne (che però sembra un loro coetaneo). Tre ragazzi e una ragazza, tutti rigorosamente di madre lingua. Federico Cempella interpreta Zane, il bel tenebroso che ha alle spalle una storia familiare complessa, con un fratello più piccolo a cui badare e per questo deve avere sempre la situazione sotto controllo.

Robel Araya è Glen, il secchione messo sotto pressione dai genitori, quello che studia e che deve fare sempre bene e che nel gruppo è un po’ un pesce fuor d’acqua. Francesco Bertozzi  interpreta Carter, un italo-americano che si è dovuto trasferire dalla zia perché i genitori non ci sono più e quindi è lo straniero della compagnia.

Il ruolo di Skye, l’adolescente posh che non ha il coraggio di essere se stessa, è affidato alla sedicenne Millie Fortunato Asquini.

“Vorrei rappresentare le ragazze che non riescono ad esprimersi. Sono molto felice e mi sento molto fortunata ad essere l’unica ragazza del gruppo. Di solito nei fantasy con i supereroi, le ragazze sono parecchio semplici, un contorno che sorride e basta, mentre il mio personaggio può essere molto cattiva, però è anche una delle persone più dolci che si possano conoscere”, tiene a precisare la supereroina in un momento di pausa.

“I miei genitori, mia madre in particolare, mi facevano vedere film più culturali perché secondo loro i cartoni animati erano uno spreco di tempo. Ma ovviamente conoscevo I Gormiti“. Alla domanda se senta di averli delusi per aver accettato di far parte di questa serie invece che di un film di Nanni Moretti, Millie  risponde decisa: “Eh, ma non sono loro a scegliere. Mia madre non voleva nemmeno che io facessi l’attrice, semmai la suora o lavorare nel circo. Peccato che a me piaccia fare proprio l’attrice”.

La trama

La serie racconta la vita quotidiana di quattro ragazzi della Terra che vengono scelti per diventare ‘Scion’ (cioè protettori) e aiutare a salvare un regno fantastico chiamato Gorm. Nel corso della serie, i quattro Scion impareranno l’importanza del rispetto per la natura, del sacrificio personale, e del potere dell’amicizia e dell’unione contro le avversità. A ogni Scion sarà assegnato un personale Gormita (uno dei leggendari e coraggiosi spiriti guerrieri) che lo guiderà e supporterà emotivamente. Che si tratti di una figura paterna mancante (per Carter), di un migliore amico a lungo desiderato (per Skye), di un saggio fratello maggiore (per Zane) o di qualcuno con cui confidarsi (per Glen), i Gormiti saranno fondamentali per guidare gli eroi nella loro crescita.

Nel corso della serie i quattro protagonisti capiranno che essere eroi non vuol dire semplicemente indossare un bel costume e brandire armi leggendarie, e dovranno acquisire una fiducia e una maturità tali da renderli esseri umani migliori, abbracciando le virtù del coraggio e della collaborazione, della curiosità e della creatività.

Robel Araya, Federico Cempella, Mario Parruccini, Francesco Bertozzi sul set de I Gormiti - The New Era

Robel Araya, Federico Cempella, Mario Parruccini, Francesco
Bertozzi sul set de I Gormiti – The New Era

Ciak, si gira

Il set è oramai pronto per girare la scena finale dell’ultima puntata della prima stagione (saranno 10 + 10). Il regista Mario Parruccini dà le ultime indicazioni agli attori, un po’ in romano e un po’ in inglese, per via del cast internazionale. Arriva lentamente sul posto Tim Daish (attualmente al cinema con Comandante e su Disney+ ne I Leoni Di Sicilia) che, vestito con una pesante armatura da guerriero con un elmetto con ben quattro corna, ci svela – col suo accento alla Don Lurio – che ci sono volute ben due ore di trucco per trasformarsi nel cattivissimo Lord Graven.

Tutti gli attori si posizionano finalmente per il primo attesissimo ciak. Siamo alla resa dei conti tra il bene e il male. Il cattivisismo Lord Graven affronta davanti al tempio i quattro adolescenti vestiti con le loro tutine colorate (giallo, azzurro, verde e arancione) pronti ad utilizzare i loro superpoteri.

La battaglia è a colpi di un qualcosa che verrà inserito in post produzione grazie agli effetti in CGI. Il regista si sgola urlando parole tipo: “freeze”, “action”, “jump” e di nuovo “freeze”. Nel successivo ciak si limita ad un: “Very good”, ma rifacciamola perché Carter alias Francesco Bertozzi  si è buttato a terra con troppa enfasi spaccando il microfono nascosto dentro al costume. Nel terzo ciak Glen aka Robel Araya è caduto in ritardo rispetto al gruppo.

Tutto da rifare e c’è pure da sbrigarsi, perché la luce sta calando. “Per quella scena, che nella serie durerà non più di un minuto e mezzo, al massimo due, abbiamo fatto in tutto otto ciak. Quando fai questi lavori col tempo contato hai l’obiettivo di portare a casa il prodotto che comunque deve essere di qualità molto alta”, si entusiasma Parruccini, che guida una squadra di circa 90 professionisti.

Iginio Straffi e Thomas J. Ciampa

Iginio Straffi e Thomas J. Ciampa

Sul set, in disparte, si aggira il nuovo chief operating officer di Rainbow Group, Thomas J. Ciampa: “Sono felicissimo di questa nuova avventura e entusiasta di essere oggi qui sul set di questa nostra nuova produzione. Rainbow, in questo settore, è la rappresentazione del made in Italy nel mondo. Dopo le esperienze che ho fatto, era l’azienda giusta con cui trovare una quadra sulle ambizioni internazionali. L’Italia può diventare un set naturale di progetti che abbiano ambizioni più ampie, non soltanto nazionali e questa serie ne è un valido esempio”.

Concorda il presidente Straffi che ha fortemente creduto in questo progetto finanziato dalla sua azienda in collaborazione con Giochi Preziosi e che è stato recentemente presentato al MIPCOM di Cannes per essere venduto sui mercati esteri: “I Gormiti – The New Era è una proprietà intellettuale italiana che ha l’ambizione di essere globale e che deve far emozionare i bambini di tutto il mondo. Inoltre le grotte di Frasassi e il tempio del Valadier potranno diventare mete di veri e propri pellegrinaggi turistici, come capitato per altre serie divenute celebri, come Dubrovnik con Il trono di spade e Taormina con The White Lotus. Potrebbero arrivare milioni di visitatori”.