Rifrazioni, la nuova programmazione artistica alla Pelanda del Mattatoio e del Palazzo delle Esposizioni a Roma

Istallazione fissa sarà la mostra di Liryc Della Cruz, costruita attraverso le testimonianze della comunità filippina in Italia, riflettendo su come i processi coloniali abbiano alterato lo sguardo sui corpi all’interno della società

Dal 20 giugno fino al 30 luglio, si terrà negli spazi della Pelanda del Mattatoio e del Palazzo delle Esposizioni a Roma Rifrazioni, la programmazione artistica di Spazio Griot.

Promossa e co-prodotta da Azienda Speciale Palaexpo, l’iniziativa vanta un ricco calendario di appuntamenti multidisciplinari volti a riflettere sulla complessità delle varie dimensioni del sé. In programma, tra le varie cose, ci sono la mostra del regista e artista Liryc Della Cruz Il mio filippino: For Those Who Care To See e un programma aperto al pubblico fatto di performance, talks, workshop e live set dal 20 al 27 giugno.

La mostra di Liryc Della Cruz, curata da Johanne Affricot (direttrice artistica di tutta la programmazione di Rifrazioni) e Eric Otieno Sumba, entrambi del Collettivo GRIOT, è una grande installazione che prende spunto dalla performance omonima dell’artista, costruita attraverso le testimonianze della comunità filippina in Italia: la seconda popolazione straniera più numerosa di Roma. Partendo dalla pratica tipicamente occidentale di associare un’etnia a un lavoro, come nel caso del collaboratore domestico filippino in Italia, Della Cruz restituisce uno spaccato di questa comunità, fortemente presente e resa invisibile, mettendo alla luce i corpi esausti di lavoratori e lavoratrici filippini e riflettendo su come i processi coloniali di controllo e razzializzazione abbiano alterato lo sguardo sui corpi all’interno della società.

Impegnato nelle diverse declinazioni della creazione artistica, dal cinema alla performance, Della Cruz indaga nei suoi lavori i diversi ambiti della cultura del suo paese d’origine. Dalla cura alle pratiche indigene e decoloniali, al commercio transpacifico di persone fino ai princìpi di ospitalità nelle Filippine pre e post-coloniali, mettendo in luce come questi aspetti influenzino tuttora la percezione della comunità.

Gli spettacoli aperti al pubblico

Oltre alle iniziative degli scorsi giorni, come la performance di Jasmine Hearn, Loose&Sal del 21 giugno, o la listening session di Unos, tanti sono gli eventi aperti al pubblico e gratuiti ai quali è possibile partecipare. Il 25 giugno sarà possibile assistere a Migrazione e Agency: Soggettività e Soggezione Nella Diaspora Filippina, con Gina Apostol e Irma Tobias, moderato dall’autrice e podcaster italo – filippina Kim Valerie Vilale. Il 27 giugno sarà il turno della danzatrice e coreografa Valerie Tameu, con Dove Hanno Tremato Le Placche, performance fotografica in cui l’artista ripercorre la storia della migrazione della sua famiglia dalla Calabria e dal Camerun verso la Torino dei primi anni Ottanta.

Il progetto è promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo e co-prodotto e organizzato da Azienda Speciale Palaexpo e Spazio Griot, main sponsor Gucci, con il supporto del British Council e in collaborazione con l’American Academy in Rome, Fondazione Polo del ‘900 ed EXP.