Caso Rust: Alec Baldwin si dichiara non colpevole di omicidio colposo. “Non ha premuto il grilletto”

L'attore rinuncia alla comparsa virtuale in tribunale prevista per giovedì 1 febbraio dopo la seconda accusa dei procuratori del New Mexico, dove erano in corso le riprese del film al momento della morte di Halyna Hutchins

Mercoledì 31 gennaio Alec Baldwin si è dichiarato non colpevole delle accuse di omicidio colposo mosse contro di lui dai procuratori del New Mexico. Stessi procuratori che all’inizio del mese hanno riaperto il procedimento penale per il suo ruolo nello sparo accidentale che ha portato alla morte di Halyna Hutchins, direttrice della fotografia sul set di Rust.

L’attore e produttore del western a basso budget ha sostenuto di non aver premuto il grilletto dell’arma da fuoco che ha sparato. È stato incriminato per la seconda volta dopo che le accuse erano state inizialmente ritirate in seguito a un’indagine durata cinque mesi e culminata con la pubblicazione di un rapporto da parte di un esperto forense in contrasto con la sua versione dell’incidente.

Le dichiarazioni di Baldwin

Baldwin si è dichiarato non colpevole in un documento del tribunale, rinunciando alla sua comparsa virtuale in tribunale prevista per giovedì 1 febbraio. Non è stato arrestato. Secondo le condizioni di rilascio, all’attore è vietato possedere armi da fuoco, lasciare il paese o entrare in contatto con chiunque possa testimoniare nel caso. Il tribunale, tuttavia, gli ha permesso di avere contatti con testimoni legati alla produzione di Rust, a condizione che non discuta dell’incidente o della potenziale testimonianza.

“Le discussioni sull’incidente sono consentite con i testimoni citati come co-imputati civili solo a condizione che tali conversazioni si svolgano esclusivamente in presenza di avvocati per scopi di contenzioso civile”, si legge nell’ordinanza. “L’imputato non solleciterà direttamente o indirettamente i testimoni o i membri del caso e della troupe a partecipare al documentario con Moxie films o a ottenere dichiarazioni sulla sicurezza sul set di Rust al di fuori delle procedure investigative standard”.

Lo scenario in caso di condanna

In caso di condanna, Baldwin rischia una pena di 18 mesi di carcere. La nuova presentazione delle accuse da parte dei procuratori del New Mexico è stata un’altra svolta nel caso, che ha visto una serie di passi falsi da parte dell’accusa. Tra questi, il ridimensionamento delle accuse contro Baldwin e contro l’armaiola Hannah Gutierrez-Reed, dopo che i procuratori hanno citato una legge sulle armi da fuoco che non era in vigore al momento della sparatoria.

La procuratrice speciale Andrea Reeb, che faceva parte della squadra che aveva inizialmente accusato Baldwin, è stata inoltre costretta a dimettersi a causa di un conflitto di interessi con la sua posizione elettiva alla camera dei rappresentanti del New Mexico, con email trapelate che indicano che ha cercato di sfruttare il caso per un vantaggio politico. La procuratrice distrettuale della contea di Santa Fe, Mary Carmack-Altwies, che aveva nominato Reeb, si è quindi autoesclusa da tutte le questioni relative all’accusa.

L’intervento della SAG-AFTRA

La SAG-AFTRA (il sindacato degli attori) è intervenuta in difesa dell’attore. In una dichiarazione pubblicata dopo la ripresa del procedimento penale, il sindacato ha sottolineato che l’attore non aveva la responsabilità di ispezionare l’arma da fuoco che ha sparato.

“La formazione dei performer riguarda la performance e non gli si richiede né ci si aspetta che siano esperti di armi o esperti nel loro uso”, si legge nel comunicato. “L’industria assegna questa responsabilità a professionisti qualificati che ne supervisionano l’uso e la manipolazione sotto ogni aspetto”. I procuratori hanno accusato anche la Gutierrez di omicidio colposo, nonché di manomissione delle prove. Il suo processo inizierà il mese prossimo.

L’incidente sul set

L’incidente è avvenuto il 21 ottobre 2021, quando un revolver vecchio stile maneggiato da Baldwin ha sparato mentre l’attore si esercitava a estrarre l’arma di scena. Poco prima, l’assistente alla regia David Halls aveva consegnato a Baldwin l’arma e aveva detto che non conteneva munizioni vere, ma l’arma ha poi sparato in direzione di Halyna Hutchins, che è rimasta uccisa, e del regista Joel Souza, che è rimasto ferito. Dopo lo sparo, sul set sono stati trovati cinque proiettili veri mescolati a proiettili finti. Non si sa ancora come i proiettili veri siano finiti sul set.

Traduzione di Nadia Cazzaniga