True Blood, il rimpianto di Joe Manganiello sul finale della serie: “C’era ancora tanto da fare per me”

L'attore ha interpretato il lupo mannaro Alcide Herveaux nell'horror-fantasy della Hbo. All'inizio presente come guest star, è poi diventato una presenza fissa, ma "gli sceneggiatori non erano preparati" al successo del personaggio

No, Joe Manganiello non è per niente soddisfatto della conclusione di True Blood, avvenuta ormai dieci anni fa, nel 2014. L’attore, che nello show ha interpretato il licantropo Alcide Herveaux, ha di recente dichiarato di sentirsi “come se ci fossero molte cose lasciate inesplorate” nel finale della serie.

“Ho pensato che ci fossero ancora molti elementi in gioco per me”, ha affermato Manganiello nel programma SiriusXM di Andy Cohen. “Il fatto è che non hanno mai pianificato la mia presenza nello show oltre una stagione. Ero previsto come guest star e quando il mio personaggio ha sfondato e la gente lo ha amato davvero, loro non erano preparati”.

All’inizio della settima e ultima stagione di True Blood, il personaggio di Manganiello – introdotto originariamente nella terza stagione – è morto inaspettatamente dopo essere stato colpito da un proiettile.

“Ho lavorato per cinque anni alla serie, ma il mio personaggio doveva essere tolto di mezzo per permettere a Sookie di risolvere le altre due trame principali, con altri due personaggi, Bill ed Eric”, ha continuato Manganiello. “L’unico modo per togliermi di mezzo era – attenzione agli spoiler – spararmi in faccia. Mi è sembrato davvero che si potesse fare di più”.

Dopo la conclusione di True Blood, Manganiello ha affermato di essere sempre alla ricerca di un buon copione sui lupi mannari: “Perché sento che c’è molto in me che è rimasto incompiuto. Ho delle questioni in sospeso per quanto riguarda i licantropi”.