Steven Spielberg e Paul Thomas Anderson: “Salvare i film? Significa salvare i ricordi”

I due registi protagonisti di un panel al TCM Classic Film Festival di Los Angeles in cui hanno raccontato il loro sforzo per preservare i film, tra The Film Foundation e Martin Scorsese

“Non voglio diventare filosofico, ma tutto si racchiude nella protezione dei ricordi – ricordi molto, molto importanti – che tutti abbiamo. Dove ero quando ho visto E.T.? Lo ricordo molto bene, come ricordo gli amici con cui ero. Ricordo chi portai a vedere quel film tanto quando ricordo il film”. Parola di Paul Thomas Anderson che, insieme a Steven Spielberg è stato tra i protagonisti della 14ª edizione del TCM Classic Film Festival di Los Angeles. Ma cosa ci fanno due dei più grandi registi contemporanei sullo stesso palco? Parlano di cinema, ovviamente. O meglio, della sua conservazione. Spielberg e Thomas Anderson, insieme al Ceo di Warner Bros. Discovery David Zaslav, sono stati protagonisti, durante la serata di apertura del Festival al Chinese Imax Theater di Hollywood Blvd, di un panel moderato da Ben Mankiewicz per discutere dell’importanza di preservare e salvare i film a rischio deterioramento.

La missione di The Film Foundation

Accompagnato dalla proiezione della versione restaurata in 4K di Rio Bravo di Howard Hawks, il panel si è concentrato sul racconto del lavoro realizzato proprio da TCM e Warner Bros. Discovery insieme a The Film Foundation, fondazione creata da Martin Scorsese nel 1990 con l’obiettivo di preservare la storia del cinema grazie anche all’aiuto degli studios hollywoodiani e registi del calibro di Stanley Kubrick, Francis Ford Coppola e Sydney Pollack che, in poco più di vent’anni, ha raggiunto la cifra delle quasi mille pellicole salvate.

La memoria secondo Steven Spielberg

“Cerchiamo di trovare i film, e non necessariamente i nostri film preferiti ma quelli che raccontano una storia unica di questo Paese e dei suoi abitanti”, ha sottolineato Steven Spielberg, “E non solo di questo Paese. Stiamo salvando film sperimentali, documentari e titoli internazionali di cui ne abbiamo già risanati 97. È qualcosa che non si fermerà. Nel 1990 eravamo già tutti molto impegnati a realizzare i nostri film, ma Scorsese ha messo tutto da parte e ha detto, ‘No, diamo la priorità a questo. È quello che bisogna fare’”.