Cannes 77: George Miller non esclude la possibilità di un ulteriore capitolo della saga dopo Furiosa

Il regista, accompagnato dal cast del film, composto da Anya Taylor-Joy e Chris Hemsworth, ha preso parte alla conferenza stampa della pellicola presso il festival cinematografico. I tre hanno parlato della gestazione del progetto e dei possibili sequel

La polvere aveva appena cominciato a depositarsi e l’odore di guzzolene era ancora nell’aria dopo l’intensa anteprima di mercoledì 15 maggio a Cannes di Furiosa: A Mad Max Saga. Dopo più di dieci anni di sviluppo e di riprese estenuanti, il lavoro non è ancora finito per il regista George Miller e per le star Anya Taylor-Joy e Chris Hemsworth, che hanno affrontato la stampa internazionale durante una vivace conferenza per parlare del lungo viaggio verso il prequel di Fury Road.

Il regista australiano ha realizzato cinque pellicole di Mad Max in 45 anni, ma nessuna è stato così attesa come Furiosa. Questo grazie al pedigree di Fury Road, il film del 2015 che ha fatto conoscere al mondo l’imperatrice Furiosa, interpretata all’epoca da Charlize Theron. Il progetto è considerato uno dei più grandi film d’azione di tutti i tempi e si è rivelato a sorpresa un enorme successo nella stagione dei premi, risultando vincitore di sei Oscar.

Miller e il suo team hanno scritto Furiosa come parte del processo di sviluppo di Fury Road, come una sceneggiatura che descrive la vita di Max (Tom Hardy) nell’anno precedente al film del 2015. “Ci sono sicuramente altre storie. Soprattutto perché per raccontare la storia di Fury Road dovevamo conoscere i retroscena di Furiosa e Max nell’anno precedente”, ha detto Miller quando gli è stato chiesto se avesse ancora altri film di Mad Max nel serbatoio. “Ora conosciamo la storia di Max dell’anno precedente. Aspetterò di vedere come andrà Furiosa prima di pensarci”.

Finora l’accoglienza è stata promettente. Mercoledì 15 sera, Furiosa ha ricevuto una standing ovation di sette minuti, che potenzialmente sarebbe potuta durare di più, ma Miller ha preso il microfono per parlare, con l’effetto forse involontario di far tacere gli applausi.

Alla conferenza stampa di giovedì 16 maggio, il regista ha detto di non aver mai immaginato di poter continuare a portare avanti il franchise così a lungo. “Se ti limiti a ripetere quello che hai già svolto, non ha senso farlo”, ha spiegato Miller, ribadendo l’intenzione di rendere ogni film diverso. “Mi sono spesso chiesto: ‘Sono pazzo?’. Poi ho capito che sono guidato dalla mia curiosità. Sento che sto imparando”.

La preparazione di Furiosa

Il film Furiosa, ricco di azione, comprende una sequenza che ha richiesto 79 giorni di riprese. A tal proposito, Taylor-Joy ha parlato dell’importanza per la sua sicurezza e per la sua psiche della controfigura Hayley Wright. Le due si sono conosciute durante le riprese e sono diventate inseparabili. “Ora è una delle mie migliori amiche al mondo. Invece di essere un ambiente d’azione era tipo: ‘Ti voglio bene. Credo in te’”, ha raccontato Taylor-Joy riguardo la professionista che le ha insegnato come eseguire le sue acrobazie.

Hemsworth ha discusso con Miller della creazione del suo cattivo Dementus e un giornalista ha descritto il personaggio come un “Darth Vader con un pizzico di Looney Tunes”, facendo ridere l’attore. “Per me e George era importante trovare l’umanità nel personaggio, aggiungere momenti di vulnerabilità e capire che era un prodotto della Waste Land e aveva sofferto tremendamente”, ha spiegato Hemsworth riguardo il suo personaggio, leader dell’orda di motociclisti.

Dopo l’anteprima a Cannes, Furiosa ha ottenuto un punteggio dell’88% su Rotten Tomatoes, anche se il critico di The Hollywood Reporter David Rooney ha espresso un giudizio meno positivo rispetto ad altri, scrivendo nella sua recensione: “Odio essere un brontolone quando legioni di cinefili sui social media stanno adorando senza fiatare l’altare del Demi-Dio del cinema, George Miller, ma Furiosa è un grosso passo indietro rispetto a Mad Max: Fury Road. Mentre il classico d’azione del 2015 aveva grinta, gravitas e una propulsione turbo che non mollava mai, questo quinto capitolo della saga distopica va avanti a scatti, con poca tensione e fluidità in una narrazione la cui mancanza di forma è accentuata dalla sua pretenziosa struttura a capitoli”.

La prossima prova per Furiosa, quella definitiva, sarà al botteghino, quando il film della Warner Bros. da 168 milioni di dollari arriverà in sala. Per quanto riguarda il regista – che ha ricordato di essere cresciuto creando storie di cavalieri medievali con i suoi fratelli usando i coperchi dei bidoni della spazzatura come scudi – ha assicurato che continuerà a fare quello che ha sempre fatto: trattare l’atto della creazione come fa un bambino che gioca.