Il Festival di Cannes 2024 dà il benvenuto ai nuovi volti della sua Residenza, giunta alla 47ª edizione. Dal 15 marzo al 31 luglio, sei giovani registi e registe avranno l’occasione di lavorare a Parigi per realizzare il loro esordio alla regia o la loro opera seconda. Per quattro mesi e mezzo potranno usufruire di un programma personalizzato di sviluppo della loro sceneggiatura e di un programma collettivo in cui avranno l’opportunità di incontrare altri registi, professionisti del settore e rappresentanti delle istituzioni.
A condividere l’esperienza nello storico IX arrondissement di Parigi saranno Molly Manning Walker, Ernst De Geer, Daria Kashcheeva, Deník N, Danech San, Anastasiia Solonevych e Aditya Amhad. Si uniranno al secondo gruppo della Residenza, già annunciato mesi fa, durante il Festival di Cannes, dal 14 al 25 maggio.
La selezione della Residenza del festival di Cannes
A partire dalla sua riorganizzazione nel 2022, è possibile fare richiesta per la Residenza del festival sia attraverso una selezione sia attraverso un invito. A capo delle decisioni e del progetto è attualmente Stéphanie Lamome. Creata nel 2000, la Residenza ha ospitato negli anni oltre 250 registi di 60 Paesi, tra cui Lucrecia Martel, Kornél Mundruczó, Sebastián Lelio, Antonio Campos, Karim Aïnouz e Jonas Carpignano.
Tra i registi ex residenti a Cannes, inoltre si ricordano anche l’ungherese László Nemes che poi vinse il Grand Prix nel 2015 e successivamente l’Oscar e il Golden Globe per Son of Saul: il belga Lukas Dhont, Caméra d’or nel 2018 per Girl; la regista spagnola Carla Simón e il suo Alcarràs.
Le dichiarazioni dei registi e delle registe
“Sono molto felice che Cannes continui a supportare la mia carriera”; afferma Molly Manning Walker, che nel 2023 ha partecipato e vinto nella sezione Un certain regard con How to Have Sex. “Questa residenza arriva nel momento perfetto, dopo un lungo tour promozionale. Non vedevo l’ora di trovarmi di nuovo fra altre persone del mondo creativo”.
“Sono entusiasta di crescere insieme agli altri residenti, che credo avranno un ruolo fondamentale nel mio processo creativo”, afferma Aditya Amhad, indonesiano, alla sua opera prima. “È un privilegio straordinario poter avere quattro mesi e mezzo per focalizzarsi sulla propria arte in un mondo che al contrario scorre così veloce”, aggiunge Daria Kashcheeva dalla Repubblica Ceca. Le fa eco Danech San, dalla Cambogia: “La Residenza mi darà il tempo e lo spazio necessari a concentrarmi sulla scrittura e la sperimentazione per il mio esordio alla regia”.
“So già che la mia scrittura guadagnerà tantissimo dall’occasione di scambio e incontro che la Residenza offre”, dichiara lo svedese Ernst De Geer. Infine Anastasiia Solonevych, dall’Ucraina, afferma: “In questa esperienza che – so già – sarà trasformativa, spero di sfidare i miei limiti creativi, creare connessioni con persone di talento e scambiare con loro diverse energie”.
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