In questa lista dei film di Cannes 2024 non si troveranno Furiosa, Megalopolis e Horizon, An American Saga. La ragione è molto semplice. Sapendo già che saranno parte della 77esima edizione del festival, non volevamo togliere spazio ai film annunciati in occasione della conferenza stampa che ha stilato il fittissimo programma della manifestazione francese, che si svolgerà quest’anno dal 14 al 15 maggio.
La Croisette del 2024 va dall’ascesa di un giovane Donald Trump – interpretato da Sebastian Stan – a un coming of age nei territori del Kent con Barry Keoghan e diretto da Andrea Arnold, per non parlare delle chicche autoriali come Les Damnés che vede il ritorno di Roberto Minervini al cinema di finzione.
Dai grandi autori ai divi italiani
Tanti i ritorni di diversi aficionados della kermesse: da Jacques Audiard (che dirige Selena Gomez) a David Cronenberg, fino ad Anora di Sean Baker con cui l’autore indie continua ad esplorare il mondo delle sex workers.
L’Italia si respira in due pellicole: nel ricordo di Mastroianni padre “interpretato” dalla figlia Chiara in Marcello Mio di Christopher Honeré e nel mito della sirena in Parthenope di Paolo Sorrentino. Torna anche Yorgos Lanthimos, che sembra non voler interrompere la scia dei suoi successi, e lo fa con Kind of Kindness, sempre con la musa Emma Stone.
I 12 film di Cannes 2024 da non perdere
Kind of Kindness di Yorgos Lanthimos (Concorso)
Yorgos Lanthimos torna nemmeno un anno dopo l’uscita del suo Povere creature! e aver fatto conquistare il secondo Oscar alla sua musa Emma Stone. Attrice che ritorna nel cast all-star di Kind of Kindness, in concorso a Cannes 77, opera che viene descritta come una favola in tre atti in cui un uomo cerca di prendere il controllo della propria vita, un poliziotto ritrova la moglie scomparsa e una donna, dalle abilità speciali, è destinata a diventare una leader spirituale. Oltre a Stone, nel cast anche Jesse Plemons, Willem Dafoe, Margaret Qualley, Hong Chau, Joe Alwyn, Mamoudou Athie e Hunter Schafer.
The Apprentice di Ali Abbasi (Concorso)
Ali Abbasi torna dopo i suoi acclamati Border – Creature di confine e Holy Spiders. L’autore originario di Teheran, per il suo quarto lungometraggio, indaga l’ascesa dell’impero innalzato da Donald Trump, scegliendo per il suo film proprio il titolo della serie che lo rese ben noto, soprattutto al pubblico statunitense. L’ascesa del protagonista parte tra gli anni settanta e ottanta a New York, in cui l’ambizioso imprenditore viene aiutato da Roy Cohn per la creazione del suo regno immobiliare. Nel cast di The Apprentice ci sono Sebastian Stan nel ruolo di Trump, Jeremy Strong in quelli di Cohn e Maria Bakalova sarà invece Ivana Trump.
Rumours di Evan Johnson, Galen Johnson e Guy Maddin (Fuori concorso)
Sebbene The Apprentice non parli dell’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, è impossibile non collegare l’uscita del film, e quindi la sua première al festival di Cannes, all’avvicinarsi delle prossime elezioni presidenziali statunitensi. La politica, dunque, resterà in sottofondo, ma sarà sicuramente presente. Così come nella commedia Rumours, fuori concorso, opera di Evan Johnson, Galen Johnson e Guy Maddin su sette leader di altrettante ricche democrazie che si perdono in mezzo al bosco mentre cercano di redigere una dichiarazione su una crisi mondiali. Tra i protagonisti Cate Blanchett, Alicia Vikander, Charles Dance, l’italiano Rolando Ravello e il francese Denis Ménochet. Tra i produttori anche Ari Aster.
Parthenope di Paolo Sorrentino (Concorso)
Dopo le prime, meravigliose immagini scattate da Greg Williams sul set di Parthenope di Paolo Sorrentino, l’autore italiano è pronto a tornare a Cannes dopo la sua ultima esperienza sulla kermesse quasi dieci anni fa con Youth – La giovinezza del 2015. Sono ancora molte poche le informazioni sulla trama del film, che sembrerebbe essere basato sul mito della sirena Partenope, richiamando una delle più note tradizioni napoletane, e si svolgerà muovendosi tra diverse epoche. Il cast vede volti inediti e star internazionali, da Luisa Ranieri a Gary Oldman.
Marcello mio di Christopher Honeré (Concorso)
A cent’anni dalla nascita di Marcello Mastroianni, venuto al mondo a Fontana Liri, in provincia di Frosinone, il 28 settembre 1924, la figlia Chiara ne ripercorre il ricordo con un film in concorso a Cannes 2024. Un’opera attraverso cui la donna fa riviere il padre impersonandone la figura. Si veste come lui, si fa chiamare come lui, vuole essere considerata un attore, come lui. Mentre tutti pensano che sia uno scherzo, Chiara è decisa a non abbandonare questa nuova, vecchia identità. Scritto e diretto da Christopher Honeré, nel cast figura anche Catherine Deneuve, madre di Chiara Mastroianni.
The Damned di Roberto Minervini (Un Certain Regard)
Dopo Che fare quando il mondo è in fiamme?, documentario che tanto fece parlare di sé dopo la sua presentazione nel 2019, Roberto Minervini torna alla regia con The Damned (I dannati), piazzandosi nella sezione Un Certain Regard di Cannes 2024. L’opera è ambientata nel pieno della guerra di Secessione, nell’inverno del 1862. L’esercito degli Stati Uniti invia ad ovest un gruppo di volontari per presidiare terre inesplorate, per un racconto che si trasforma in una riflessione sul viaggio verso la frontiera. Il film segna il ritorno di Minervini al cinema di finzione dal 2013.
Emilia Perez di Jacques Audiard (Concorso)
Un cast particolare per il prossimo film di Jacques Audiard. Come il genere che sceglie di intraprendere: il musical. Musical, però, in salsa comedy e crime. Il titolo è Emilia Perez e gareggia in concorso a Cannes, e vede protagonisti Zoe Saldana, Selena Gomez, Karla Sofía Gascón e Édgar Ramírez. La trama vede al centro una donna incaricata di aiutare il leader di un cartello messicano in fuga a sottoporti a un intervento che gli cambierà il sesso per eludere le autorità, diventando inoltre la persona che ha sempre desiderato essere.
Anora di Sean Baker (Concorso)
Sean Baker continua ad esplorare il mondo delle sex worker e lo fa questa volta con Anora, prostituta che si divide tra Las Vegas e New York. Tra i protagonisti figura Mikey Madison, già conosciuta per i ruoli in C’era una volta… a Hollywood e Scream V. Baker torna in concorso tre anni dopo il precedente Red Rocket con protagonista Simon Rex.
The Surfer di Lorcan Finnegan (Fuori concorso)
Che Nicolas Cage possa conquistare anche il festival di Cannes siamo più che convinti. La domanda è se metterà in ombra lo zio Francis Ford Coppola, sebbene Megalopolis sia in concorso, a differenza dell’opera di Lorcan Finnegan di cui il divo è tra i protagonisti. The Surfer racconta la storia di un uomo che, tornato in Australia per ricomprare la casa della sua famiglia, viene umiliato da un figlio teenager e da un gruppo di surfisti del posto. La sanità mentale del protagonista ne risentirà non poco.
Oh Canada di Paul Schrader
Il famoso regista americano di documentari Leonard Fife fuggì quando era giovane in Canada per non dover affrontare la leva della guerra in Vietnam. Una storia che decide di raccontare in un’intervista finale, mentre cerca di affrontare un cancro durante i suoi ultimi anni a Montreal. A raccontare la storia di Fife, che sembra prendere spunto dal romanzo I tradimenti di Russell Banks, è il maestro Paul Schrader, che sceglie come protagonisti Jacob Elordi, Richard Gere e Uma Thurman.
Bird di Andrea Arnold (Concorso)
Come ha tenuto a precisare il direttore artistico di Cannes, Thierry Frémaux, sebbene con Cow l’autrice Andrea Arnold avesse messo in scena l’esistenza di una mucca, con Bird non farà lo stesso con la vita di un uccello: il film racconterà un coming of age con protagonisti Barry Keoghan e Franz Rogowski ambientato nella zona del Kent del Regno Unito.
The Shrouds di David Cronenberg (Concorso)
Vincent Cassel e Diane Kruger sono i protagonisti dell’horror su un dispositivo che mette a contatto con i morti del regista David Cronenberg. Reduce da Crimes of the Futures, presentato sempre al festival di Cannes nel 2022, The Shrouds segue l’uomo d’affari Karsh, vedovo, costruire un’apparecchio per connettersi con chi non c’è più. La sua invenzione sta per diventare un successo, se alcune tombe all’interni del suo cimitero non cominciano ad essere vandalizzate e distrutte, inclusa quella di sua moglie.
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