Il naso finto non è antisemita: l’Anti-Defamation League difende Bradley Cooper e Maestro

L'organizzazione ebraica interviene nelle polemiche che hanno coinvolto l'attore nel ruolo del compositore Leonard Bernstein. La scelta di utilizzare una protesi "non è antisemita"

Il naso indossato da Bradley Cooper nel film Maestro, in cui interpreta il direttore d’orchestra Leonard Bernstein, non è “antisemita”. L’Anti-Defamation League (ADL), organizzazione ebraica internazionale con sede negli Stati Uniti, ha difeso la sua decisione di utilizzare una protesi al naso per interpretare il leggendario compositore. Cooper, che oltre a essere l’attore protagonista è anche regista e produttore del film, è stato accusato di recitare in “Jewface” dopo l’uscita del trailer. Il film è prodotto con Netflix e verrà presentato alla Mostra del Cinema di Venezia il 2 settembre, prima di uscire in streaming il 20 dicembre.

L’organizzazione ebraica, che combatte l’antisemitismo e il fanatismo, ha rilasciato una dichiarazione affermando che l’uso delle protesi non è antisemita. “Nel corso della storia, gli ebrei sono stati spesso rappresentati nei film e nella propaganda antisemita come caricature malvagie con grandi nasi adunchi”, ha affermato l’ADL “ma non è il caso di questo film biografico sul grande compositore Leonard Bernstein”.

Anche l’American Jewish Committee ha riferito al giornale TMZ che l’aspetto di Bradley Cooper nel trailer non è offensivo: “Non crediamo che questa rappresentazione danneggi o denigri la comunità ebraica”.

Il “naso problematico” di Bradley Cooper

Quando sono apparse per la prima volta le immagini di Cooper sul set nei panni di Bernstein, alcuni hanno criticato l’uso della protesi. Il principale critico televisivo dell’Hollywood Reporter, Daniel Fienberg, lo ha definito un naso “problematico” e ha descritto il film come “un cosplay etnico”.

In una dichiarazione pubblicata sui social la scorsa settimana, i figli di Bernstein, Jamie, Alexander e Nina, hanno difeso Cooper da quelle che hanno definito critiche “false”, dicendo: “Ci spezza il cuore vedere qualsiasi incomprensione degli sforzi di Cooper. Si dà il caso che Leonard Bernstein avesse un bel naso grosso. Bradley ha scelto di usare il trucco per amplificare la sua somiglianza, e a noi va benissimo. Siamo anche certi che nostro padre sarebbe stato d’accordo”.

Le polemiche sui ruoli

Le polemiche fanno seguito anche a quelle su Cillian Murphy ed Helen Mirren, due attori non ebrei che interpretano importanti figure ebraiche. Il primo nel ruolo del fisico nucleare J. Robert Oppenheimer nel film diretto da Christopher Nolan e la seconda che ha vestito i panni del primo ministro israeliano Golda Meir.

Tra chi ha criticato la protesi di Cooper l’attrice britannica, ed ebrea, Tracy-Ann Oberman. Secondo lei la protesi è l’equivalente del “blackface”, colorare la faccia di scuro a una persona bianca per renderla simile a una persona nera. L’attore e comico ebreo David Baddiel ha detto su Twitter che il caso del naso di Bradley Cooper rientra in una generale mancanza di autenticità.