Netflix citata in giudizio per Rebel Moon da un editore di giochi

Evil Genius Games ha fatto causa al colosso dello streaming per un gioco da tavolo creato per l'opera spaziale di Zack Snyder. Nel film sarebbero state usate delle idee della società violando un accordo di riservatezza

Un editore di giochi da tavolo ha citato in giudizio Netflix per presunta violazione della riservatezza in un contratto per lo sviluppo di un titolo basato sul film di prossima uscita di Zack Snyder, Rebel Moon, usato come pretesto per rubare idee e concetti creati per il franchise della space opera.

In una causa depositata giovedì 28 settembre presso la corte federale della California, Netflix è stata accusata di aver rescisso “senza alcuna base legittima” un accordo di licenza con Evil Genius Games in un “tentativo in malafede” di dirottare la proprietà intellettuale rivendicando la proprietà di parti del progetto da utilizzare nel film e “potenzialmente far uscire loro stessi il gioco per evitare di condividere i profitti”.

Evil Genius Games contro Netflix per Rebel Moon

Evil Genius Games, che sviluppa giochi di ruolo da tavolo basati su franchise cinematografici, aveva firmato a marzo un accordo di licenza con Netflix per creare un titolo ispirato a Rebel Moon. In base all’accordo, la piattaforma otterrebbe una parte dei profitti, oltre a un pagamento di 25.000 dollari.

Secondo la denuncia, però, Netflix non è stata in grado di fornire informazioni di base essenziali per lo sviluppo del progetto, poiché mancavano nella sceneggiatura.

“Le razze e i pianeti alieni non avevano nome o non erano descritti, mancavano i personaggi di sangue reale e le loro discendenze, e non c’era una trama chiara su come l’universo di Rebel Moon avesse avuto origine”, si legge nella causa. “Netflix non ha nemmeno consegnato al querelante alcun marchio o logo ufficiale di Rebel Moon”.

La “Bibbia del Mondo” di Rebel Moon

In seguito, l’editore di giochi ha fornito “tutti i pezzi mancanti e ha creato una storia coerente” per il franchise in una “Bibbia del Mondo”, che ha consegnato a Netflix. Laddove la sceneggiatura introduceva un personaggio come “Alien 1”, ad esempio, la società ne ha ideato il nome, l’età e l’origine.

Snyder e diversi dirigenti di Netflix erano “così innamorati della Bibbia del Mondo di 228 pagine” che hanno indicato che “elementi sostanziali di essa” sarebbero stati incorporati nel franchise, compreso il film. Il gioco è stato terminato a maggio.

Ma Netflix ha fatto un “dietrofront completo”, accusando Evil Genius Games di aver violato le clausole di riservatezza rilasciando i contenuti del film a una fiera e divulgando ai rivenditori artwork non approvati del gioco.

“Netflix ha quindi usato questo pretesto per rescindere l’accordo, avanzare diritti sulla proprietà intellettuale del querelante, bloccare il progetto e impedire la pubblicazione del gioco (o potenzialmente farlo uscire da sola per evitare di dividere i profitti con il querelante)”, scrive John Fowler, avvocato dell’editore di giochi. “Le accuse di Netflix sono prive di fondamento”.

Netflix rivendica la proprietà esclusiva

Il contratto è stato risolto a maggio. Un mese dopo, Netflix ha inviato una lettera in cui rivendicava la proprietà esclusiva della Bibbia del Mondo. Ha offerto a Evil Genius Games 50.000 dollari per “levarsi dai piedi, perdonare Netflix per il suo pretestuoso dirottamento del progetto e consegnargli il gioco”.

Evil Genius Games sostiene che la divulgazione era stata concordata. Secondo la denuncia, un mese prima della firma dell’accordo di licenza, le due parti avevano discusso della presentazione del gioco alla fiera. Inoltre, la denuncia dichara che i dipendenti di Netflix stessi avrebbero divulgato l’artwork in questione ai rivenditori, come è consuetudine prima dell’uscita dei giochi.

Nella causa si legge che: “Netflix non può sostenere in modo credibile che il querelante abbia materialmente violato le disposizioni di riservatezza dell’accordo poiché, tra le altre cose: (a) il Sig. Snyder aveva già pubblicizzato l’esistenza del gioco di ruolo da tavolo Rebel Moon durante la sua apparizione in un podcast il 19 marzo 2023; (b) l’artwork in questione era già stato distribuito dai dipendenti di Netflix alla fiera GAMA del 24-27 aprile 2023 a oltre 100 rivenditori; (c) l’artwork era poco più di un materiale di presentazione riciclato per GAMA e (d) vari marchi e loghi di Rebel Moon erano già ampiamente disponibili su Internet (Netflix ha persino dato istruzioni a Evil Genius di utilizzare questi materiali piuttosto che consegnare a Evil Genius la proprietà ufficiale della licenza, come previsto dall’Allegato A del contratto). ”

L’azienda denuncia, tra le altre cose, la violazione del contratto e l’arricchimento senza causa. Chiede un ordine che imponga a Netflix, che non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento, di rispettare i termini dell’accordo.

Traduzione di Nadia Cazzaniga