Brian Foster accusato da sette donne di abusi sessuali e fisici. Tra loro Ashley Johnson di The Last of Us

La causa contro l'uomo è per violenza domestica, aggressione sessuale, violenza sessuale, stalking, violazione dei diritti civili, violenza di genere e inflizione intenzionale di stress emotivo

La star di The Last of Us Ashley Johnson, che doppia la protagonista Ellie nella popolare serie di videogiochi per PlayStation, ha intentato una causa contro Brian Foster, suo ex-fidanzato ed ex-membro del cast della webserie a tema Dungeons & Dragons Critical Role (in cui recita anche Johnson), denunciando violenze fisiche e sessuali, nonché abusi mentali ed emotivi.

La causa, depositata martedì presso l’Alta Corte di Los Angeles, comprende un totale di sei querelanti, tra cui Johnson, e una querelante anonima. La denuncia accusa Foster di violenza domestica, aggressione sessuale, violenza sessuale, stalking, violazione dei diritti civili, violenza di genere e inflizione intenzionale di stress emotivo. Le accuse riguardano comportamenti verificatisi nell’ultimo decennio e citano “l’abuso cronico di droghe e alcol” di Foster come carburante per un “inquietante modello e pratica di comportamento agghiacciante e depravato nei confronti delle donne”.

“Foster ha lasciato una scia di vittime di cui ha cercato di controllare la vita attraverso varie bugie, minacce, intimidazioni e manipolazioni”, si legge nella denuncia. In una dichiarazione, Bryan Freedman, l’avvocato che rappresenta tutte e sette le querelanti, ha spiegato che la causa è stata intentata “sia per rimediare agli abusi che Foster ha inflitto alle mie sette clienti, sia per evitare che altre siano vittime dell’inclinazione di Foster agli abusi mentali, emotivi e fisici”.

Dalle violenze all’estorsione

Johnson sostiene che Foster l’ha minacciata per estorcerle denaro, dicendole che avrebbe rilasciato “informazioni personali” su di lei a meno che non gli avesse dato 150.000 dollari. La denuncia include anche accuse secondo le quali Foster avrebbe intimidito fisicamente Johnson, tirando pugni contro i vetri, lanciando oggetti e urlandole in faccia oscenità, un comportamento che ha lasciato l’attrice “sotto costante costrizione per anni”.

Secondo la querela, la loro relazione è iniziata nel 2012, quando Foster si è trasferito nell’appartamento di Johnson e il suo comportamento aggressivo e il consumo di alcolici sono aumentati con il progredire della loro relazione. Nella causa si legge che Johnson e Foster si sono lasciati nel 2023, ma che dopo la separazione lui ha iniziato a portare con sé un borsone nero e una valigetta di munizioni, che contenevano “due pistole da softair modificate per apparire come pistole vere e una garrota, che è un dispositivo di strangolamento”.

Foster ha anche lasciato la casa di Johnson a seguito di un ordine di protezione d’emergenza dopo aver presumibilmente “requisito le telecamere di sicurezza e i microfoni di Johnson per monitorarla e seguire i suoi spostamenti”. Dopo la loro rottura, Foster avrebbe postato una foto dei cani di Johnson su Instagram e avrebbe taggato la posizione della foto come “Giardino di Robert Blake “, spingendo la donna a contattare la polizia (Blake era un attore che era stato accusato dell’omicidio della moglie e poi assolto in un processo penale, anche se in seguito era stato ritenuto responsabile della sua morte in un tribunale civile).

Brian Foster, dalle violenze in famiglia all’ambiente lavorativo tossico

La sorella di Johnson, Haylie Langseth – che è anche una delle parti citate nella causa – sostiene che Foster abbia fatto “commenti sessuali assolutamente inappropriati e indesiderati” a lei e su di lei, e che l’abbia palpeggiata di fronte ai suoi figli e alla sorella. La denuncia accusa Foster di aver creato un’atmosfera di terrore che aveva fatto credere a Langseth che lui avrebbe inflitto altri danni a Johnson se lei lo avesse denunciato.

La denuncia sostiene che le molestie verbali e i palpeggiamenti si sono estesi da Langseth ad altre donne, comprese le dipendenti di Critical Role, dove ha abusato della sua posizione e del suo status di “celebrità” per avere accesso alle sue presunte vittime. La causa sostiene che è stato licenziato dalla società ad agosto 2021 per avere, tra le altre cose, attaccato i critici dello show sui social media e aver spinto i suoi seguaci a molestarli.

“Siamo a conoscenza della denuncia civile che include dettagli inquietanti sul presunto comportamento di un nostro ex-dipendente, Brian W. Foster”, ha dichiarato un portavoce di Critical Role a The Hollywood Reporter. “Pur non potendo entrare nello specifico della causa, vogliamo chiarire che non eravamo a conoscenza di nessuno dei suoi presunti comportamenti. È straziante per noi che alcune delle nostre colleghe abbiano dovuto affrontare questa situazione e ci impegniamo a sostenerle in ogni modo possibile. Stiamo lavorando con il nostro team delle risorse umane e con il nostro personale per garantire che il nostro ambiente di lavoro e la nostra cultura siano all’altezza di tutte le nostre aspettative”.

Traduzione di Nadia Cazzaniga