Harvey Weinstein: possibili nuove cause in arrivo. Altre vittime potrebbero denunciarlo per violenza sessuale

“Alcune persone che non erano pronte a parlare nel 2020 ora sembrano esserlo”, ha affermato la pm statunitense Nicole Blumberg che segue il caso contro l'ex magnate, su cui pendono due condanne. Lo scorso primo maggio, invece, una sentenza è stata annullata suscitando forti reazioni

I pubblici ministeri che seguono il caso di Harvey Weinstein affermano che potrebbero arrivare nuove accuse contro l’ex magnate. Sempre più vittime infatti potrebbero farsi avanti.

“Alcune persone che non erano pronte a parlare nel 2020 ora, nel 2024, sembrano esserlo”, ha detto l’assistente procuratore distrettuale Nicole Blumberg al tribunale penale di New York. La prossima udienza, a fini di accertamento e conformità, in cui comparirà Weinstein sarà il 9 luglio.

La pm statunitense ha infatti fatto riferimento a una lettera depositata presso il giudice Curtis Farber in cui chiedeva al giudice di ordinare all’avvocato difensore di Weinstein di non rilasciare dichiarazioni pubbliche sui testimoni, per evitare di spaventare altre donne che ora potrebbero avanzare denunce. L’avvocato di Weinstein, Arthur Aidala, aveva tenuto una conferenza stampa fuori dall’aula il primo maggio, dopo la prima udienza del caso, in cui aveva messo in discussione le dichiarazioni di Miriam Haley, che ha intentato causa contro Weinstein nel primo processo.

Il 29 maggio l’ex magnate era presente in aula, su una sedia a rotelle, era vestito con un abito blu e teneva sul grembo un grande libro. In tribunale, Aidala si è ripetutamente opposto all’uso della parola “sopravvissuto” da parte dei pubblici ministeri.

Dopo aver ascoltato entrambe le parti, il giudice Farber ha ordinato a entrambe di non assecondare la stampa.

L’annullamento della condanna di Weinstein

La Corte d’appello dello Stato di New York ha annullato la condanna per stupro di Weinstein dal 2020. La corte ha stabilito che il giudice nel processo della contea di New York ha pregiudicato Weinstein con sentenze improprie e ha consentito alle donne di testimoniare su accuse che non facevano parte del caso.

A seguito di tale decisione, l’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan ha dichiarato che avrebbe portato avanti un nuovo processo, con Blumberg che ha ribadito che i pubblici ministeri riproveranno “il più rapidamente possibile”, che “rimane un caso forte” e che non hanno intenzione di mollare.

Aidala ha detto che Weinstein continua a sostenere la sua innocenza e ha aggiunto che continua a soffrire di “gravi problemi di salute a livello fisico”, ma che invece è “molto acuto a livello mentale”.

Le condanne del 2020 e del 2022

Durante il processo del febbraio 2020, Weinstein è stato dichiarato colpevole di violenza sessuale e di stupro. La prima condanna è arrivata sulla base della testimonianza di Haley, ex assistente di produzione di Project Runway, la seconda su quella dell’aspirante attrice Jessica Mann. Fu assolto da altre tre accuse e condannato a 23 anni di prigione.

Mann ha partecipato alla prima udienza. “Non si tira indietro e si impegna a garantire che giustizia sia fatta ancora una volta”, avevano commentato i pm. Era presente anche l’avvocata di Haley, Gloria Allred.

Una condanna che pende su Weinstein è anche quella da parte di una giuria di Los Angeles nel 2022 per tre capi d’imputazione contro Jane Doe n. 1, che da allora si è fatta avanti come l’ex modella russa Evgeniya Chernyshova. La pena detentiva di 16 anni è ancora valida, tuttavia i suoi avvocati vorrebbero presentare ricorso, alla luce del ribaltamento del caso di New York. Per farlo hanno ricevuto una proroga fino al 3 giugno.