Centro Sperimentale, per i docenti “autonomia a rischio”. Gli studenti scrivono a Mattarella: “Non ci arrendiamo”

Dopo le dimissioni della presidente Marta Donzelli, gli insegnanti scrivono una lettera in solidarietà con la dirigenza uscente mentre gli allievi si rivolgono al Presidente: "Il decreto legge non è urgente né straordinario. Il governo non ci ha voluti ascoltare".

“Stiamo facendo le valigie per la Siberia”. Per i corridoi del Centro Sperimentale di Cinematografia, da due settimane al centro di una repentina quanto inaspettata rivoluzione, si scherza. Ma nemmeno poi tanto. Le dimissioni della presidente Marta Donzelli, arrivate il 3 agosto dopo la conversione in legge del decreto Giubileo, insieme a quelle delle consigliere di amministrazione Cristiana Capotondi e Guendalina Ponti, sono state l’ultimo atto di un percorso di ridefinizione delle principali cariche della storica istituzione, che terminerà (o comincerà, a seconda dei punti di vista) con la firma al dl del Presidente Mattarella.

L’umore di chi resta, va da sé, non è altissimo. Se pure con l’ultimo consiglio di amministrazione, convocato d’urgenza, la dirigenza uscente ha “messo in sicurezza” alcuni dei progetti “ancora aperti”, resta l’incertezza sulle nuove nomine e sulla composizione della didattica, dalla preside – la sceneggiatrice Gloria Malatesta, nominata a maggio dal cda, che dovrebbe entrare in carica a fine novembre: il condizionale è d’obbligo – ai direttori artistici dei corsi della scuola, i cui contratti sono in scadenza a dicembre. 

Mattarella, “l’ultimo baluardo”

A presidiare l’istituzione restano la direttrice generale Monica Cipriani e la vice Maria Bonsanti, che accompagneranno alla Mostra di Venezia le iniziative del Centro Sperimentale, dalla presentazione dei restauri agli eventi progettati insieme alla sezione delle Giornate degli Autori.

Anche il lavoro sulla didattica prosegue: i docenti stanno operando la prima selezione delle domande di ammissione arrivate alla scuola, e a settembre – garantiscono – gli esami per i nuovi allievi si terranno comunque. Quanto all’avvio regolare dei corsi, sarebbe oggetto in questi giorni di discussione fra gli stessi insegnanti: molto dipenderà, sembra di capire, dalla volontà degli studenti della scuola di proseguire la lotta iniziata con l’occupazione dell’istituto e il sit in a Montecitorio, in protesta contro l’emendamento al dl Giubileo.

Se il presidente Mattarella firmerà il decreto, le nuove nomine diventeranno realtà entro 30 giorni (comunicate, con tutta probabilità, dopo Venezia): i nomi che circolano informalmente per la successione a Donzelli sarebbero quelli di Pupi Avati, Giancarlo Giannini, Renzo Martinelli o Luca Barbareschi. 

E mentre il corpo docente scrive alla dirigenza uscente una lettera di ringraziamento in cui si esprime “turbamento e sconcerto”, gli studenti si rivolgono al Presidente Mattarella con una lettera aperta, per chiedere esplicitamente il ritiro della firma dal decreto.

“Abbiamo scritto questa lettera come ultima spiaggia, ci stiamo appellando al garante della nostra Costituzione e delle istituzioni – racconta a THR Roma Sarah Narducci, portavoce del comitato studenti del Centro Sperimentale – È l’ultimo baluardo di speranza che ci è rimasto, dopo un atteggiamento respingente della maggioranza durante l’iter parlamentare. Noi siamo e rimaniamo ancora in protesta. Il comitato non ha smesso di sentirsi e riunirsi in assemblea. Siamo certi di ricevere una risposta dal Presidente, e attendiamo anche l’esito dell’iter parlamentare. Il governo non ci ha risposto, era giusto e doveroso appellarci a Mattarella. Non ci arrendiamo”.

La redazione di The Hollywood Reporter Roma ha ottenuto le lettere dei docenti e degli studenti del Centro Sperimentale, e le ripubblica di seguito in forma integrale.

La lettera dei docenti del Centro Sperimentale

I docenti del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema, turbati e sconcertati per l’approvazione di un emendamento che interrompe a metà il mandato degli attuali vertici e può mettere a rischio l’autonomia culturale e didattica del Centro, vogliono ringraziare la presidente Marta Donzelli e tutto il cda, che in questi due anni di lavoro hanno portato avanti un progetto di grande modernizzazione della scuola, anche con l’utilizzo dei fondi del PNRR, e sono stati al fianco di docenti e studenti con passione e competenza. Ci auguriamo solo che quello che è stato fatto non vada disperso, nell’interesse della scuola e di tutti gli studenti.

Firmato,

Il consiglio dei docenti del Centro Sperimentale di Cinematografia

La lettera degli studenti al Presidente Mattarella

Egregio Presidente On. Sergio Mattarella,

Mi rivolgo a Lei a nome degli studenti della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, con la speranza che possa accogliere le nostre preoccupazioni riguardo le recenti decisioni del governo, nelle quali ravvisiamo una minaccia per il tessuto culturale del nostro Paese. Più precisamente, ci riferiamo all’emendamento 12.03 proposto da quattro deputati leghisti all’interno del Decreto Legge 22 Giugno 2023, n.75 (DL Giubileo).

Tale emendamento è volto a riformare e/o modificare: 1) la governance della Fondazione Centro Sperimentale, nei nomi del Presidente e del Consiglio d’Amministrazione, “esautorando” gli attuali dirigenti prima della scadenza del mandato in corso; 2) le finalità della Fondazione; 3) i meccanismi di nomina del Comitato Scientifico, unico organo fino ad ora non retribuito e non di nomina ministeriale. Come è stato altresì sottolineato anche nel Suo recente discorso in occasione della Cerimonia del Ventaglio, il “tema dell’informazione è strettamente legato a quello della libertà, e la democrazia si nutre della libertà d’espressione e di informazione”.

Ebbene, è proprio questa libertà che noi abbiamo sentito, e sentiamo, messa in pericolo e per la quale ci siamo mossi pacificamente, ma non senza produrre quel “rumore” che ha richiamato la partecipazione di numerosi esponenti, anche i più illustri, del mondo della cinematografia che hanno espresso uguale preoccupazione offrendoci il loro sostegno. A tal proposito, appena appreso di tali trasformazioni in atto, noi studenti abbiamo sentito immediatamente la necessità di manifestare il nostro disappunto e la nostra preoccupazione con gli strumenti che ci sono concessi.

Dallo spirito di condivisione e dalla comunità di noi allievi è stato costituito spontaneamente un comitato studentesco, che si è interfacciato con i giornali, le organizzazioni di settore e le istituzioni, ottenendo, tra l’altro, risultati stupefacenti: oltre cinquemila firme di professionisti, venticinque organizzazioni, diverse entità nazionali e internazionali (L’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, la Cineteca nazionale Boliviana, l’Associazione dei produttori latino-americani, per citarne alcuni) ci hanno offerto il loro supporto e si sono incontrate con noi nella rassegna organizzata durante il presidio permanente nella sede di Roma del Centro Sperimentale.

Una rassegna volta a manifestare non solo il nostro disappunto, ma anche la volontà di continuare a parlare di cinema come arte collettiva, che nasce dal basso e che ha bisogno di un continuo confronto per conservare quella libertà di espressione che è fulcro della democrazia, in particolare in un luogo di formazione e di eccellenza come la Scuola Nazionale di Cinema. Inoltre, anche diversi esponenti politici dell’attuale opposizione hanno accolto il nostro invito al confronto, portando le nostre istanze e la nostra voce in Parlamento.

Consapevoli degli strumenti che la Repubblica offre ai cittadini affinché la loro voce non resti inascoltata, abbiamo chiesto più volte, anche pubblicamente, attraverso quotidiani nazionali e interviste radiofoniche e televisive, un incontro con la stessa maggioranza politica. Appello che purtroppo è rimasto sordo, anche durante la nostra partecipata e pacifica manifestazione davanti Palazzo Montecitorio. Infatti, proprio durante tale manifestazione, l’emendamento 12.03 è stato votato, “snobbando” di fatto le nostre istanze.

Da questo, deriva la decisione di appellarsi alla Sua sensibilità di tutelare la formazione culturale. La cultura è un pilastro fondamentale della nostra società, essenziale per il progresso, l’unità e la crescita. Il Centro Sperimentale di Cinematografia, a tal proposito, rappresenta il luogo di eccellenza e formazione per giovani talenti nel campo del cinema, una risorsa preziosa per il patrimonio culturale italiano e il futuro della nostra industria cinematografica.

Siamo consapevoli che, sin dalla sua nascita, il Centro Sperimentale non è mai stato completamente scevro da ingerenze politiche. Tuttavia, le modalità aggressive sostenute dalla maggioranza nel voler inserire con poca trasparenza e dibattito democratico un emendamento importante per il futuro della nostra Scuola, sono la fonte della nostra preoccupazione. Ribadiamo, che secondo la nostra opinione, detto emendamento doveva essere ampiamente discusso e non approvato con il sistema del Decreto Legge, difettando, nella fattispecie concreta, in toto gli elementi di urgenza e straordinarietà così come previsti dall’art.77 della nostra Costituzione, violando in tal modo i principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale.

L’approccio del governo, volto a creare un’egemonia culturale, se non attentamente bilanciato rischia di soffocare la diversità, l’inclusione e l’apertura che caratterizzano la nostra nazione, da sempre fucina di artisti il cui valore è riconosciuto a livello globale. Crediamo che la cultura debba essere promossa, sostenuta e protetta in modo da poter continuare a contribuire al nostro sviluppo sociale ed economico.

Chiediamo altresì il rispetto della nostra Costituzione, laddove all’art.33 nell’espressione della libertà delle arti tutela anche la nostra indipendenza come istituto di alta formazione artistica. Chiediamo, quindi, di prendere in considerazione l’essenzialità della cultura e l’importanza di investire in istituzioni come il Centro Sperimentale di Cinematografia, al fine di assicurare una formazione libera e di qualità agli studenti. Si presenta perciò necessario il sostegno ai talenti emergenti nel campo dell’arte e del cinema, attraverso la promozione dell’autonomia e non mediante la nomina dall’alto difigure politiche, la cui ingerenza non si addice alla nostra libera e autentica formazione.

Solo attraverso il rispetto e la tutela della diversità culturale potremo crescere come nazione e affrontare le sfide future in modo coeso e solidale. Grazie in anticipo per la preziosissima attenzione che vorrà dedicare alla nostra causa. Restiamo fiduciosi nel Suo impegno a favore della cultura e dei valori che ci formano come liberi cittadini.

Distinti saluti,

Il comitato studentesco del Centro Sperimentale di Cinematografia