Il rugby approda su Netflix, la docuserie sul Sei Nazioni arriverà a gennaio: “C’è stata una simbiosi totale con gli atleti”

Dopo sette settimane di riprese "troupe e staff sono diventati un tutt'uno", racconta il portavoce della Nazionale Italiana. Six Nations: Full Contact segue il filone di Formula 1: Drive To survive, e sarà disponibile sulla piattaforma dal 24 gennaio

Netflix ha prodotto una mini docu-serie sul Sei Nazioni 2023 di rugby, che arriverà sulla piattaforma streaming il 24 gennaio 2024, con il titolo Six Nations: Full Contact. Neanche dieci giorni dopo, il 3 febbraio, l’Italia debutterà nell’edizione 2024, sfidando l’Inghilterra allo Stadio Olimpico di Roma.

La troupe ha seguito le sei squadre (Francia, Galles, Inghilterra, Irlanda, Italia e Scozia) nel “dietro le quinte”, negli spogliatoi e in altri ambienti normalmente preclusi al pubblico. “Intrusione” che non era stata gradita, come riportato dal sito On Rugby, dal capo allenatore del Galles Warren Gatland, che aveva chiesto di lasciare dietro le quinte alcune delle cose che accadono, appunto, dietro le quinte. Jack Conan, giocatore dell’Irlanda, aveva invece dichiarato di non aver percepito la troupe come una presenza intrusiva, al contrario dice di aver sentito una certa distanza, che non ha intaccato la concentrazione della squadra uscita vincitrice del Sei Nazioni. A condividere il punto di vista di Conan è anche la Nazionale italiana, arrivata invece in sesta posizione.

“Sin da subito, con la troupe incaricata della produzione, si è creato un rapporto sinergico e di mutuo rispetto”, ha dichiarato a The Hollywood Reporter Roma il responsabile della comunicazione della nazionale Andrea Cimbrico. “Parliamo di professionisti, abituati da un lato ad essere esposti, dall’altro a saper rispettare gli spazi e la privacy degli atleti”, aggiunge, sottolineando che c’è stata “grande apertura e reciproca comprensione delle necessità” sia della squadra che della produzione, e “alla fine troupe e staff sono diventati un tutt’uno”.

Un “full contact” con la produzione

La produzione, realizzata da Netflix, aveva chiesto agli atleti una simbiosi “totale”, con “anche momenti privati lontano ai raduni della Nazionale” che venivano “preventivamente condivisi”. “Generalmente c’è stato un grande lavoro di pianificazione”, continua Cimbrico, “ma anche grande apertura da parte dei giocatori e dei membri dello staff, un aspetto essenziale per la riuscita di un prodotto che fa proprio dell’umanità dei singoli un proprio punto di forza”.

Le riprese si sono protratte, conferma Cimbrico, per l’intera durata del Sei Nazioni 2023, quindi sette settimane tra “raduni e altri momenti di preparazione”. Ma il percorso di avvicinamento era già cominciato nell’autunno del 2022. In quel periodo “avevamo iniziato a garantire l’accesso alla produzione per introdurli gradualmente all’interno del gruppo squadra”. E continua: “Un percorso che hanno saputo effettuare con grande discrezione ed efficacia, sempre nel rispetto delle dinamiche di squadra”.

La partecipazione alla docu-serie, dai giocatori della Nazionale italiana, “è stata accolta con generale favore”. “Loro conoscono bene, come utenti, altri prodotti simili realizzati negli ultimi anni”, afferma Cimbrico riferendosi alle serie Netflix The Last Dance e Drive to survive. E conclude: ” E hanno ben compreso l’opportunità di promozione del proprio sport, e loro personale, che il progetto offriva”.