Prince of Persia: The Lost Crown, a Lucca Comics&Games torna il franchise d’oro di Ubisoft. E va sul sicuro

Il franchise torna in un'avventura a piattaforme che funziona, ma senza stupire troppo. In uscita il 19 gennaio 2024 su tutte le console e PC, sembra un ripiego in attesa del remake del primo e storico capitolo del 2003. Un look da cartoon e abbastanza anonimo, una giocabilità sufficiente. Può andare come palliativo

C’era una volta in sviluppo un remake del primo (e storico) Prince of Persia: Le sabbie del tempo. Ma di quel lavoro, ormai annunciato tre anni fa, Ubisoft non ha più fatto sapere niente. Un gioco – probabilmente – finito nel pericoloso developer hell, quell’inferno della produzione che brucia progetti tra codici e direzioni artistiche confuse.

Mentre l’azienda francese cerca di srotolare il bandolo della matassa di questa incresciosa situazione, passata dalla sede di Mumbai a quella di Montreal, ora sembra esserci una soluzione. Un ripiego temporaneo, e questo si vede, ma che comunque ha buone possibilità di tenere alta l’attenzione su un franchise che ha fatto la storia del videogioco, cercando di incuriosire anche i giovanissimi videogiocatori e videogiocatrici che non hanno vissuto l’epoca PlayStation 2.

The Lost Crown, che si è mostrato durante il Lucca Comics&Games 2023 con quindici minuti di demo, è una creatura che funziona. Funziona nel senso che è realizzato con tutti i crismi del caso, ma che non ha nessuna trovata creativa che lascia stupiti, con la bocca aperta. È un videogioco a piattaforme, di quelli a scorrimento orizzontale che Ubisoft faceva dagli albori con Rayman e che poi ha adattato ad altre proprietà intellettuali, ad esempio con la serie Assassin’s Creed Chronicles.

Si tratta di produzioni più piccole e contenute, che di certo non attirano lo stesso pubblico dei mastodontici mondi aperti proposti negli ultimi anni (anche se da parte del colosso francese si sta notando un’inversione di marcia, l’ultimo Assassin’s Creed Mirage ne è una dimostrazione). Ma che comunque fanno la loro figura, seppur con qualche spigolosità.

Il principe di Persia incontra Metroid

The Lost Crown propone certamente un gameplay molto versatile, con qualche elemento di spettacolarità, ambienti che mutano e scontri dinamici e veloci. E come esperienza platform funziona, e pure bene: livelli strutturati, con diversi segreti sparsi e vie da scoprire e boss da sconfiggere con un grado di sfida bilanciato.

Sargon, il protagonista, è agilissimo. Corre e salta dappertutto, con splendide animazioni e un solido gameplay, che permette – alla pari di un buon picchiaduro – di incalzare gli avversari in attacchi scenografici e interminabili, con spade, frecce e acrobazie. Ciò succede mentre, tutto intorno, gli sfondi cambiano, si distruggono, e le strade si fanno piene di trappole.

E i livelli, a uno sguardo veloce della mappa di gioco, sembrano essere ancora più strutturati di quello che appaiono. Il titolo, come aveva già annunciato la casa di sviluppo, prevede la possibilità di ripercorrere i propri passi e superare alcuni ostacoli con nuove abilità, replicando quel sapore di Metroid che è tornato di tendenza grazie a perle indipendenti come Ori and the blind forest o Hollow Knight.

Una schermata di Prince of Persia: The Lost Crown.

Una schermata di Prince of Persia: The Lost Crown. (Courtesy of Ubisoft)

La trama di The Lost Crown

Ciò che non convince è però il comparto narrativo, qui molto abbozzato, che vede protagonisti macho man accompagnati da dialoghi piatti e per nulla incisivi. E della trama generale, oltre alla missione di salvataggio del principe Ghassan dalla città maledetta di Mount Qaf, non si sa molto altro.

Anche l’ambiente “parla” poco, perché se il “labirinto” disegnato dal team di Ubisoft è articolato e profondo, l’arte di questo The Lost Crown non si scomoda molto a raccontare la storia attraverso elementi ambientali. Certo, si sente il medio oriente, ma nulla di più specifico.

Qui si unisce un look visivo cartoonesco tridimensionale (anzi 2.5 D) e, purtroppo, completamente anonimo. E su Nintendo Switch si nota persino il compromesso con l’hardware di casa Nintendo, vendutissimo ma poco performante. Dopo quindici minuti di gioco, la demo si interrompe, avanti un altro. Di The Lost Crown ora si ha un breve assaggio, e non sappiamo se terrà alta l’attenzione sul franchise di Prince of Persia, ma sappiamo che – quantomeno – ci proverà.

Per questo articolo è stata provata la versione Nintendo Switch di Prince of Persia: The Lost Crown, che uscirà il 18 gennaio 2024 per PC, PLayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e Amazon Luna.