Death Stranding, l’adattamento del videogioco kolossal di Hideo Kojima sarà prodotto da A24

"Stiamo creando un universo mai visto prima, realizzabile solo attraverso il mezzo cinematografico", ha dichiarato il designer giapponese di Metal Gear (1986), che per il live action collaborerà anche con Hammerstone Studios

Che Death Stranding, videogioco del 2019 sviluppato da Kojima Productions – studio diretto dal designer giapponese Hideo Kojima -, sarebbe diventato un film per il grande schermo era notizia già nota. Variety ha però annunciato che la pellicola sarà prodotta da A24.

La casa di produzione con sede a New York sta collaborando con il designer, diventato celebre per la saga di videogiochi di Metal Gear (1986), per un adattamento live-action di un videogioco già di per sé molto cinematografico, e che ha visto la collaborazione di attori del calibro di Norman Reedus (The Walking Dead), Mads Mikkelsen (Polar) e Léa Seydoux (La vita di Adele), oltre al regista de La forma dell’acqua Guillermo del Toro e l’attrice di C’era una volta a… Hollywood Margaret Qualley.

Oltre ad A24, che la scorsa stagione degli Oscar si è portata a casa sette premi con Everything Everywhere all at once dei Daniels, alla produzione parteciperà anche la Hammerstone Studios di Alex Lebovici (già produttore di Barbarian Bill & Ted Face the Music).

Un adattamento di Death Stranding

Death Stranding è ambientato negli Stati Uniti, dopo diversi cataclismi che hanno distrutto il pianeta, e segue l’avventura del corriere Sam Porter Bridges (Reedus), che trasporta provviste e strumenti tecnologici da una base all’altra, cercando di scappare da creature spaventose che popolano quel che rimane del paese.

“Ci sono molti adattamenti di videogiochi in giro, ma quello che stiamo creando non è solo una traslazione diretta del gioco”, ha dichiarato a Variety Hideo Kojima. “L’intenzione è che il nostro pubblico non sia costituito solo da fan, ma sarà per chiunque ami il cinema. Stiamo creando un universo di Death Stranding mai visto prima, realizzabile solo attraverso il mezzo cinematografico, e nascerà”.

Il 18 giugno, il game designer aveva inoltre dichiarato in un post su X di non essere alla regia del live-action, ma di essere “coinvolto” nella produzione nella “supervisione della sceneggiatura, nell’adattamento e nel design”.

Sulla questione dell’adattamento, tema al centro del dibattito nelle comunità di videogiocatori e videogiocatrici, il produttore di Barbarian Alex Lebovici ha sottolineato che, a differenza di simili operazioni ad alto budget, “il nostro sarà un lavoro più intimo e concreto”. E ha concluso: “Il nostro obiettivo è ridefinire cosa possa essere l’adattamento di un videogioco quando si ha libertà creativa e artistica. Questo film sarà un’autentica produzione ‘Hideo Kojima’”.

Hideo Kojima e Jordan Peele

Death Stranding, che era uscito originariamente come esclusiva PlayStation – e poi approdato anche su PC -, ha venduto in totale più di cinque milioni di copie. E ora la casa di produzione nipponica è al lavoro su un secondo capitolo, che coinvolge nel cast anche Elle Fanning (Super 8The Neon Demon), Troy Baker (The Last of Us) e Shioli Kutsuna (Deadpool 2).

Hideo Kojima è noto nell’ambiente dei videogiochi per inserire molti elementi cinematografici, costruendo narrazioni complesse e con significati criptici. Nel corso dei recenti The Game Awards, che si sono svolti il 7 dicembre notte al Microsoft Theatre di Los Angeles, il designer ha anche mostrato un trailer di un suo nuovo lavoro horror intitolato OD (Overdose), realizzato in collaborazione con Jordan Peele (Nope, Scappa – Get Out) e che vede nel cast Sophia Lillis, Hunter Schafer e Udo Kier.

Una produzione che è allo stesso tempo “un videogioco, un film e un nuovo tipo di medium”, ha dichiarato Kojima.