Kevin Spacey definito un “bullo sessuale”. Al via il processo a Londra con dodici capi d’accusa

"Nessuno degli uomini voleva essere toccato dall'attore in quel modo, ma sembra che a lui non sia importato molto dei loro sentimenti," afferma il pubblico ministero Christine Agnew KC. Il processo è aggiornato al 3 luglio

Kevin Spacey è riconosciuto come un “attore famoso che ha vinto numerosi premi”. Ma è anche stato definito un “bullo sessuale”, un “uomo che aggredisce sessualmente altri uomini” e una persona che “a quanto pare si diletta nel far sentire gli altri impotenti e a disagio”. Queste le parole pronunciate dal pubblico ministero Christine Agnew KC a Londra, nel suo discorso di apertura del processo penale all’attore due volte premio Oscar.

Parlando alla Southwark Crown Court, e con Spacey seduto sul banco degli imputati, Agnew ha esortato i 14 giurati, che potrebbero sentirsi “colpiti o sopraffatti” dal fatto di essere coinvolti in un caso del genere con un imputato di alto profilo, a “rimanere con i piedi per terra”.

Dodici accuse contro Kevin Spacey

Spacey, 63 anni, deve rispondere di 12 accuse da parte di quattro uomini diversi, tutte risalenti al periodo compreso tra il 2001 e il 2013, quando viveva e lavorava a Londra. Dovrà rispondere quindi di sette capi d’accusa per aggressione sessuale, tre per aggressione oscena, un capo d’accusa per aver indotto una persona a praticare attività sessuale senza consenso e un altro per aver indotto una persona a praticare attività sessuale penetrativa senza consenso. Accuse che l’attore ha negato.

Agnew ha detto che i quattro uomini – che avevano tutti tra i 20 e i 30 anni quando sarebbero avvenute le aggressioni – non si conoscevano tra loro, ma tutti hanno avuto la “sfortuna” di entrare in contatto con Spacey.

“Nessuno di loro voleva essere toccato da Kevin Spacey Fowler in quel modo, ma sembra che a lui non sia importato molto dei loro sentimenti. Ha fatto quello che voleva per la sua personale gratificazione sessuale”. Prima di entrare nei dettagli espliciti delle numerose accuse, Agnew ha detto che il metodo di aggressione preferito da Spacey era quello di “afferrare con forza altri uomini all’inguine”.

Accusa e difesa

Ai giurati sono stati poi raccontate le esperienze dei querelanti, letti da Agnew. Uno di loro ha accusato Kevin Spacey di ripetuti “contatti inappropriati e indesiderati”, che sono poi diventati più “aggressivi” e si sono intensificati fino a quando Spacey ha afferrato e palpeggiato la presunta vittima. Il secondo ha affermato di aver incontrato Spacey all’Haymarket Theatre, dove – mentre lo accompagnava nel backstage – aveva “afferrato il mio pene con una forza tale che mi faceva male”. In risposta, Spacey “ha semplicemente riso e ha commentato che il suo arrabbiarsi lo eccitava”.

Il terzo querelante era andato nell’appartamento dell’attore, dove si è poi svegliato trovando Spacey che gli praticava del sesso orale. Il quarto ha accusato Spacey di avergli afferrato due volte l’inguine. Concludendo la sua dichiarazione, Christine Agnew ha detto che Spacey “ha abusato del potere e dell’influenza che la sua reputazione e la sua fama gli garantivano, prendendo ciò e chi voleva, quando voleva”. In risposta, l’avvocato difensore di Spacey, Patrick Gibbs, ha spiegato alla giuria che doveva esaminare le storie e chiedersi cosa fosse stato “reinventato in chiave sinistra”.

Ai giurati, l’avvocato ha detto che avrebbero potuto sentire “alcune verità e alcune mezze verità” da parte dell’accusa, e ha aggiunto che avrebbero sentito anche “molte bugie”. Gibbs ha poi detto che è importante chiedersi se i querelanti volessero qualcosa da Spacey, data la sua “ricchezza e influenza”, sia all’epoca in cui sarebbero avvenute le aggressioni, sia in seguito, quando si sono fatti avanti per presentare le loro denunce.

Il processo continua il 3 luglio

Dopo che entrambe le parti hanno esposto le loro posizioni, il giudice Mark Wall ha aggiornato il processo a lunedì 3 luglio, quando inizierà la presentazione delle prove. Non si sa ancora se Spacey stesso salirà sul banco dei testimoni.

Questo è il primo processo che l’attore affronta nel Regno Unito dal 2017, ovvero da quando le accuse di violenza sessuale sono emerse. Se riconosciuto colpevole, potrebbe rischiare una pena detentiva.

All’inizio di questo mese, parlando con il quotidiano tedesco ZEITmagazin, ha dichiarato di aspettarsi di tornare a lavorare quasi immediatamente se fosse giudicato non colpevole nel processo britannico. “So che ci sono persone pronte ad assumermi nel momento in cui sarò scagionato da queste accuse a Londra”, ha detto Kevin Spacey. E conclude: “Nel momento in cui questo accadrà, sono pronti ad andare avanti”.

Traduzione di Pietro Cecioni