Sean Diddy Combs e il video in cui picchia la ex ragazza: “Porgo le mie scuse, mi prendo la piena responsabilità”

Sean “Diddy” Combs si è scusato per un video pubblicato di recente che risale al 2016 in cui il rapper picchia la sua ex ragazza Cassie Ventura.

“È così difficile riflettere sui momenti più bui della tua vita, ma a volte devi farlo”, ha detto Diddy su Instagram. “Ero incasinato – ho toccato il fondo – ma non trovo scuse. Il mio comportamento in quel video è imperdonabile”.

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Il video, ottenuto per la prima volta dalla CNN e pubblicato venerdì 17 maggio, mostrava il rapper e produttore che correva fuori da una stanza d’albergo con indosso un asciugamano e inseguiva una donna, che sembra essere Ventura, verso l’ascensore. La afferra per la nuca e la getta a terra, la prende a calci, la spinge e la trascina per la felpa. Più avanti nel filmato, torna a prenderla di nuovo a calci e poi le lancia addosso un oggetto preso da un tavolo lì vicino.

 

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“Mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni in quel video”, ha detto Combs. “Allora ero disgustato quando l’ho fatto. Sono disgustato adesso. Sono andato in terapia per questo. Ho dovuto chiedere a Dio la sua misericordia e grazia. Mi dispiace tanto. Ma mi impegno a essere un uomo migliore ogni giorno. Non sto chiedendo perdono. Mi dispiace davvero”.

Venerdì, l’ufficio del procuratore distrettuale di Los Angeles ha dichiarato di essere “a conoscenza del video” e di “trovare le immagini molto inquietanti e difficili da guardare”, ma che “si tratta di una condotta oltre il termine entro il quale un reato di aggressione può essere perseguito”.

Combs e Ventura hanno avuto una relazione per oltre dieci anni. Lo scorso novembre, lei ha accusato il rapper di averla ripetutamente violentata nel corso della loro relazione. La causa, che nominava anche l’etichetta di Combs, la Bad Boy Records e la Sony Music, affermava che Ventura era “intrappolata dal signor Combs in un ciclo di abusi, violenza e traffico sessuale“. L’accusa affermava anche che Diddy “l’aveva presa a pugni, picchiata, presa a calci e calpestata” più volte.