“Deliziosamente divertente” o “indegno supplizio”? The Marvels divide critica e pubblico

Il nuovo capitolo del Cinematic Universe sembra, a sorpresa, più apprezzato dai fan che dalle testate giornalistiche. Sul grande schermo la Kamala Khan di Iman Vellani conquista tutti, ma è il resto che vacilla

Riuscirà The Marvels a invertire la tendenza degli ultimi film Marvel, che non hanno suscitato grande entusiasmo?

Non secondo le prime recensioni della critica americana –  che lo considerano già uno dei titoli più deboli di sempre nel Marvel Cinematic Universe (MCU) – e del pubblico, che su Rotten Tomatoes assegna un punteggio mediocre, intorno al 50%.  L’aspetto davvero interessante, tuttavia, è la polarizzazione delle reazioni al film.

C’è chi definisce The Marvels “deliziosamente divertente”, chi invece lo ritiene  un “indegno supplizio”, “pomposamente insulso” e “un nuovo fallimento”. In generale, le testate giornalistiche più tradizionali tendono a schierarsi contro il film (anche The Hollywood Reporter Roma, seppur con toni meno estremi di altri giornali), mentre alcuni siti di intrattenimento più incentrati sui fan hanno dato pareri molto più positivi. Sembra che gli spettatori che hanno investito nella visione di tutti i precedenti film e serie tv del MCU, abbiano più probabilità di apprezzare The Marvels e di capirlo rispetto ai media.

I media su The Marvels

In The Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel (Brie Larson) fa squadra con Kamala Khan alias Ms. Marvel (Iman Vellani) e con la nipote di Carol, l’astronauta Monica Rambeau (Teyonah Parris), per salvare l’universo. The Hollywood Reporter Roma lo definisce “il film è il più breve della Marvel, fortunatamente. E non perché The Marvels sia così pessimo, ma perché risulta impossibile credere che, sapendo che i fan lo aspettano con torce e tizzoni accesi, non siano riusciti a fare di meglio. Né a risparmiarsi il momento da musical”.

The Telegraph, invece afferma che “il franchise dei supereroi sprofonda in un nuovo fallimento. Il più breve dei film del MCU è anche il più interminabile, una trama ingarbugliata da incubo che fa disperare per la sciatteria degli effetti speciali, ormai marchio di fabbrica della serie”.

“È sciocco e ha poco senso”, secondo The Wrap, “ma fa trascorrere momenti divertenti al cinema. E non è forse questo il motivo per cui andiamo a vedere i film? Vellani è magica e il film cattura la pura essenza del perché i supereroi sono così amati. Anche Parris e Larson sono brave, ma si limitano a fare da spalla a Kamala Khan che, giustamente, brilla. Portate i bambini, divertitevi e non pensateci troppo”.

“Come spesso accade con i tentativi di girl power della Marvel, il film sembra un po’ ruffiano nei posti sbagliati e non si impegna davvero con nessun punto di vista femminile specifico o unico”, critica invece l’Associated Press. “Quando le nostre tre eroine si vestono, lo fanno fuori dallo schermo e si presentano con acconciature e trucco nuovi. Sembrano la migliore versione migliori di sé stesse e continueranno a esserlo per tutta la durata della straziante battaglia, da cui tornano con alcune delle loro uniformi strappate ma senza un ciglio fuori posto. Pensavo che avessimo raggiunto un livello più alto nella rappresentazione delle nostre supereroine”.

Per USA Today, invece “The Marvels è quella rara avventura con supereroi che sembra fatta su misura per gli amanti dei gatti, per le persone che amano davvero gli scambi di corpo e per coloro che vivono per i numeri di canto e danza esultanti”.

“Se pensavate che Eternals e Ant-Man and the Wasp: Quantumania fossero i punti più bassi dello zoppicante Marvel Cinematic Universe, allacciate le cinture per la cavalcata verso l’indegno supplizio che è The Marvels“, scrive The New York Post. “Ancora una volta, abbiamo un film del MCU pieno di tecnicismo per addetti ai lavori e impossibile da seguire. Ancora una volta, abbiamo un film del MCU costato, ci dicono, 250 milioni di dollari, ma che sembra costoso più o meno quanto un episodio della quinta stagione di Stargate SG-1“.

IndieWire definisce le “star affascinanti, dal carisma di Iman Vellani all’accattivante vulnerabilità di Teyonah Parris, l’azione vivace e l’umorismo spumeggiante” ma aggiunge anche che il film è “dispersivo, frammentario e spesso incoerente” auspicando un prossimo reset totale del MCU”.

Per The Washington Post, infine: “Il film procede in modo pomposo e insensato, con una tregua concessa solo da due deliziosi intermezzi”.

Le aspettative della produzione

Per The Marvels si prevede un modesto incasso tra i 60 e i 65 milioni di dollari nel fine settimana, in calo rispetto alla precedente stima tra i 75 e gli 85 milioni di dollari di qualche settimana fa, il che lo renderebbe uno dei più bassi incassi del MCU su 33 capitoli (il più basso è quello de L’incredibile Hulk del 2008, non tenendo conto dell’inflazione). Gli incassi di The Marvels saranno probabilmente influenzati dallo sciopero degli attori, che benché adesso conclusi, ha comunque impedito al cast di fare promozione nel periodo precedente all’uscita del film.

L’arrivo nelle sale, tuttavia, è in corrispondenza dell’ultimo prodotto della Marvel di Disney+, la seconda stagione di Loki, che il mese scorso ha registrato un calo del 39% rispetto alla prima stagione, secondo Nielsen. L’ultimo vero successo della Marvel è solo di quest’estate, Guardiani della Galassia Vol. 3, che ha incassato 845,6 milioni di dollari a livello globale.

Traduzione di Nadia Cazzaniga