Da Baghdad alla guerra, al mondo: addio al regista iracheno Amer Alwan

Anche sceneggiatore, il cineasta è scomparso a 66 anni in Francia. Il suo lungometraggio Zaman, realizzato poco prima dell'invasione Usa nel suo paese, venne presentato anche al Tribeca filmfest.

Di THR ROMA

Il regista e sceneggiatore iracheno Amer Alwan, che realizzò il commovente dramma Zaman, the Man from the Reeds  poco prima dell’invasione dell’Iraq da parte degli Stati Uniti nel 2003 (il film venne presentato in anteprima finanche al Tribeca Festival nel 2004), è morto all’età di 66 anni. Tra i suoi film anche Goodbye Babylon (2011).

Nato a Babilonia, in Iraq, nel 1957, Alwan si era diplomato alla Scuola nazionale irachena di arte drammatica e ha proseguito gli studi alla Scuola audiovisiva di Baghdad, che lo ha portato a lavorare in televisione in Iraq. Poi, nel 1980, ha lasciato l’Iraq per conseguire una laurea in filosofia dell’arte e della società presso la prestigiosa università della Sorbona di Parigi.

Dopo aver realizzato diversi cortometraggi, nel 2000 Alwan ha iniziato a dirigere documentari sulle condizioni di vita nel suo Paese, come The Children of the Embargo (2003), che analizzava le condizioni dei bambini poveri di Baghdad dieci anni dopo le sanzioni dell’Onu, la guerra del Golfo Persico del 1990-91 e il bombardamento dell’Iraq da parte delle forze statunitensi e britanniche nel 1988.

Children of the Embargo arrivò anche al Vesoul International Film Festival of Asian Cinemas in Francia, così come il primo lungometraggio di Alwan, Zaman – che all’epoca era il primo film girato in Iraq in 15 anni – e ha viaggiato molto nel circuito dei festival. Vinto il premio del pubblico a Vesoul nel 2004, Alwan è tornato al festival come membro della giuria internazionale nel 2010 e poi come ospite d’onore nel 2014.

Zaman, che racconta la ricerca di un contadino dalla campagna a Baghdad per trovare la medicina che potrebbe salvare la sua amata moglie, è stato girato nel gennaio 2003, pochi giorni prima dell’inizio dell’invasione dell’Iraq da parte degli Stati Uniti. Alwan ha sperimentato difficoltà e censure durante le riprese. Parte del girato venne confiscato dal regime di Saddam Hussein.

Alwan, che viveva da tempo in Francia, è morto circondato dalla famiglia all’ospedale Simone Veil nella città francese di Eaubonne il 4 luglio, dopo aver lottato per un anno contro una forma di cancro non specificata. Il regista è stato sepolto nel cimitero di Saint-Ouen a Parigi.