Quarantacinque anni dopo l’inizio della saga di Mad Max, George Miller potrebbe trovarsi davvero alla fine della terra desolata a causa di Furiosa (qui la nostra recensione). Il film si è infatti fermato a una deludente cifra di 32 milioni di dollari di incassi negli Stati Uniti per i quattro giorni del weekend del Memorial Day e di 36,5 milioni di dollari all’estero, diminuendo le speranze di realizzazione per Mad Max: The Wasteland , un altro capitolo in ballo da anni.
Miller e Nico Lathouris hanno scritto le sceneggiature sia di The Wasteland che di Furiosa come parte del processo di sviluppo di Mad Max: Fury Road , il film della Warner Bros. del 2015 che è diventato un cult a sorpresa, vincendo anche sei Oscar.
The Wasteland nel progetto di Miller
The Wasteland seguirà Max Rockatansky nell’anno precedente a Fury Road e si dice che coinvolga una giovane madre e (naturalmente) includa molta azione. Nelle ultime settimane, Miller ha riconosciuto che molto del futuro del progetto dipendeva da Furiosa in termini di possibilità economiche. “Aspetterò sicuramente di vedere come va Furiosa, prima ancora di pensarci”, aveva dichiarato alla stampa a Cannes lo scorso 16 maggio.
Le fonti concordano sul fatto che il destino di Wasteland sia stato complicato dal botteghino di Furiosa, ma sottolineano che non era nemmeno in fase di sviluppo. Da parte sua, la Warner – di cui Miller è una figura amata – afferma di essere incredibilmente orgogliosa di Furiosa.
La reazione degli spettatori è probabilmente positiva come sperava Miller, ma in una svolta inquietante e inaspettata, si sono presentate in sala molte meno donne e uomini più giovani rispetto a Mad Max: Fury Road di Miller nove anni fa.
Il pubblico di Furiosa
Nel fine settimana di apertura di Fury Road , la divisione era del 60% maschile e del 40% femminile, secondo fonti con accesso ai sondaggi di uscita condotti da PostTrak. Ma il pubblico di Furiosa è composto per il 71% da uomini e per il 29% da donne, un calo preoccupante e un numero sorprendente per un film commercializzato come una storia a guida femminile. E la fascia di età 18-24 anni, che è quella più assidua tra gli spettatori, è crollata dal 31% di Fury Road al 21% di Furiosa .
Gli osservatori notano che Fury Road a parte, la serie Mad Max è alimentata da uomini e si è sempre rivolta a un pubblico un po’ di nicchia. I primi tre film, con Mel Gibson, hanno incassato meno di 70 milioni di dollari complessivamente a livello nazionale.
Si potrebbe parlare di realizzare il prossimo film di Miller su Mad Max se Furiosa riuscisse a stabilizzarsi su incassi costanti nel tempo, ma molti esperti dubitano che tale ripresa sia possibile, con uno studio che afferma che il film potrebbe avere difficoltà a superare i 90 milioni di dollari a livello nazionale.
L’eccezione di Fury Road
Fury Road, che ha riavviato con successo il franchise sostituendo Gibson con Tom Hardy e introducendo Furiosa di Charlize Theron, ha aperto con 45,3 milioni di dollari a livello nazionale per poi incassare 379,4 milioni di dollari in tutto il mondo: un’eccezione straordinaria per gli standard del franchise e un modesto successo per gli standard di Hollywood.
Tuttavia, ha avuto un impatto culturale fuori misura, sufficiente a dare il via libera a Furiosa, un’occasione per avviare un nuovo franchise e al tempo stesso celebrare il 45° anniversario della saga di Mad Max.
Da Charlize Theron ad Anya Taylor-Joy
In Furiosa Miller ha deciso di non riportare Theron, per non usare tecnologie anti-invecchiamento che, a suo dire, distraggono il pubblico. Il regista ha scelto Anya Taylor-Joy come una versione più giovane del personaggio principale di Theron, affiancata da Chris Hemsworth. Furiosa è anche un film di Mad Max senza Mad Max (a parte un piccolo cameo).
“Penso che Furiosa abbia sofferto senza Charlize, molto amata dai fan della saga. Sarebbe bastata lei a convincere più persone a entrare in sala”, afferma una fonte interna Warner. Un dirigente di Hollywood aggiunge: “Fury Road è stata un’eccezione nella serie. Aveva anche un affascinante protagonista maschile e un’enorme star hollywoodiana femminile. Nove anni dopo, non aveva né l’uno né l’altro”.
Il debutto deludente di Furiosa e la crisi del cinema
Furiosa conclude un maggio decisamente al di sotto delle aspettative, soprattutto in un fine settimana di solito molto ricco negli Usa, come quello del Memorial Day. C’è chi parla di un contraccolpo naturale del cinema, soprattutto dopo gli scioperi dello scorso anno, affermando che l’obiettivo ormai è arrivare al 2025 con il minimo delle perdite. Sia Wall Street che Hollywood comunque non concordano con le dichiarazioni sulla “fine del cinema”, circolate in questo difficile periodo economico per la sala.
“Vediamo cosa succederà l’anno prossimo con Mission: Impossible e nel 2026 con il prossimo film di Star Wars“, afferma l’analista di botteghino Eric Handler di Roth Capital. Intanto tutti gli occhi sono ora puntati su Inside Out 2 di giugno, Cattivissimo Me 4 e Deadpool & Wolverine di luglio per dare energia al mercato e aiutare altri film nel processo.
“Si spera che questa febbre si plachi a giugno e luglio con una performance superiore di almeno uno dei film di alto profilo per riportare l’equilibrio nel botteghino”, afferma Paul Dergarabedian di Comscore.
Per quanto riguarda Furiosa, negli Stati Uniti ha il prossimo fine settimana ancora tutto per sé e sarà proiettato su Imax e su schermi premium di grande formato. Dopo dovrà vedersela con Bad Boys 4 della Sony.
James Hibberd ha contribuito a questa storia.
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