La rovinosa caduta degli zombie di The Day Before. Fntastic Games ha chiuso quattro giorni dopo l’uscita del gioco

Una storia misteriosa, quella dietro al titolo più chiacchierato di questi anni. Un progetto che, scrive lo studio, “ha fallito finanziariamente”. “Non abbiamo i fondi per continuare lo sviluppo e i ricavi pagheranno i debiti"

La storia di The Day Before ha diversi lati oscuri, ma anche tantissimi elementi ricorrenti. Uscito il 7 dicembre, il videogioco online di zombie è stato sviluppato dalla software house Fntastic Games, uno studio con sede a Singapore che dopo quattro giorni dal lancio del suo titolo ha chiuso definitivamente i battenti. Almeno così sembra.

The Day Before, scrive lo studio in una comunicazione, “ha fallito finanziariamente”. “Non abbiamo i fondi per continuare lo sviluppo”, affermano gli sviluppatori, e i ricavi ricevuti dalla vendita in questa settimana – al netto delle richieste di rimborso – “saranno usati per pagare i debiti dei partner”.

The Day Before era stato annunciato come un gigantesco MMO, cioè come un gioco online simil World of Warcraft, ma nella sua natura tematica e di gameplay più vicino The Division di Ubisoft, con qualche elemento zombie a là The Last of Us. Ma di elementi simili non c’è l’ombra, anzi, le dinamiche di gioco – secondo la stampa di settore –  si avvicinano più a un Escape from Tarkov, ma pieno di problemi.

Uno sviluppo travagliato

Dopo diversi rinvii, una comunicazione poco chiara e – troppo spesso – esagerata, The Day Before si è rivelato però essere un gioco completamente diverso da quello annunciato e mostrato nei trailer, il che ha portato la critica a stroncarlo, e il pubblico a bombardarlo di recensioni negative. La famosa rivista IGN ha assegnato a The Day Before un voto di 1 su 10.

Le accuse di truffa fioccano online, e l’azienda stessa non ha fatto molto in termini comunicativi per rassicurare gli appassionati, che hanno seguito il progetto dal suo annuncio nel 2021, con risposte al limite del passivo-aggressivo. In un post su Twitter/X avevano infatti dichiarato, tranquillamente, di non possedere un reparto marketing, e si è notato.

Le origini di questo fallimento sono da ricercare non soltanto nella grande ambizione del team, ma anche nel suo stesso passato, anche quello dell’editore del gioco, cioè MyTona. L’epicentro della storia è la città di Jakutsk, in Siberia, dove nascono sia i fratelli Gotovstev (che hanno fondato Fntastic Games), sia i gemelli Ushinksy, che hanno invece fondato MyTona. I primi hanno ora la sede nella città stato di Singapore, ma la loro azienda ha lavorato sempre in remoto, mentre i secondi hanno diversi studi in giro per il mondo, ma con la sede centrale in Nuova Zelenda.

The Day Before

The Day Before

Una storia di fratelli siberiani

Le loro strade si sono incrociate nel 2021, con la fondazione di una joint venture chiamata – molto intuitivamente – MyTona Fntastic Games. Una collaborazione che porta allo sviluppo e pubblicazione del videogioco online simil “nascondino” intitolato Propnight, in cui quattro giocatori devono scappare da un assassino all’interno di una mappa, molto simile a Dead by Daylight.

Nel corso dello sviluppo di The Day Before, i fratelli Gotovstev non sono sempre stati molto trasparenti sul gioco che stavano realizzando. Molti dei trailer – ora cancellati dal loro canale YouTube in maniera abbastanza sospetta – mostravano un gioco dove non erano ben chiari lo scopo e le meccaniche principali, ma soprattutto erano sezioni di gioco molto “pilotate”, nel gergo definite “scripted” e quindi trailer sceneggiati e che non mostravano gameplay vero e proprio.

Inoltre, dal server discord del gioco, nemmeno i moderatori – le persone che si occupano di dare informazioni alla community e di gestire le interazioni – erano a conoscenza dello stato dello sviluppo, che dopo una prima data di uscita a inizio marzo è stato rimandato al dieci novembre, e poi rimandato ancora al 7 dicembre.

In diversi Q&A, gli sviluppatori stessi sembravano non avere bene idea di cosa volessero implementare all’interno del gioco, e la grafica – molto ben curata – era in realtà frutto di cosiddetti “asset” gratuiti. Inoltre, verso la fine dello sviluppo, durato cinque anni, Fntastic Games ha cambiato anche il motore grafico di gioco – uno shift che costa tempo e risorse – con un cambio dall’Unreal Engine 4 al 5.

In più la lotta legale per il titolo del gioco, che a pochi giorni dall’uscita si è scoperto essere stato già registrato da un’altra applicazione sudcoreana nel 2015.

Le ultime parole dello studio

“Abbiamo investito le nostre forze, le nostre risorse e il team nello sviluppo di The Day Before, che è il nostro primo grande gioco (Propnight era certamente un progetto più contenuto, ndr)”, scrivono gli sviluppatori nel comunicato di chiusura. “Volevamo davvero pubblicare nuovi aggiornamenti e aggiustamenti per rivelare il potenziale del gioco, ma sfortunatamente non abbiamo i fondi per continuare a lavorare”.

“È importante sottolineare che non abbiamo preso soldi dal pubblico durante lo sviluppo del gioco, non ci sono stati preordini disponibili o campagne di crowdfunding”, continuano gli sviluppatori cercando di deviare le accuse di frode. “Al momento, il futuro di The Day Before e Propnight è incerto, ma i server rimarrano attivi”.

Sulla questione dei rimborsi, lo studio di sviluppo ha dichiarato che – insieme al publisher – stanno lavorando con la piattaforma di vendita Steam per restituire i soldi agli utenti, “senza tenere conto delle ore di gioco effettutate”. E concludono: “Fntastic ha ricevuto 0 dollari e non riceverà niente dalle vendite”.

The Day Before

The Day Before

Finito il sogno The Day Before

Il sogno di The Day Before è finito? Sembra di sì, il velo di maya si è squarciato. E del gioco promesso non c’è nemmeno l’ombra. Ma la storia Fntastic, nonostante la chiusura, potrebbe continuare. Lo studio ha infatti cambiato nome in Eight Points, cioè il nome che avevano prima di Fntastic Games, e con il quale hanno sviluppato il videogioco di sopravvivenza The Wild Eight.

I social dello studio non esistono più, eccetto il profilo X. Il sito è inaccessibile e mostra il comunicato stampa. Mentre la pagina della Joint venture è abbastanza standard, senza fronzoli o abbellimenti, e mostra poco niente di ciò che hanno sviluppato. Chiusa la saracinesca, ma il dietro le quinte è ancora tutto da svelare.

“Questa era la nostra prima grande esperienza”, hanno scritto gli sviluppatori su X. “Capita di far stronzate”.