Elon Musk e Mark Zuckerberg sul ring: “Ci sfideremo a Roma”. Ma Sangiuliano smentisce

"Stiamo ragionando su come organizzare un grande evento benefico e di rievocazione storica nel rispetto e nella piena tutela dei luoghi", ha chiarito il ministro della Cultura. "Non si terrà nella Capitale"

Elon Musk e Mark Zuckerberg si sfideranno in un incontro sul ring. Ora è ufficiale, lo ha affermato il presidente di X (Ex-Twitter) in un post, spiegando di aver anche già parlato con la presidente del consiglio Giorgia Meloni e con il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano per il luogo dell’incontro, una “location epica. Nell’inquadratura vedrete Roma antica, quindi niente di moderno”, scrive Musk. La data per l’incontro sarebbe fissata per il 26 agosto.

Il ministro della cultura, però, smentisce in parte le parole dell’imprenditore sudafricano. “Ho avuto una lunga e amichevole conversazione con Elon Musk”, scrive Sangiuliano su X. E continua: “Abbiamo parlato della comune passione per la storia dell’antica Roma. Stiamo ragionando sul modo in cui organizzare un grande evento benefico e di evocazione storica, nel rispetto e nella piena tutela dei luoghi”. Qui però arriva la smentita del ministro, “Non si terrà a Roma”.

L’incontro, avvisa l’imprenditore sudafricano, sarà organizzato dalla sua fondazione e da quella di Mark Zuckerberg, e non dalla UFC (Ultimate Fighting Championship, ndr).

La preparazione

Da diversi mesi i due imprenditori si lanciano frecciatine sui rispettivi social network riguardo a questo incontro di lotta. E anche la location di Roma (nello specifico il Colosseo) già girava come rumor, poi smentito. Musk, in riferimento al match, ha affermato che “per prepararmi all’incontro sto sollevando pesi per tutto il giorno. Non ho tempo per allenarmi, quindi li porto al lavoro”.

Nel mentre, Zuckerberg, Ceo di Meta (società madre di Facebook, Instagram e Threads), si è allenato nel jiu jitsu e ha partecipato al suo primo torneo a maggio, vincendo una medaglia d’oro e una d’argento.

Musk ha fatto sapere inoltre che il ricavato andrà in beneficenza a un ente di veterani (ancora non specificato). Mentre il ministro della cultura Sangiuliano dice che ci sarà anche “una ingente donazione a due importanti ospedali pediatrici italiani per il potenziamento delle strutture e la ricerca scientifica per combattere le malattie”.

Il contesto

Mark Zuckerberg ha recentemente lanciato una nuova piattaforma per fare concorrenza diretta a Twitter. Threads, questo il nome del nuovo social, è un servizio di microblogging che si apre al concetto di Fediverso: strutture decentralizzate su cui si basano i social network open source come Mastodon. La particolarità di questi spazi, come riportato da The Hollywood Reporter Roma, è la gestione più trasparente e rispettosa dei dati degli utenti.

“I valori alla base del Fediverso sono molto diversi da quelli alla base di Meta, il Fediverso nasce con spirito comunitario, non a scopo di lucro. Non so quanto successo avrà questa operazione”, aveva spiegato l’informatico ed esperto Stefano Quintarelli a THR Roma. “Molti nel Fediverso potrebbero scegliere di defederarsi, cioè di non lasciare che Threads entri in contatto con loro”.

Nel mentre, Elon Musk ha ribrandizzato completamente Twitter, ribattezzato X, e punta all’integrazione di altri servizi di pagamento, diventando de facto una super-app come We Chat in Cina. Questa operazione di rebranding è stata però definita da Quintarelli come “il più grande sperpero nella storia dei social, una scelta incomprensibile”.