Tom Cruise, un mediatore d’eccezione tra sindacato attori e Studios (Esclusiva)

La star di Mission: Impossible ai produttori: ascoltate le preoccupazioni degli interpreti sull'IA. E alla SAG-AFTRA ha chiesto a prendere in considerazione la possibilità di permettere agli interpreti di promuovere i film durante i picchetti

Quanto è importante la questione dell’IA per i membri della SAG-AFTRA (il sindacato degli attori, ndr)? Tanto importante che Tom Cruise è intervenuto via Zoom in una sessione di negoziazione a giugno, per sollecitare l’Alliance of Motion Picture and Television Producers (associazione di categoria che rappresenta società di produzione televisive e cinematografiche) ad ascoltare le preoccupazioni del sindacato sulla questione, come ha appreso The Hollywood Reporter.

Questa non era l’unica preoccupazione della star di Mission: Impossible. Voleva anche esortare l’AMPTP a sostenere la posizione del sindacato sugli stuntmen.

Cruise ha anche voluto dire la sua ai rappresentanti della SAG-AFTRA riguardo alla delicata situazione post-pandemica delle sale cinematografiche.

Le sessioni di negoziazione

La SAG-AFTRA a volte chiama degli artisti durante le sessioni di negoziazione per discutere di questioni in cui sono esperti. Ogni membro può chiedere di intervenire in una sessione di negoziazione e il sindacato può esprimersi sul valore della sua partecipazione. A quanto pare, il sindacato ha concluso che il punto di vista di Cruise era degno di nota (pare che nessun’altra star del suo calibro abbia partecipato ai negoziati in questa veste).

La SAG-AFTRA ha presentato una serie di proposte riguardanti i professionisti degli stunt, compresi i coordinatori e gli stuntmen, che il sindacato, che conta 160.000 membri, rappresenta. Nei colloqui del 2023 con gli Studios e le piattaforme streaming, il sindacato ha anche cercato di istituire maggiori paletti nell’uso dell’IA generativa nell’intrattenimento, concentrandosi sulla garanzia che gli artisti diano il loro consenso e siano adeguatamente compensati quando le loro performance vengono date in pasto alla tecnologia.

Tom Cruise e le trattative del sindacato attori

Naturalmente, nonostante la partecipazione di Cruise alle trattative, dopo circa cinque settimane di negoziati il sindacato dei performer e l’AMPTP non sono riusciti a trovare un accordo entro le 23:59 di mercoledì 12 luglio, data in cui è scaduto il pacchetto di contratti cinematografici e televisivi del sindacato. A partire dal 14 luglio, i performer hanno iniziato a picchettare gli Studios e le sedi aziendali di New York e Los Angeles e ad astenersi dal lavoro, con il conseguente blocco o ritardo di molte produzioni, tra cui Mission: Impossible 8.

Oltre a fare pressioni sugli Studios e sulle piattaforme streaming per conto della SAG-AFTRA, Cruise avrebbe chiesto al sindacato di prendere in considerazione la possibilità di permettere agli attori di promuovere i film durante lo sciopero, vista la fragile situazione delle sale cinematografiche, ricordando al sindacato che la promozione è importante anche per gli attori. Una fonte che era presente dice che c’è stato un momento di “disagio”.

Le attuali regole dello sciopero della SAG-AFTRA stabiliscono che la pubblicità, compresi “convention, interviste, tour o promozione attraverso i social media di qualsiasi lavoro o società interessati dallo sciopero” è espressamente vietata durante l’astensione dal lavoro.

Traduzione di Nadia Cazzaniga