Tulsa King, Sylvester Stallone e Craig Zisk accusati di aver insultato le comparse sul set

Un'agenzia di casting ha interrotto la sua collaborazione con la serie Paramount+. Alcuni attori di sfondo affermano di essere stati presi in giro per età e aspetto fisico, ma il regista nega. 101 Studios avvia un'indagine interna

Tulsa King è ora al centro di una grande controversia. La serie dramedy con protagonista Sylvester Stallone è stata infatti accusata di aver abusato verbalmente delle comparse sul set della sua seconda stagione. Un comportamento, quello denunciato attraverso alcuni post sui social, che sarebbe stato perpetrato proprio dalla star di Rambo e dal regista.

In seguito alle accuse, un’agenzia di casting di Atlanta ha lasciato la produzione dello show distribuito da Paramount+. 101 Studios, che produce la serie, starebbe indagando sulla questione, secondo quanto appreso da The Hollywood Reporter. Le affermazioni non sono ancora state verificate, e il regista Craig Zisk nega qualsiasi accusa.

Il caso Tulsa King

Lunedì 8 aprile, l’azienda Catrett Locke Casting ha confermato sulla sua pagina ufficiale di aver smesso di collaborare con Tulsa King, che ha recentemente iniziato la produzione della seconda stagione.

L’amministratore di un altro gruppo di casting, Charleston SC Background Actors/Crew, ha scritto su Facebook: “Diversi gruppi stanno parlando di ciò che è accaduto sul set di Tulsa King durante le riprese ad Atlanta. All’inizio speravo che si trattasse solo di un pettegolezzo messo in giro da una persona con qualche risentimento; ma ci sono state innumerevoli persone che erano sul set e hanno raccontato ciò che hanno visto, come sono stati trattati”.

“Purtroppo Stallone e la troupe hanno reso le cose difficili per le comparse, e molti hanno detto che il set era completamente privo di professionalità e un totale disordine”, aggiunge l’amministratore del gruppo. “Anche se non ho lavorato personalmente con Rose Locke & CL Casting, ho grande rispetto per loro che si sono ritirati dal progetto e si sono presi cura dei loro artisti”.

Le testimonianze sui social

La scelta di smettere di lavorare a Tulsa King è arrivata in seguito alla circolazione online di screenshot tratti da gruppi di casting pubblici e privati su social di Meta, in cui si parlava delle esperienze degli attori sul set della serie.

In due di questi, postati su X dalla scrittrice televisiva Julie Benson (Star Trek: Prodigy) – che non è affiliata a Tulsa King – un agente di casting avrebbe accusato Stallone di aver favorito un “ambiente tossico”, mentre il moderatore di un gruppo privato su FB ha mosso accuse più dettagliate.

“Sono stata informata di alcune cose che sono accadute giovedì. Sono venuta il secondo giorno (venerdì) per vedere cosa stava succedendo”, avrebbe scritto Rose Locke in un post che è stato condiviso tramite screenshot. “Alla fine della giornata ho rassegnato le dimissioni perché era evidente che si trattava di un ambiente tossico in cui non mi sentivo a mio agio a mettere me stessa o gli artisti di sfondo. Finirò la settimana prossima e qualcun altro prenderà il mio posto. Voglio scusarmi per tutto ciò che avete subito. Vorrei anche che mi scriveste le vostre esperienze, ciò che avete visto o sentito, invierò le informazioni alle risorse umane”.

L’autore di un secondo screenshot allegato, proveniente da un altro moderatore del gruppo FB, ha scritto che Sylvester Stallone, insieme al regista, avrebbe insultato le comparse, e insieme avrebbero cominciato a prenderle in giro sulla base del peso e delle disabilità.

Un altro attore di sfondo ha rilanciato queste affermazioni sulla pagina Facebook di CL Casting, sostenendo di essere lì presente e vicino a Stallone, e di aver quindi sentito quanto dichiarato nel post.

La smentita di Zisk

Il nome del regista non è stato menzionato nello screenshot. Tuttavia, Zisk, che è anche produttore esecutivo dell’episodio in questione, ha smentito la notizia a TMZ, affermando che le comparse sono state ingaggiate in modo improprio.

Zisk sostiene di aver detto a Locke che le comparse dovevano essere “giovani e alla moda”, ma gli attori che si sono presentati erano più anziani. Il regista ha comunque sostenuto di aver usato gli attori per la scena e che sono stati “educati e hanno fatto il loro lavoro”, ma poi ha riferito a Locke che da ora in avanti avrebbe prima dovuto presentare le foto degli attori, dando vita a una controversia. “Questo è il modo in cui lavoro e tutti quelli che conosco lavorano così nel casting delle comparse”, le avrebbe detto Zisk.

Altre comparse che affermano di aver partecipato alle riprese dichiarano però di non aver osservato nulla di insolito. “Non ho visto nulla di diverso da tutte le altre esperienze di recitazione a cui ho partecipato”, ha scritto una di loro.

“Non ho notato nulla di insolito all’inizio”, ha aggiunto un altro. “Uno dei registi era un po’ esuberante con il suo: ‘Stiamo zitti o abbassiamo la voce che così possiamo lavorare’. Ma l’ho sentito su ogni set. Niente di che”. E un terzo: “Ci sono stati alcuni commenti che ho sentito personalmente… le cose avrebbero potuto essere gestite con più tatto, ma è il loro show”.

Indagini interne per Tulsa King

Paramount+ ha recentemente annunciato che Zisk (Weeds) sarà il regista e produttore esecutivo della seconda stagione della serie. La produzione della seconda stagione è iniziata di recente ad Atlanta e in Oklahoma.

Locke non ha confermato gli screenshot né ha risposto alle richieste di commento, limitandosi a confermare che la sua società si è separata dalla produzione. Stallone e Paramount+ non hanno rilasciato commenti. Ma una fonte vicina allo show ha dichiarato che solo di recente sono venuti a conoscenza delle affermazioni e che stanno indagando, orgogliosi di avere un ambiente di lavoro equo e rispettoso.

Tulsa King segue un mafioso (Stallone) che cerca di costruire un nuovo impero criminale in Oklahoma dopo essere stato rilasciato dal carcere. La stagione di debutto è stata una delle serie più viste di Paramount+.

Alla fine della prima stagione, lo showrunner Terence Winter ha lasciato la produzione, dopo essersi scontrato con il produttore esecutivo Taylor Sheridan. Winter è poi tornato come sceneggiatore e produttore esecutivo senza i compiti di showrunner, mentre Zisk è stato assunto come regista e produttore esecutivo.