X Factor 2023 le pagelle del quarto live: Morgan fa partire cartonatopoli, in questa puntata vince chi ha l’xxx factor

Due eliminazioni, ma nonostante questo c'è poco spazio per la musica. Perché Morgan decide di fare la rivoluzione, accusa il programma di sfavorirlo nell'assegnazione delle canzoni e nelle scenografie migliori per gli avversari e prova a far saltare il tavolo. E perché Michielin, Annalisa e Ambra ci abbagliano con i loro look

Succede di tutto al quarto live di X Factor 2023. Scrivere le pagelle di questa edizione 17 senza fare un trattato sociologico, antropologico e psicologico su Morgan, il suo cupio dissolvi e la tendenza ad essere un Don Chisciotte rauco, già ravvisabile in controluce la scorsa settimana, è molto difficile.

Ci proveremo, ancora abbagliati dai look femminili di puntata, il vero xxx factor di questo giovedì. Sempre ringraziando il famoso regista che in incognito ormai alimenta questi voti. Non smettere di mandarmi i tuoi messaggi nella bottiglia per nulla al mondo.

Morgan 10

Impossibile mettergli meno. Perché è insopportabile come pochi altri – chiedete a Francesca Michielin, indimenticabile quando lo fulmina con gli occhi e lo bacchetta perché non fa parlare Ambra -, perché si lamenta tutta la puntata di un complotto ai suoi danni – “nella giostra mi hanno imposto i pezzi, ai miei non fanno scenografie che coinvolgono il pubblico, perché Il solito dandy ha i cartonati?” – e nella migliore tradizione della sua vita e carriera ottiene solo di essere massacrato, perdendo due concorrenti (Selmi e Sickteens) in una puntata sola e rimanendo con gli Astromare che non aveva scelto e disprezza col sorriso.

In più la superospite è Annalisa che nello tsunami di buonismo che lo aveva investito nelle 9 puntate precedenti era l’unica ad aver subito i suoi strali. E infatti non la fanno neanche parlare con i giudici.

Un Don Chisciotte tutto sbagliato, che pure quando potrebbe aver ragione e dice cose da approfondire, riesce a sbagliare modo e parole e tempi. E pensa bene di precipitare nello squallore dicendo “Fedez non puoi farmi da psicologo perché sei troppo depresso”, ad esempio. Triste, solitario y final. E stronzissimo. Ma televisivamente parlando, il suo è uno one man show. In una edizione soporifera, a livello di spettacolo, lui ha fatto tutto e il contrario di tutto. Fino all’autoeliminazione, di fatto, dalla gara, ben riassunta dall’aver nominato per mandarli a casa i suoi Sickteens. Nel ballottaggio finale.

La sua risposta al predicozzo morale di Dargen D’Amico è una supercazzola vera piena di arrogante disprezzo da maestro Muti del pop d’autore, urge imitazione di Checco Zalone. Insomma, sbaglia tutto, come chi fa zero alla schedina, così tanto da fare il giro e diventare stellare.

Il suo autolesionismo è struggente, lo rende un Salieri del trash, lo Spalletti contro Totti di Roma, un Fabrizio Corona chic. E così salva l’intrattenimento. Così tanto che fa venire un sospetto che demolirebbe il suo fascino anarchico: e se fosse un burattino nelle mani degli autori disperati per ascolti decisamente in calo? Magari all’insaputa dei colleghi? Sarebbe più devastante di quando hanno fatto quello scoop sconcertante su Babbo Natale.

L’urlatore pazzo del pubblico 9,5

Voglio conoscere quello che nei momenti clou – eliminazioni, salvataggi, Annalisa – urlava come un coyote mangiato da un gabbiano. O viceversa. Un tocco di follia in una puntata già assurda, che tutti trattavano come un normale corollario dei momenti clou, fingendo di non sentirlo. L’ultima volta è abbastanza chiaro che sia morto per lo sforzo. Lo ricordiamo con affetto.

Francesca Michielin 9

C’è una legge di X Factor che non cambierà mai. Lo stylist della conduttrice, almeno una volta a stagione, riesce a tornare sobrio, e fa un capolavoro. Ieri Francesca era abbagliante: bella, con gonna lunga e top e pancia scoperta da danzatrice del ventre (anche Fedez, un po’ per ammirazione e un po’ per cambiare discorso dopo la prima sfuriata morganiana, si lascia andare a un complimento sfacciato), ironica nell’alludere alla gaffe Ivan Graziani, dal pugno di ferro e decisa nel mettere a posto il tavolo dei giudici, da mistress vera.

Quando si trova di fronte ad Annalisa che per l’occasione si veste da Cammy di Street Fighter, è difficile impossibile non riscrivere l’immaginario erotico degli italiani. E pensare che non ha neanche cantato.

Il cantante dei Sickteens e gli Stunt Pilots 8,5

Continuo a pensare che la sua voce sia tanto interessante quanto acerba. Penso che la loro eliminazione sia ingiusta, ma solo perché prima di loro dovevano tornare a casa, per motivi diversi, Astromare e Settembre. Il voto è per il bacio ad Ambra. Fratello, rischiare la denuncia per realizzare un sogno sarà politicamente scorretto, ma ci fa venir voglia di portarti le arance.

Lei sorride, è spaesata, poi arriva la commediasexy quando si autodefinisce “zia”. Ed è tutto incredibilmente meraviglioso.
Fuori dalla battuta: se solo si fosse sciolto qualche puntata prima. Magari baciando Morgan.

Sugli Stunt Pilots, che dire: con abnegazione, passione, competenza e voglia di rock ormai veleggiano verso la finale. Hanno un groove e un sound davvero straordinari per la loro omogeneità e sintonia, qualunque pezzo gli dai lo rispettano facendolo diventare loro, prendono Ironic di Alanis Morrissette che sarebbe impossibile da fare persino per lei stessa 16 anni dopo e non sbagliano nulla, la fanno anzi quasi meglio.

In tre sono pazzeschi, ma anche presi singolarmente potrebbero arrivare in finale da soli. Il sogno è che diventino i Mäneskin nerd. E abruzzesi.

Fedez 8

La risposta a Morgan “per una volta gli do ragione, mi sono piaciuti tutti tranne i suoi” è geniale, è divertentissima per l’espressione con cui l’accompagna, da bambino che si è tuffato di testa nel barattolo di marmellata. Poi lo ammazza anestetizzando entrambe le volte, prima con i complimenti alla conduttrice e poi con un tocco di vittimismo, le proteste del giudice Castoldi che invece meritavano un minimo di approfondimento. E da vero padrone di casa, da leader mainstream qual è si sforza di tirar fuori la sua strana ironia che è un impasto di arguzia e freddezza, di finta goffaggine e improbabile carisma, prova a mettere sotto il tappeto tutti i cadaveri del tavolo dei giudici. E ci riesce. Il nostro passivo aggressivo preferito, che poi per alimentare il proprio ego da capoclasse insegna la vita a Dargen, cosa che peraltro fanno tutti. Il tutto con il sorriso dell’Highlander che dice “ne resterà solo uno”.

Il momento “ho fatto una cagata, me ne sono accorto, e ho cambiato assegnazione” riferito a Maria Tomba, con tanto di “come è evidente oggi, non siamo infallibili” da maestro di vita è la stoccata finale da guru che ammazza tutti. Pure noi. Il sogno è vedere Morgan e Fedez in una battaglia finale modello Pokemon.

Matteo Alieno 7,5

Il chitarrista di Graziani ci fa sembrare, nella sua esecuzione, che Ivan sia ancora vivo. Soprattutto a Francesca Michielin (scusa, mia signora e padrona, non ho resistito). Questo ragazzo ha stoffa, coraggio, voglia di musica e la sua unica sfortuna e ritrovarsi nella stessa trasmissione de Il solito dandy che, inevitabilmente, gioca nella sua stessa zona di campo.

Questa volta però game e set se li vince lui perché la fa benissimo mentre il “rivale” si perde dietro a Luca Carboni, fuori dalla sua comfort zone. Fa un figurone, non rischiando neanche tanto. Viene solo il dubbio che nelle scelte musicali siano un filo condizionate, ormai, dai loro look, dai loro personaggi.

Angelica Bove 7

Cinque giorni di cortisone le provano la voce. Che diventa ancora più bella e sensuale e dolorosa nel parlato, ma le attufa un po’ il cantato. E capisci che è la migliore di tutte e tutti perché nonostante questo ti porta dentro una grande esibizione, con un look urban alla Lana Del Rey che su di lei sta una bomba.

Il voto basso – per i suoi standard – è perché in questo live è stata solo perfetta, diligente e non ti lacera l’anima, non ti fa venire gli occhi lucidi, non ti spinge a portarla in capo al mondo e proteggerla da tutto e tutti.

Questa sera è stata solo bravissima.

Sarafine 5,5

Quando il tuo giudice ha un attacco di fenomenite, tu puoi solo alzare la guardia e attutire i colpi. Questa settimana Fedez è stato clamoroso in puntata ma fuori fuoco in preparazione e con lei, sapendo quanto è brava, si accorge che la canzone è sbagliata ma tanto la cantante è brava e se ne fotte. Lo è così tanto da portare a casa la pagnotta e riuscire a non essere eliminata.

Non ripeterei l’esperimento, ma dimostra che come esecutrice, anche fuori dal suo progetto e dalla bella invadenza delle sue produzioni supercool (che comunque ci sono), sa essere un’artista. Ovvio che Califano non poteva metterlo nel mirino perfettamente, ovvio che sarebbe scivolata, ma anche qui, nella sua performance peggiore (anzi meno migliore), fa capire di essere un nome che ci rimarrà in testa a lungo. E che la sua raffinatezza esce sempre fuori.

Bisogna stare attenti, però, che se ne sbaglia un’altra di assegnazione il buon Fedez, rischia di farle esaurire tutto il credito della sua concorrente. E non sia mai, che abbiamo bisogno di lei in finale. E pure dopo.

Astromare 5

Morgan non è più molto lucido ed è in un loop paranoico in cui si è dimenticato dei suoi concorrenti per combattere una battaglia che gli consenta un exit strategy dal buonismo che si era (auto?)imposto. Good Vibrations dei Beach Boys è la solita assegnazione contro i propri ragazzi, costringe loro due a fare il lavoro di sei, a imparare andando in affanno invece che a dimostrare cosa sanno fare.

Il ripescaggio è diventato una tortura reciproca, ma il loro sorriso, la loro ingenua voglia di vincere e viversi la musica sta sciogliendo il cuore del principe di ghiaccio. Che gli darà Toto Cotugno alla prossima puntata, Soli, ma volendogli finalmente bene.

Altri mollerebbero, si arrenderebbero, loro no. Loro provano a spiccare il volo. Cinque perché la loro esibizione monca è comunque la migliore possibile date le premesse. Come nei tuffi ai concorrenti di Morgan dovrebbero dare un coefficiente di moltiplicazione del voto più alto che agli altri, per la difficoltà che rappresenta averlo come stratega nella competizione. Però gli sta anche insegnando a essere artisti. O semplicemente pazzi.

Ragazzi, non mollate: un giorno tutto questo dolore vi sarà utile.

Il solito dandy 4,5

Che male dare questo voto. È uno dei più bravi, ma anche lui paga un’assegnazione demenziale del suo giudice. Dargen, peraltro, gli dà Ci vuole un fisico bestiale di Luca Carboni convinto di rischiare meno del solito. L

a preparazione in settimana è di sicuro più divertente e sentita della prova in diretta. Prova a tirar fuori il mitico, per chi è in trasmissione più che per noi, Dandy Manero, ma più che un alter ego è una caricatura. Non sente l’ironia un po’ disperata e un po’ enfatica di quel brano, lo affronta con superficialità, un po’ schiavo del personaggio che si è creato (il dandy non Carboni) e un po’ cercando una performance defatigante dopo il bellissimo Compagno di scuola della scorsa settimana.

Sembrava Tale e quale show con Il solito dandy che imita Il solito dandy, con tanto di birignao. Mezzo punto in più per le mossette sul palco e i cartonati dello scandalo, il doping sagomato.

Ambra Angiolini 4

Ha un look essenziale e irresistibile, tanto che solidarizziamo con il cantante dei Sickteens che non ha resistito e l’ha limonata. Ma quando si produce in espressioni come “ha l’anima tonica, è una palestra di emozioni” ti alzi, ti avvicini allo schermo e urli disperato “Emma, esci da questo corpooooo!”.

E quando Morgan parla di retorica della lacrima, lo dice male ma non parla di qualcosa di sbagliato. Lei è la più televisiva e sa come tener testa agli altri senza dover necessariamente puntare sull’acceleratore dell’enfasi. Anche perché ha fatto le scelte migliori agli home visit, vincerà quest’edizione (Angelica e Matteo Alieno sono top player), si goda il fatto che proprio musicalmente ha surclassato i professoroni. Disemmizzati zia Ambra, fallo per noi che ti amiamo.

Settembre 3

Spaccacuore è un pezzo che racconta la delusione cocente del dolore di una relazione finita, dell’implosione, anche fisica, che rappresenta nel corpo e nell’anima di un uomo. Lui la canta come un pezzo ammiccante di una boy band, non come la più pop e dolce e dolente canzone di uno dei cantautori migliori della sua generazione, parole e musica che ti fanno sentire come se De Gregori incontrasse Fausto Leali e urlassero tutto il loro dolore, con parole che superano la razionalità e ti si infilano tra le scapole.

Settembre è un bambino con voce nasale che troverebbe poca credibilità pure come neomelodico, figuriamoci se può (e forse vuole) arrivare a quel grado di profondità. Non è colpa sua, ha solo sbagliato talent. Con quello sguardo magnum che mette su a ogni inizio esibizione, con quelle mossette, con quel vibrato improbabile ad Amici spaccava. Non il cuore, ma spaccava.

Selmi 2

Aveva già deciso di uscire da un paio di puntate. Si era proprio spento. La sua eliminazione ci ha stupito quanto il ritiro di Tsitsipas dalle Atp Finals.

Dargen D’Amico 1

È simpatico. Vorresti andarci a cena e controllare se hai qualcosa tra i denti nelle lenti dei suoi occhiali. Ma raramente abbiamo visto un giudice sbagliare ogni intervento, ogni assegnazione, ogni tempo televisivo e pure tutte le arringhe di attacco e difesa.

Alla fine è adorabile perché hai l’impressione che stia sì vedendo una puntata di X Factor. Ma del 2021.