Eurovision 2024, le pagelle e un auspicio per il prossimo anno: Olga Fernando al timone dello show

Noiosi e banali Gabriele Corsi e Mara Maionchi, penosi gli autori delle cartoline dei singoli artisti. Uno show televisivo che si salva solo grazie alle spettacolari messe in scena delle esibizioni

La prima semifinale di Eurovision Song Contest in diretta dalla Malmö Arena che vede esibirsi 17 nazioni parte subito con un problema tecnico. Gabriele Corsi (inviato in Svezia) e Mara Maionchi (rimasta in Italia) non riescono a comunicare, con l’ex discografica che ripete più volte le stesse frasi. Spesso si parlano sopra l’uno l’altra e il più delle volte senza dire nulla di interessante.

Capiamo che il commento italiano dello show è comprensibilmente fondamentale per essere trasmesso sulla tv pubblica. Ma possiamo anche affermare che è alquanto insopportabile il modo in cui viene fatto dai due artisti scelti dai dirigenti Rai. Non sarebbe più facile e sicuramente meno dispendioso chiamare la bravissima Olga Fernando con un amico che traducono semplicemente e simultaneamente i conduttori svedesi? O se proprio serve il personaggio televisivo noto, non era meglio affiancare a Corsi la giovane Mara Maionchi del biopic su Gianna Nannini interpretata da Andrea Delogu, già volto conosciuto di Raidue?  VOTO: Gabriele Corsi 6 Mara Maionchi 3 

Lo show dell’Eurovision

La macchina della kermesse europea è, come al solito, impeccabile: cartoline, scenografie, costumi, coreografie, effetti speciali, esibizioni stupefacenti, il tutto incastonato in un ingranaggio che procede alla perfezione. La Svezia coglie questa vetrina internazionale per autocelebrarsi calando anche il suo asso nella manica: i film di Ingmar Bergman. Peccato che la combinazione cinema e canzoni dell’Eurovision non sia molto riuscita. VOTO 5 

Opening act di grande impatto ed efficace e d’effetto con una Eleni Foureira, Eric Saade e Chanel che hanno cantatole rispettive hit con cui hanno partecipato negli anni precendenti alla manifestazione (rispettivamente Fuego, Popular e SloMo). VOTO 8 

Benjamin Ingrosso, arrivato  settimo all’Eurovision 2018, dietro Ermal Meta e Fabrizio Moro si esibisce con una performance carica di energia che fa battere le mani a tutto il pubblico. Nato a Stoccolma da papà Emilio Ingrosso, ballerino di origini tarantine, e mamma Pernilla Wahlgren, cantante e attrice svedese, è cugino di Diodato e di Sebastian Ingrosso degli Swedish House Mafia.  L’artista di origini italiane ha cantato e ballato un medley dei suoi successi Who’s laughing now, la hit Kite e Honey boy. VOTO 8

La gara

Cipro, Silia Kapsis con Liar – VOTO 7
È l’artista più giovane in gara di questa edizione che ha portato sul palco, cantando e ballando, ricordando un po’ la Britney Spers e la JLo degli esordi, un brano deja vu, che richiama le hit dei primi anni 2000. Il risultato è comunque piacevole.

Serbia, Teya Dora con Ramonda – VOTO 7,5
Una messinscena con scogli, temporali, tuoni e lampi. Trecce, frangetta, guanti di rete e vestito da ballerina di danza contemporanea dalle tonalità dark, avvolta in una atmosfera mistica ed ancestrale. Lei sa cantare e nel brano c’è un ritornello che si ricorda facilmente.

Lituania, Silvester Belt con Luktelk – VOTO 7,5
Arriva dal talent locale con questa canzone dalla cassa dritta con toni psicadelici e dal sapore maranza che ricorda tante altre canzoni. Bella la messa in scena con i ballerini e la sua tuta rosso fuoco.

Irlanda, Bambie Thug con Doomsday Blue – VOTO 5
Una urlatrice gotica. La cantante death metal irlandese, vestita da strega con tanto di diavoletto disturbatore intorno, vestita da Maleficent, ha urlato tutto il suo disappunto per il bon ton candido e sculettante finora usato dalle colleghe che l’hanno preceduta. Marylin Manson ne sarebbe fiero.

Regno Unito, Olly Alexander con Dizzy – VOTO 6
Noto frontman degli Years & Years, si è presentato all’Eurovision Song Contest 2024 con un brano che non è all’altezza dei successi del trio elettropop di cui fa parte. Artista poliedrico, sceneggiatore, attore (è il vampiro Fenton nella serie TV horror americana Penny Dreadful), ha messo in piedi una messa in scena da club gay londinese con muscolosi e ammiccanti ballerini a torso nudo, più adatta a Kylie Minogue anche musicalmente.

Ucraina, Alyona Alyona & Jerry Heil – Teresa & Maria – VOTO 8
Una scelta coraggiosa quella di contrapporre il pop tradizionale con il rap. Vedere un’elfa de Il Signore degli anelli con una voce angelica duettare con Obi Wan Kenobi di Star Wars, una sorta di Missy Elliot ucraina, era un’operazione alquanto rischiosa ma che ha funzionato alla perfezione. Il finale della performance è visibilmente bello, come una vecchia pubblicità della Benetton.

Polonia, Luna con The Tower – VOTO 5
Un po’ principessa Leila sul cavallo rosso che gioca la sua partita a scacchi con le due torri. Un po’ Lady Gaga nella performance ma senza avere il controllo della voce della Germanotta. Il risultato della messa in scena è uno scatto matto perché una regina dell’EDM l’abbiamo già: Ellie Goulding.

Croazia, Baby Lasagna con Rim Tim Tagi Dim – VOTO 7,5
Il leit motive è famo caciara. Divertiamoci. Un po’ festa di paese, del resto con quel nome non può che essere un piatto musicale popolare. È tutto un controsenso, a partire dall’outfit tradizionale che cozza con la canzone stile Linkin Park. Arrangiamento geniale, musicalmente accattivante e coinvolgente, di rapida presa ma solo perché ricorda tante altre cose. Non a caso è tra i favoriti alla vittoria.

Islanda, Hera Bjork con Scared of Heights – VOTO 5
L’ex agente immobiliare islandese con indosso una cascata di frange dorate è l’artista meno giovane della kermesse (il politically correct degli autori del programma fa tenerezza), porta un pezzo disco semplice e pulito, lontano dalle sonorità che il suo cognome pesante evoca ai più.

Germania, Isaak con Always on the Run – VOTO 7
Performance intima e semplice. Lui e i suoi coristi davanti al camino, manca la chitarra. Una voce potente con una grande canna che ricorda Rag ‘n’ Bone Man.

Slovenia, Raiven con Veronika – VOTO 5
La mitica Phoebe Buffay di Friends ha lasciato l’appartamento di New York per andare a rappresentare la Slovenia all’Eurovision Song Contest. A Malmo canta o meglio urla la storia di Veronica, una giovane donna accusata di stregoneria. Consapevole che la canzone non è un granché ha optato per il depistaggio visivo adottando un nude look audace per distogliere l’attenzione.

Finlandia, Windows95Man con No Rules! – VOTO 4
La quota tamarra e trash della competizione. La canzone fa cagare e il nome sembra un bug del pc e quindi da eliminare (cosa purtroppo non successa) forse a causa curiosità suscitata dal vedo non vedo della performance.

Moldavia, Natalia Barbu con In The Middle – VOTO 7
Vestale greca con foglie dorate che ricordano Afrodite. Sexy ed elegante figlia d’arte, accompagnata dal suo violino, Barbu è stata eletta in passato la donna più sexy della Moldavia. La voce c’è. La presenza scenica pure, la canzone godibile.

Svezia, Markus & Martinus con Unforgettable – VOTO 7
I gemelli svedesi vestiti da Gormiti si presentano con un pezzo moderno, edm come da migliore tradizione del paese nordico che continua a sformare dj e producer. Un brano che si presta a numerosi remix che ne miglioreranno sicuramente la resa nei club.

Azerbaigian, Fahree feat. Ilkin Dovlatov con Özünlə Apar – VOTO 7
Ambientazione da Blade Runner per questo pezzo orecchiabile, un po’ manierista ma che funziona.

Australia, Electric Fields con One Milkali (One Blood) – VOTO 4
Cresciuti a pane e Priscilla la regina del deserto, gli australiani portano la cultura queer sul palco dell’Eurovision. Con un messaggio visivo potente a differenza della alquanto trascurabile canzone.

Portogallo, Iolanda con Grito – VOTO 8
Il bianco della scenografia minimal abbaglia, la coreografia teatrale perfetta, la voce accompagna elegantemente il tutto ma poi arriva l’acuto che stordisce e rovina tutto. Gli autori non avendo trovato di meglio sull’artista hanno scritto che le piace l’orata alla griglia. Voto agli autori 1.

Lussemburgo, Tali con Fighter – VOTO 5
Coinvolgente e grintosa con un brano prodotto dal nostro Durdust, un pezzo che con ogni probabilità è stato scartato dalle italiche artiste.  Grazie a Fighter comunque il Lussemburgo dopo 31 anni torna all’Eurovision.

I finalisti

Passano alla finale:

  • Serbia – TEYA DORA, “Ramonda”
  • Portogallo – iolanda, “Grito”
  • Slovenia – Raiven , “Veronika”
  • Ucraina – alyona alyona & Jerry Heil , “Teresa & Maria”
  • Lituania – Silvester Belt, “Luktelk”
  • Finlandia – Windows95man feat. Henri Piispanen, , “No Rules!”
  • Cipro – Silia Kapsis, “Liar”
  • Croazia –  Baby Lasagna, “Rim Tim Tagi Dim”
  • Irlanda – Bambie Thug, “Doomsday Blue”
  • Lussemburgo – TALI, “Fighter”