Noiosi e banali Gabriele Corsi e Mara Maionchi, penosi gli autori delle cartoline dei singoli artisti. Uno show televisivo che si salva solo grazie alle spettacolari messe in scena delle esibizioni
Ken trionfa nella serata che umilia la sua Barbie. L'unica cosa che passerà alla storia e vedremo fino alla nausea è il suo numero cantato, con Slash e il cameraman rapito. Tutto il resto è noia. Da dimenticare la diretta Rai, che fa rimpiangere Cinematografo
Vince la cameriera toscana che sembrava di cristallo, pronta a rompersi da un momento all'altro. Ma di fronte al talento, nulla è impossibile. I due che erano lì per trionfare a tutti i costi si accontentano della piazza d'onore. I giudici, come sempre, danno il meglio e una pazza idea si fa largo: diamo loro il prossimo Festival di Sanremo!
Ci riprenderemo con fatica dall'ultima eliminazione. Nei quattro finalisti è difficile individuare un favorito, ma noi scommettiamo su Eleonora Riso, che pure oggi è stata a un passo dall'essere mandata a casa. Il bello e il brutto del talent è questo: basta un piatto venuto male e nessuno ricorda quanto fatto prima. Giovedì prossimo la finale.
Puntata che passa da Giochi senza frontiere alla più bella e importante istituzione italiana dedicata alla Settima Arte, con un'eliminazione forse scontata ma comunque importante per la drammaturgia del talent. Rimangono in cinque e per la prima volta, probabilmente, non c'è un favorito assoluto.
Sorprendente il gladiatore Russell Crowe, che dimostra di poterci stare su quel palco, e pure bene, da cantante. E prende in giro John Travolta, mentre Ramazzotti gela Amadeus. Gianni nazionale è il milite noto di una patria canora che lo chiama ogni anno come riservista, pare che domani piova governo punk. Siamo al giro di boa e una strana sensazione di liberazione comincia a farsi largo
Sanremo è la fotografia di un paese in cui la cialtronaggine di uno sketch con la star americana di Grease - che non avrebbero fatto neanche nei cinepanettoni dei tempi d'oro - si impasta con il monologo di un musicista che si mette a nudo e spoglia anche noi. Come al solito a vincere la serata è chi conduce accanto ad Amadeus: Giorgia è straordinaria e il suo medley da urlo
Loredana Berté prima per la sala stampa, Annalisa ci trapana la mente, i The Kolors sono il calabrone della musica pop italiana, Marco Mengoni si candida a una conduzione solitaria nel 2025 facendo praticamente tutto lui. È la notte dei completi maschili catarifrangenti
Un'eliminazione che fa male, piatti che fanno ingolosire chi guarda, la vera sorpresa della serata è Sara Bellinzona, la migliore per distacco, sia singolarmente che come capitano della sua squadra. E il talent di Sky Uno ora ha una nuova favorita
Il talent culinario arriva a 300 puntate e le festeggia prima con uno dei giudici con cui ha iniziato e l'altro con il pasticciere che li ha adottati, il Papa di Masterchef che si porta anche la figlia, piena di talento e rigore, Debora Massari. La ricorrenza però non intenerisce i giudici, che per l'occasione ne fan fuori tre tra i più amati, almeno nella masterclass
Se ne va chi ha sempre traballato e uno dei favoriti. Il gioco si fa duro e i duri cominciano a giocare, pardon cucinare. Non proprio tutti a dir la verità, quello che sembrava più granitico si scioglie come neve al sole. Avvertenza: vedere Cannavacciuolo giocare a padel è un'esperienza decisamente traumatica, quasi quanto sentir pronunciare a Settimino topinambur
Se ne vanno due mascotte, la più giovane e la più anziana e di fatto inizia la gara vera, quella in cui ogni uscita sarà sanguinosa (almeno quanto quella di Nicolò Molinari, speriamo almeno ritrovi la sua Giulietta incontrata alle prove d'ammissione). E i giudici cominciano a fare i duri e scambiarsi i ruoli. Cannavacciuiolo fa il Barbieri e Bruno fa... il pompiere.
Bei film? Forse, alcuni. Si poteva fare di meglio? Sicuramente. Non ne scampa nessuno, né i grandi autori né i titoli commerciali (in sala o in streaming). Perché il disappunto è sempre dietro l'angolo, basta che non si trasformi in cocente fallimento. All'alba del 2024 scopriamo quello che non vorremo vedere il prossimo anno
Da Giambruno a X Factor che usa e getta Morgan, dal Grande Fratello a Myrta Merlino che è diventata una Barbara D'Urso che non ce l'ha fatta, ecco i 10 clamorosi fallimenti dell'anno. Non dimenticando mai Suor Paola e Diaco nel momento più trash degli ultimi 365 giorni
La prima trasferta dei concorrenti del talent è a Messina, tra Scilla e Cariddi, per 40 nuotatori che ad attraversare lo Stretto ci mettono meno del traghetto. Come sempre il talent culinario non delude, Cannavacciuolo ha iniziato in gran forma, pigmalione e giudice severissimo insieme. Antonio è più strategico dell'Immortale
Dal giubottone alla Blade Runner di Vale LP all'arpa di Nausica, ecco com'è andata la gara delle promesse. Alla fine i vincitori sono Clara, Santi Francesi e bnkr44, che concorreranno in gara tra i Big. La serata è stata seguita da 1.806.000 spettatori ed ha ottenuto il 14,4% di share
Vince Sarafine, il talent cerca di rifarsi il trucco facendo trionfare la migliore. Ma non basta a riscattare un'edizione numero 17 abbastanza disastrosa, in cui hanno ragione soprattutto gli assenti, da Morgan a Angelica. Se non ci sarà una rivoluzione, il talent potrebbe far la fine dei suoi cugini internazionali. Ovvero, andare in pensione.
Tre eliminazioni, due sacrosante e una demenziale. Si va verso la finale con Ambra Angiolini che sarà l'ago della bilancia, senza neanche uno dei suoi a giocarsi la vittoria, pur avendo avuto lei la squadra migliore. Si continua a parlare del giudice desaparecido, perché pure da assente rimane la cosa più interessante del talent. Prossima settimana il superospite sarà Gianni Morandi. E non è uno scherzo
I tre giudici imbalsamati, il televoto che compie un sacrilegio e l'assente che ha sempre ragione perché i presenti sono imbarazzanti. Se si aggiunge un ballottaggio demenziale che fa fuori uno che meritava la finale, questa puntata rischia di essere la lapide su questa edizione. E forse pure su tutto il talent. Si (e ci) salva solo il dio Max Pezzali