Lo sceneggiatore di Bohemian Rhapsody in causa per i profitti dal film

Anthony McCarten, che possiede il 5% delle quote del film, ha contestato le dichiarazioni contabili che mostrano come la pellicola abbia perso decine di milioni di dollari e sosteneva di non aver ricevuto la sua parte

Lo sceneggiatore di Bohemian Rhapsody Anthony McCarten ha patteggiato una causa in cui sosteneva di non aveva ricevuto la sua parte di profitti dal film su Freddie Mercury, nonostante il titolo avesse guadagnato più di 900 milioni di dollari al botteghino. Il 31 ottobre McCarten ha chiesto di archiviare la causa contro la casa di produzione GK Films.

Il due volte candidato all’Oscar (L’ora più buia, La teoria del tutto) era stato citato nei titoli di coda solo con la frase “scritto da”. In base all’accordo con la GK Films, avrebbe diritto a “un importo pari al 5% del 100%” dei proventi netti, secondo la definizione standard della società, come si legge nella denuncia presentata alla Corte Superiore di Los Angeles nel 2021.

Anthony McCarten contro GK Films

McCarten sostiene di non aver ottenuto alcun profitto, con le dichiarazioni contabili rilasciate dai 20th Century Studios della Fox che mostrano un deficit di 51 milioni di dollari per il film. McCarten ha contestato il calcolo dei proventi netti secondo la definizione standard della Fox piuttosto che quella della GK Films. Di conseguenza, le commissioni di distribuzione, che di solito vengono detratte, avrebbero intaccato la sua quota.

McCarten, frustrato per i bassi compensi previsti dal suo accordo, si sarebbe sentito dire dall’allora dirigente della GK Films Denis O’Sullivan che la società “si prende cura di te in caso di successo”. Ha detto di aver capito che questo significava che gli sarebbe stato pagato il 5% di quanto la GK Films aveva guadagnato con il film, e che la differenza tra i ricavi effettivi e netti della società sarebbe stata la royalty per l’home video e le spese di sviluppo non recuperate. “E non c’era dubbio che la definizione di ‘ricavo netto’ della GK Films sarebbe stata più favorevole per lui rispetto a qualsiasi definizione di profitto netto di un grande studio”, si legge nella denuncia, che sottolinea che gli avvocati di McCarten hanno negoziato direttamente con la GK Films e non con la Fox.

La causa accusa la GK Films di Graham King di aver violato l’obbligo di negoziare in buona fede, sostenendo che “non ha mai fornito alcuna definizione (propria o della Fox)” di profitto netto. “Ancora peggio, non è nemmeno chiaro se la GK Films abbia mai avuto una definizione standard per qualsiasi film”, ha scritto Dale Kinsella, avvocato di McCarten, nella denuncia. “Né se avesse mai avuto intenzione di sviluppare una tale definizione”.

Bohemian Rhapsody: una sorpresa al botteghino

Bohemian Rhapsody è stato una sorpresa al botteghino, guadagnando più di 900 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un budget medio di circa 55 milioni di dollari. La causa sostiene che il film è rimasto per anni “nell’inferno dello sviluppo”, prima che King assumesse McCarten per riscrivere la sceneggiatura. Nel 2016, è stato presentato alla Fox con una procedura accelerata.

La maggior parte degli studios ha deciso di ribattezzare i profitti netti come proventi netti. In questo modo, secondo la causa, gli studios non devono “riconciliare i loro profitti spropositati” con le dichiarazioni contabili che mostrano deficit di decine di milioni di dollari.

“Le parti hanno risolto la questione”, ha dichiarato Nicholas Soltman, avvocato di McCarten, in un comunicato.

La GK Films non ha risposto alle richieste di commento. La Fox non è stata citata nella denuncia.