Da Profondo rosso a Suspiria, passando per L'odore della notte e La grande abbuffata ("il più horror di tutti"): "Fino a pochi anni fa vedere certi film fuori dalle cineteche era impossibile. Fa strano, oggi, pensare che una pellicola di 50 anni fa sia su 100 schemi. È un momento davvero unico per questo tipo di cinema", raccontano i fondatori a THR Roma. E ci anticipano: "Il prossimo sarà L'odio di Kassovitz"
La genialità di Powell & Pressburger, la follia eretica di Skolimowski (complice Jean-Pierre Leaud), il mare melanconico di Mochizuki, l'uomo muto di Sjöström, il gorilla ipnotizzato di Konga, i Professionisti western dai dialoghi shakespeariani: sfidando le logiche robotiche, sulla piattaforma si trovano anche classici o rarità inattese. Ecco una piccola selezione
Un capitano inglese, un lord giapponese, i missionari portoghesi, le lotte feudali nel Giappone del '600: la serie (disponibile in Italia su Disney+) propone una storia corale dai ritmi posati, grandi battaglie ed un'epica che ha molto in comune con Game of Thrones
Nel suo nuovo film Alonso Ruizpalacios, in concorso, ha costruito una macchina virtuosa fuori dalla norma per raccontare di un ristorante newyorkese in cui si muove disordinatamente una varia umanità immigrata e non, tra relazioni tossiche, piatti infernali, mille lingue ed un ritmo frenetico che dice molto del nostro tempo
Due ragazze inquiete in un’estate degli anni Novanta: il nuovo film di Carlo Sironi, presentato al festival nella sezione Generation 14plus, per quanto delicato e delicato, ha la pasta nostalgica delle vacanze di Luca Guadagnino e Charlotte Wells, ma non la loro carica dirompente
Nel film italiano in concorso a Berlino, Gael García Bernal è un novello James Stewart in un Vertigo di un mondo dove le memorie dei defunti possono essere impiantate in un corpo ospite per spendere altro tempo assieme ai propri cari, solo un pochino. Il regista ha qualche asso nella manica. E due finali
Due sedie vuote del Palast hanno ricevuto una standing ovation alla prima mondiale del film di Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha, in concorso, a cui il governo iraniano ha ritirato i passaporti. Un'opera delicata e deliziosa, fatta di piccoli sguardi e atti di dolcezza, e proprio per questo uno strumento di libertà che solo la stolidità di un'autocrazia riesce a non tollerare
Primo fatto: lo scorso 9 gennaio il regista di Frankenstein Jr ha ritirato il suo Oscar alla carriera. Secondo fatto: compie cinquant’anni Mezzogiorno e mezzo di fuoco, uno dei più grandi cataloghi di bischerate, sketch, calembour, nonsense, flatulenze, torte in faccia, doppi sensi di sempre. Quando i dirigenti della Warner Bros videro il film, cominciarono a piangere: “È troppo volgare!". E invece il film entrò nella storia del cinema
È la grande soluzione del 2024 per evitare la costante minaccia del calo di abbonati e per contrastare l’aumento dei prezzi: bundle, li chiamano gli inglesi, ossia i doppi (o multipli) abbonamenti. Da Netflix ad Apple TV+, passando da Paramount, Disney+ e Prime Video, ecco come si muovono i giganti dello streaming
Il disastro di Jo Koy ai Golden Globes e il 'sacrificio rituale' di John Mulaney ai Governors Awards. Il politicamente scorretto di Dave Chapelle e persino l'assenza del britannico Ricky Gervais: negli Usa la comicità sta attraversando una difficile fase di transizione. Fenomenologia di una crisi
Guarda caso due dei grandi sconfitti dell'edizione 2024 dei premi sono Maestro di Bradley Cooper e Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, ambedue film targati streamer. Idem May December, rimasto a bocca asciutta. Il trionfatore Oppenheimer è invece proprio un prodotto da cinema. Potrebbe essere un modo, da parte degli Studios, di difendere le sale? O è solo un riflesso condizionato?
La fama della piccola bimba nata dalla penna di Johanna Spyri era già planetaria quando un trio di creativi nipponici si recò sulle Alpi svizzere a trarre ispirazione per una delle serie più amate di sempre. Il primo di loro era Yōichi Kotabe, che poi perfezionò il design di Super Mario. Il secondo era Isao Takahata, che fonderà lo Studio Ghibli e dirigerà alcuni dei più celebrati cartoni della storia. Il terzo era un layout designer. Che diventerà uno dei più grandi registi di sempre
Sono passati i 95 anni dalla sua uscita: da adesso Steamboat Willie, la prima avventura di Mickey Mouse sullo schermo, è di dominio pubblico. Il primo - immediato - effetto è una sua evoluzione horror. Il fatto è che il topo del vecchio Walt è il simbolo del copyright americano. Per molti anni, la Disney ha dato battaglia a qualsiasi utilizzo illegale dei suoi marchi: persino contro gli asili nido. Ecco perché questo è l'inizio di una svolta vera
Da giovedì 14 dicembre i giocatori possono finalmente rubare i loro veicoli preferiti anche da smartphone, ma i problemi principali rimangono quelli di adattamento dei comandi, anche se piuttosto intuitivi
Baccanali notturni all’aperto, ragazze che saltano sul fuoco nude, bambini che corrono intorno all'albero di maggio... in un crescendo di tensione e inquietudine. Nel 1973 uscì un B-movie con Christopher Lee che era destinato a diventare grande. E che nel tempo ha avuto molti eredi, fino a oggi (vedi alla voce Midsommar & co)
Alla kermesse saudita arrivano blockbuster come Priscilla e Ferrari, il presidente della giuria è Baz Luhrmann. Al concorso il pubblico locale tiferà per Norah, girato nel deserto di Al Ula dove il regno ha creato un grande hub per attrarre la produzione internazionale. In gara anche Mandoob, appena passato al TFF. E il conflitto in Palestina? Gli organizzatori non hanno dubbi: "È il momento di riflettere, attraverso il cinema, su ciò che ci unisce”
Dal filmino di un sarto ucraino a JFK - Un caso ancora aperto, passando a serie come Mad Men e biopic come Jackie di Pablo Larrain: sono passati 60 anni dal 22 novembre 1963, giorno dell'omicidio del presidente americano. Che rimane il nodo cruciale - dal quale è passata tutta la cultura popolare - del secolo americano
Sequenze nate da un consiglio di Quentin Tarantino, un franchise nord-americano preso in gestione da uno studio giapponese, l'uscita e l'exploit di numerose serie, (tra cui Onimusha, Akuma-kun, Pluto e Blu-Eye Samurai). A spingere la piattaforma è anche la legge dei numeri: tra i nati dopo il 1998 (sì, gli zoomers) nei primi mesi del 2023 delle 20 serie più gettonate 14 sono serie d'animazione nipponiche
Il 2023 è l'anno del sorpasso: su 43 milioni e mezzo di televisioni possedute, 21 milioni sono Smart TV. Non solo: ci sono 122 milioni di device, ossia più di due schermi a persona. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto della società che raccoglie i dati sull'ascolto tv, realizzato insieme al Censis. "E' una fotografia che dimostra l'assoluta centralità del piccolo schermo nel processo di trasformazione del paese in chiave digitale”
Realtà come Pluto TV hanno preso le armi entrando nelle "streaming wars" di Netflix, Prime, Disney+ & co: un report di Omdia prevede l'allontanamento di molti spettatori dai servizi in abbonamento, complice gli aumenti dei prezzi. A questo si aggiungono la futura penuria di offerta causata dagli scioperi, la lotta contro le password condivise e il caro vita. Il risultato: l'inatteso comeback della televisione