Grandi furti d’auto, piccoli schermi: i classici di GTA arrivano su Netflix, aspettando il sesto capitolo

Da giovedì 14 dicembre i giocatori possono finalmente rubare i loro veicoli preferiti anche da smartphone, ma i problemi principali rimangono quelli di adattamento dei comandi, anche se piuttosto intuitivi

Oh shit, here we go again” dice Carl “CJ” Johnson prima di rubare la bicicletta che lo porterà a casa. È la frase che lancia Grand Theft Auto: San Andreas, forse il momento più iconico della saga. Sono passati vent’anni e le bici, le macchine, gli aeroplani, le barche, i carri armati rubati su quattro generazioni di console non si contano. Here we go again: da giovedì 14 dicembre i giocatori possono finalmente rubare i loro veicoli preferiti anche da smartphone. 

Grand Theft Auto: The Trilogy – The Definitive Edition è disponibile per tutti gli abbonati di Netflix. La trilogia comprende i primi tre giochi 3D della saga, rimasterizzati: Grand Theft Auto III, Grand Theft Auto: Vice City, e Grand Theft Auto: San Andreas, tra i videogiochi più influenti e venduti della storia del medium. I giochi sono disponibili anche a pagamento, per chi non è abbonato a Netflix.

L’offerta di Netflix Games continua a espandersi: entro fine anno, Netflix offrirà ai suoi utenti – tutti, a prescindere dal pacchetto di abbonamento – 86 giochi, senza spese aggiuntive. 90 altri giochi sono in via di sviluppo. Oltre a crescere, l’offerta di Netflix Games matura. La saga si aggiunge a una serie di classici dei videogiochi e successi di critica: Before Your Eyes, World of Goo, Oxenfree, Dead Cells, Football Manager, Kentucky Route Zero e tanti altri, ai quali si aggiungeranno Braid, Hades e Sonic Mania Plus nel 2024.

Non è chiaro quanto stia andando bene Netflix Games. Gli ultimi studi, ormai datati, riportavano che meno dell’1% degli utenti di Netflix aveva scaricato dei videogiochi dalla piattaforma. Le stesse infrastrutture digitali che hanno fatto il successo di Netflix sembrano essere un ostacolo per i suoi aspiranti videogiocatori: negli app store, le recensioni dei giochi Netflix contano diverse lamentele di bug. 

Il protagonista CJ, in una scena che è diventata anche meme

Il protagonista CJ, in una scena che è diventata anche meme

GTA su Netflix

Se è vero che i videogiochi necessitano di hardware più potenti rispetto al semplice streaming, la trilogia di GTA fa un po’ fatica anche su telefoni di buona fascia e non è nemmeno disponibile per molti smartphone di fascia media. Diversi giocatori hanno lamentato cali di framerate anche a definizioni più basse, telefoni surriscaldati, tempi di reazione troppo lunghi e diversi bug. 

I problemi principali rimangono quelli di adattamento dei comandi. Passare da un controller con due levette e 14 tasti a un touchscreen è complicato sia per chi programma che per chi gioca. I tasti di GTA sono piuttosto intuitivi e la mira automatica evita un po’ di guai, ma padroneggiare il sistema di movimento può richiedere parecchio tempo. Fortunatamente, i giochi sono compatibili con diversi controller bluetooth.

Rimane il buon vecchio Grand Theft Auto: ci si può perdere nelle sue storie di vendetta e di dissoluzione come ignorarle completamente, per attivare subito i trucchi e nel cielo arancione di Los Santos scaraventarsi contro un grattacielo con un taxi volante. Proprio il cielo arancione di San Andreas era sbiadito nella versione per console e PC della trilogia, uno dei tanti ritocchi che avevano fatto arrabbiare i fan. A sorpresa, questa versione mobile è più fedele agli originali per Playstation 2 e offre più opzioni di personalizzazione. 

La GTA Trilogy arriva – non a caso – a una decina di giorni dal lancio del trailer di GTA VI, che nelle prime 24 ore ha generato 93 milioni di visualizzazioni su Youtube, frantumando il record precedente per un video non musicale.