Lee Sun-kyun, star di Parasite, allontanato dal set di un nuovo progetto per uso di stupefacenti

Una settimana dopo l'inizio delle riprese, i produttori del film No Way Out hanno rilasciato un comunicato sull'allontanamento dell'attore per sospetta detenzione illegale di sostanze: "Gli servirà molto tempo per risolvere"

Lee Sun-kyun, noto soprattutto per il suo ruolo nel film coreano premio Oscar Parasite, sarà rimosso dal cast di  No Way Out, una commedia dark sull’omicidio su commissione di un uomo appena uscito di prigione dopo aver scontato una pena di 13 anni. Lee avrebbe dovuto interpretare il ruolo di un detective nel progetto, le cui riprese sono iniziate la scorsa settimana. In seguito però alle leggi molto restrittive sull’uso privato e la detenzione di sostanze in Corea del Sud, l’attore è stato allontanato dal set.

Lunedì 23 ottobre, inoltre, la casa produttrice Studio X+U ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di aver valutato varie opzioni per sostituire Lee dopo la scoperta di un’indagine della polizia a suo carico per sospetto uso di stupefacenti.

Le dichiarazioni e i progetti in sospeso

“A seguito di uno spiacevole incidente avvenuto la scorsa settimana con l’attore Lee Sun-kyun, quest’ultimo ha fatto sapere che ci vorrà un periodo di tempo considerevole per risolvere l’attuale situazione e che inevitabilmente rinuncerà alle riprese del progetto”, si legge nel comunicato. “L’azienda ha raggiunto un accordo con l’agenzia di Lee e rispetta la posizione dell’attore. Le riprese continueranno come previsto e non ci saranno ulteriori ritardi”.

Oltre a No Way Out, altri due film con Lee sono attualmente in attesa di un’uscita nelle sale. Project Silence, del regista Kim Tae-gon, presentato a Cannes a maggio è in attesa di uscita il prossimo anno. Land of Heaven, su un soldato coinvolto in un evento drammatico della storia coreana moderna, è attualmente in fase di post-produzione.

L’indagine

Una settimana prima delle dichiarazioni è stato riferito che l’agenzia di polizia metropolitana di Incheon aveva avviato un’indagine su otto sospetti, tra cui Lee, per presunto consumo di sostanze stupefacenti in bar locali e nelle loro case. Si è anche ipotizzato che Lee avesse assunto droghe insieme ai figli del capo di un conglomerato industriale nominato dalla polizia, ma lunedì 23 ottobre l’avvocato dell’attore ha dichiarato, tramite un’agenzia di stampa locale, che Lee non ha mai avuto contatti con loro.

L’avvocato, tuttavia, non ha né confermato né smentito l’uso di sostanze da parte di Lee, ma ha affermato che la star “collaborerà con le indagini della polizia in modo fedele”.

Hodu & U, l’agenzia di Lee, negli stessi giorni ha diffuso un comunicato stampa, scusandosi per le preoccupazioni causate ai fan della star. “Ci scusiamo sinceramente per il disagio causato dalle notizie riguardanti l’attore Lee Seon-gyun”, si leggeva. “Stiamo attualmente verificando i fatti relativi alle accuse e continueremo a lavorare diligentemente con le forze dell’ordine in tutte le indagini che potrebbero essere condotte”.

L’attore quarantottenne ha recitato in vari film, tra cui All About My Wife (2012) e King Maker (2018). Nel 2020 ha vinto uno Screen actors guild award con il film Parasite.

Di recente la Corea ha registrato un’impennata di reati legati all’uso personale di sostanze stupefacenti, soprattutto nell’industria dell’intrattenimento. All’inizio del 2023, l’attore Yoo Ah-in è stato incriminato per aver assunto più di sette tipi di farmaci per scopi non medici, tra cui la cocaina. L’attore trentasettenne ha recitato nel film del 2018 Burning – L’amore brucia e nella serie drammatica di successo di Netflix Hellbound. L’uscita del suo film The Match e della serie Addio alla Terra su Netflix sono stati in seguito rinviati a tempo indeterminato.

Traduzione di Nadia Cazzaniga