Michael Imperioli sulla decisione della Corte Suprema: “L’odio non è un punto di vista legittimo”

"Ho deciso di vietare ai bigotti e agli omofobi di guardare qualsiasi film o serie a cui ho partecipato". La dichiarazione dell'attore arriva all'indomani della controversa decisione dei giudici del Colorato che consente alle aziende di discriminare in base all'orientamento sessuale

“Ho deciso di vietare ai bigotti e agli omofobi di guardare I Soprano, The White Lotus, Quei bravi ragazzi o qualsiasi altro film o serie televisiva a cui ho partecipato”, ha dichiarato l’attore Michael Imperioli. 

In seguito alla decisione della Corte Suprema, che ha dato ragione a una web designer del Colorado che – per motivi religiosi – non vuole creare siti per i matrimoni di coppie dello stesso sesso, l’attore premio Emmy ha scritto un post su Instagram con a fianco un’immagine di una notizia che annunciava la decisione dei giudici.

“Grazie, Corte Suprema, per avermi permesso di discriminare ed escludere quelli con cui non sono d’accordo e a cui mi oppongo. Usa! Usa!” ha scritto l’attore sul social. L’attore ha anche commentato il suo stesso post, affermando: “L’odio e l’ignoranza non sono un punto di vista legittimo. L’America sta diventando sempre più stupida, di minuto in minuto”. 

 

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La controversa sentenza

La Corte si è pronunciata (6 membri contro 3) a favore della designer Lorie Smith, spiegando che può rifiutarsi di progettare siti web per matrimoni omosessuali, nonostante la legge del Colorado non permetta discriminazioni basate, tra le altre cose, sull’orientamento sessuale, sulla razza e sul genere. I giudici hanno sostenuto che costringerla a creare i siti web violerebbe il suo diritto alla libertà di espressione, sancito dal Primo Emendamento.

Il giudice Sonia Sotomayor ha guidato il dissenso della Corte. A lei si sono uniti i giudici Elena Kagan e Ketanji Brown Jackson. Sotomayor ha scritto: “Oggi la Corte, per la prima volta nella sua storia, concede a un esercizio commerciale aperto al pubblico il diritto costituzionale di rifiutarsi di servire membri di un gruppo tutelato”.

“Il movimento per i diritti LGBTQIA+ ha fatto passi da gigante e sono orgogliosa del ruolo che questa Corte ha recentemente svolto nella sua storia”, ha scritto in un altro punto della sua dichiarazione di dissenso. “Oggi, tuttavia, stiamo facendo dei passi indietro… È un giorno triste per il diritto costituzionale americano e per la vita delle persone LGBTQIA+”.

Traduzione di Nadia Cazzaniga