Nizza, proteste contro Beatrice Venezi: “No a una direttrice d’orchestra neofascista”

La consigliera del ministro della cultura e direttrice artistica del festival cinematografico di Taormina è stata invitata a dirigere il prestigioso balletto di Natale e il concerto di Capodanno della città francese. Dodici associazioni, riunite in collettivo, si oppongono "a un gesto politico che consegna un assegno in bianco al neofascismo italiano"

“Un assegno in bianco al neofascismo italiano”. Con queste parole oggi dodici associazioni e collettivi francesi hanno protestato contro l’imminente visita a Nizza di Beatrice Venezi, direttrice d’orchestra, consigliera del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e direttrice artistica del Taormina Film Fest, definita in un comunicato congiunto “neofascista”. Chiamata a dirigere l’Orchestra filarmonica di Nizza per il tradizionale balletto di Natale e il concerto di Capodanno, Venezi – già contestata in aprile, durante la sua visita al teatro dell’Opera di Limoges – sarebbe persona non gradita, per la vicinanza espressa al governo di Giorgia Meloni, sostenuta anche lo scorso maggio in occasione della convention di Fratelli d’Italia.

“In un momento in cui l’estrema destra e il fascismo sono tornati alla ribalta – scrivono le associazioni, riunite nel collettivo Touscitoyens06 – consideriamo questo invito un gesto politico, che contrastiamo e denunciamo con forza”. I firmatari del comunicato stampa chiedono perciò “al Direttore generale dell’Opera e al sindaco (Christian Estrosi, della maggioranza macroniana, ndr) di annullare l’invito”, che equivarrebbe a “dare un assegno in bianco al neofascismo italiano”. Le associazioni considerano inoltre “inaccettabile l’uso da parte dei media del suo essere donna per giustificare la sua inclusione nella stagione dell’Opera di Nizza. Venezi è una sostenitrice del governo italiano, che promuove valori come ‘Dio, patria e famiglia’, ereditati dall’ideologia di Mussolini (il riferimento è a un post Instagram di Venezi, ndr).

Il direttore generale dell’Opéra de Nice, Bertrand Rossi, ha affidato la sua risposta all’agenzia di stampa francese Afp:  “La musica ha il potere di trascendere le divisioni e di riunire le persone intorno a un’esperienza comune, è dunque essenziale separare l’arte dalla politica. Come istituzione culturale, il nostro ruolo è favorire la libera espressione artistica e creare un’atmosfera in cui tutti possano sentirsi a proprio agio e rispettati, indipendentemente dalle proprie affiliazioni politiche”, ha aggiunto, ricordando che Venezi, “direttrice d’orchestra di talento, di fama internazionale”, era già stata accolta a Nizza per un concerto nel 2022. 

I firmatari della lettera aperta sono l’Association pour la Démocratie à Nice, Les Amis de la Démocratie, il collettivo femminista CDDF06, CGT MNCA, Comité antifasciste 06, EELV 06, Ensemble!-06, Nice au Cœur, Planning Familial 06, Roya citoyenne, Tous citoyens, Le rassemblement citoyen Viva!.