Tracy Tormé, creatore della serie I viaggiatori e autore di Star Trek: The Next Generation, è morto a 64 anni

Conosciuto come uno dei massimi esperti di ufo a Hollywood, la sua carriera è iniziata in televisione con il Saturday Night Live proseguendo anche al cinema come consulente di fantascienza. Si è spento per problemi di salute

È morto Tracy Tormé, esperto di ufo e figlio dell’elegante crooner Mel Tormé. È stato co-creatore della serie degli anni Novanta I viaggiatori e fu scelto da Gene Roddenberry come sceneggiatore capo di Star Trek: The Next Generation. Aveva 64 anni. La sorella e il fratello, l’attrice Daisy Tormé (Superman & Lois) e il discografico James Tormé, hanno dichiarato a The Hollywood Reporter che l’uomo è morto giovedì 4 gennaio per complicazioni dovute al diabete a Escondido, in California.

Tormé è stato anche autore del Saturday Night Live durante la sua ottava stagione (1982-83). Ha scritto e prodotto con Travis Walton il film drammatico fantasy Bagliori nel buio (1993), con D.B. Sweeney e Robert Patrick, ed è stato consulente per il film drammatico di fantascienza Contact (1997) di Robert Zemeckis.

Ha scritto il trattamento originale di Io sono leggenda (2007), diretto da Francis Lawrence, ed è stato accreditato come co-produttore dello stesso film Warner Bros, che ha incassato 585,4 milioni di dollari. Il thriller post-apocalittico, basato su un romanzo di Richard Matheson, vede Will Smith nel ruolo dell’ultimo umano rimasto a New York, costretto a combattere contro dei mutanti.

I viaggiatori e Star Trek, una carriera “nello spazio”

Nelle prime due stagioni (1987-89) di Star Trek: The Next Generation, Tormé ha scritto l’episodio Il grande addio, che ha ricevuto un Peabody Award – l’unico episodio di qualsiasi serie di Star Trek a vincerne uno – ed è stato determinante per l’uso del ponte ologrammi come fulcro della serie. È stato anche supervisore esecutivo e consulente creativo della serie.

I viaggiatori, interpretata da Jerry O’Connell, John Rhys-Davies e Cleavant Derricks, ruotava attorno a un gruppo di personaggi in viaggio tra diverse Terre in universi paralleli. La serie, creata da Tormé insieme a Robert K. Weiss, è andata in onda per cinque stagioni dal 1995 al 2000 su Fox e Sci-Fi Channel. Tormé ha tuttavia lasciato la serie per divergenze creative con i dirigenti della rete durante la terza stagione.

Chi era Tracy Tormé

Tracy Tormé era nato a Los Angeles il 12 aprile 1959. Sua madre era la modella Arlene Miles, la seconda delle quattro mogli di Mel Tormé (sono stati sposati dal 1956 fino al divorzio, nel 1965). Da adolescente era rimasto colpito da film come 2001: Odissea nello spazio e Il pianeta delle scimmie, ha raccontato il fratello. Ha frequentato la Beverly Hills High School e le scuole di cinema della USC e della Loyola Marymount; mentre era ancora all’università, ha inviato alcuni dei suoi scritti ai produttori del programma comico canadese SCTV – di cui era un grande fan – che lo hanno assunto alla fine degli anni ’70.

Dopo aver lavorato al Saturday Night Live – Eddie Murphy, Julia Louis-Dreyfus e Brad Hall erano tra i protagonisti di quella stagione – Tormé sarebbe passato senza sforzo dalla commedia alla fantascienza con Star Trek. In un episodio del 1996 de I viaggiatori ha fatto recitare suo padre, che interpretava se stesso in un universo alternativo in stile Las Vegas e cantava una canzone scritta da Tracy.

Ufologo di spicco a Hollywood, Tormé era “sempre interessato al lato serio degli ufo e ai piloti dell’Air Force che li avevano visti”, ha raccontato la sorella. Tormé è stato anche sceneggiatore di Oltre i limiti, reboot di The Outer Limits, nel 1998-2002, della serie di fantascienza Odyssey 5 di Showtime del 2002-2004 e della serie mitologica della Hbo Carnivàle del 2003-2005, oltre che produttore del documentario The Phenomenon del 2020.

Inoltre, ha scritto la sceneggiatura di Spellbinder (1988) con Tim Daly e Kelly Preston. Tormé era un convinto animalista e un esperto di football, baseball e tifoso degli Angels, come hanno ricordato la sorella e il fratello.

Traduzione di Nadia Cazzaniga