Fantasia Barrino discriminata da Airbnb per il colore della sua pelle: “Non voglio tacere”

L'attrice protagonista de Il colore viola ha raccontato di essere stata vittima di profilazione razziale da parte del noto sito web su cui aveva affittato un appartamento per festeggiare il compleanno del figlio

“Mi si torce lo stomaco stamattina” ha scritto su X (ex Twitter) Fantasia Barrino, protagonista al cinema de Il colore viola. In un post ha infatti raccontato di essere stata vittima, insieme alla sua famiglia, di profilazione razziale da parte di Airbnb, sito su cui aveva affittato una casa per festeggiare il compleanno di suo figlio.

L’attrice ha spiegato di aver soggiornato nella casa insieme ad alcuni amici e di averne invitati altri per i festeggiamenti specificando che il numero di ospiti rimasti per la notte corrispondeva a quello della prenotazione, senza alcuna violazione delle regole del servizio Airbnb.

“Non parlo molto quando le persone mi fanno un torto, ma non posso tacere su come io e la mia famiglia siamo stati appena trattati da un host di Airbnb che ha cercato di cacciare me e i miei figli a mezzanotte”, ha proseguito sui social. “L’host ci ha accusato di aver dato una festa con rumori forti all’aperto perché ha visto dei palloncini che venivano consegnati e un game truck senza generatore di elettricità nella prima parte della giornata”.

L’attrice ha sottolineato che il sito web non ha mai specificato che fosse vietato ospitare persone in casa, e ha fatto notare che le scritte sul muro, il barbecue e la vasca idromassaggio all’esterno, la sala giochi e i nastri per palloncini lasciati nel garage dimostrano che le persone organizzano spesso feste lì.

“Per me è evidente che si trattava di profilazione razziale e che il trattamento che abbiamo ricevuto era dovuto al colore della nostra pelle”, ha aggiunto. “Volevo che mio figlio si divertisse con i suoi amici (di 10-12 anni) e che si sentisse speciale, visto che sono stata in viaggio per oltre 35 giorni per promuovere un film di cui sono protagonista. Questa volta oso non stare zitta”.

La risposta di Airbnb

L’account dell’assistenza di Airbnb ha risposto al suo post, sottolineando che l’azienda non tollera in alcun modo la discriminazione. Le ha anche chiesto di inviare un messaggio privato con l’indirizzo e-mail collegato alla prenotazione, in modo che il team potesse contattarla.

Barrino ha anche condiviso un lungo post su Instagram con una serie di foto dei bambini durante i festeggiamenti. Ha inoltre spiegato che a lei e al variegato gruppo di ragazzi appassionati di tecnologia e robot è stato chiesto di lasciare la casa durante la prima notte in cui si trovavano lì.

 

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“Controllati dalle telecamere di sicurezza”: il racconto su Instagram

“Abbiamo perso la nostra bussola interna dell’amore! L’amore ci spinge a considerare profondamente, ci fa muovere da luoghi di compassione dove possiamo ottenere una vera comprensione attraverso l’empatia”, ha scritto nella didascalia. “Quando l’amore è presente, trascura le origini, l’età, il sesso, la professione, il codice postale e persino il passato. Questo è ciò che insegniamo e mostriamo ai nostri figli, e questo è ciò che volevamo sperimentassero anche i bambini al di fuori della nostra casa”.

E ha continuato: “Il desiderio non era quello di capire, mentre venivamo controllati da varie telecamere di sicurezza, senza considerare la felicità e il ‘carattere’ dei bambini presenti. Subito dopo una sessione di pittura e una cioccolata calda, ci è stato chiesto di andarcene, senza preavviso. Così, alle 6 del mattino, sotto la pioggia gelida, con i bambini assonnati, abbiamo caricato 4 auto, abbiamo ripulito e rimesso rispettosamente ogni cosa al suo posto e ce ne siamo andati”.

Traduzione di Nadia Cazzaniga