Ora Elon Musk minaccia di querelare una Ong. Colpevole d’aver criticato Twitter (per i messaggi d’odio)

L'autoproclamato "assolutista della libertà di parola" ha fatto sapere che intende fare causa a un'organizzazione non-profit che ha pubblicato uno studio che ha analizzato la sua gestione della piattaforma: "I suoi algoritmi potenziano i tweet tossici"

Da quando ha assunto la guida di Twitter, Elon Musk ha sospeso giornalisti, ripristinato account estremisti e cambiato le politiche della piattaforma per bannare un utente verso il quale nutre rancore personale per aver tracciato il suo jet privato. Ora la sua attenzione si è rivolta a un’organizzazione no-profit il cui studio lo ha incolpato di un aumento dei messaggi d’odio sulla piattaforma. X Corp, la società madre della piattaforma di social media precedentemente nota come Twitter, il 20 luglio ha scritto al Center for Countering Digital Hate (Ccdh) minacciando azioni legali per una “serie di affermazioni preoccupanti e prive di fondamento che sembrano ideate per danneggiare Twitter in generale e la sua attività pubblicitaria in particolare”.

Elon Musk e l’odio social

La lettera riguarda uno studio che l’organizzazione ha pubblicato il mese scorso e che esamina i post che contengono contenuti che violano le policy di Twitter. Il gruppo ha affermato che la piattaforma “non agisce sul 99% dei messaggi di odio pubblicati dagli iscritti a Twitter Blue”, suggerendo che l’azienda permetta loro di infrangere le sue regole “impunemente e che stia persino potenziando dal punto di vista algoritmico i loro tweet tossici”. Il gruppo ha accusato Musk di “permettere all’odio di prosperare su Twitter, con la tacita approvazione degli inserzionisti pubblicitari che rimangono sulla piattaforma”.

Alex Spiro, avvocato della X Corp., ha dichiarato che la ricerca è “poco più di una serie di affermazioni gonfiate, fuorvianti e prive di fondamento, basate su un esame sommario di tweet casuali”. Ha accusato la Ccdh di promuovere una “ulteriore agenda” su indicazione di “concorrenti commerciali della X Corp., così come di enti governativi e loro affiliati”, facendo affermazioni false e fuorvianti in violazione del Lanham Act, una legge federale sui marchi che permette alle aziende di denunciare le dichiarazioni false.

La ricerca del Ccdh esplora le espressioni di odio e la disinformazione sulle piattaforme dei social media. Ha pubblicato articoli critici nei confronti di TikTok che promuove contenuti che favoriscono i disordini alimentari, di Twitter che genera entrate pubblicitarie ripristinando gli account bannati e di YouTube che trae profitto dai video che negano il cambiamento climatico. Il gruppo ha dichiarato di non aver accettato fondi da concorrenti di Twitter o da enti governativi.

La fuga degli inserzionisti

A luglio, Musk ha rivelato che Twitter ha registrato un flusso di cassa negativo a causa di un calo del 50% delle entrate pubblicitarie e di un forte indebitamento. Gli inserzionisti sono fuggiti dal sito dopo l’acquisto dell’azienda a causa di problemi di moderazione dei contenuti, in parte attribuibili alle modifiche apportate al sistema di verifica che consentono agli utenti di acquistare un segno di spunta verificato. I marchi hanno espresso il timore che i loro annunci vengano inseriti accanto a contenuti offensivi, come i messaggi d’odio. Linda Yaccarino, da tempo responsabile delle vendite pubblicitarie di NBCUniversal, è stata nominata amministratore delegato di Twitter per risolvere il problema.

Nella lettera si sostiene che la Ccdh stia intenzionalmente cercando di allontanare gli inserzionisti da Twitter con affermazioni prive di fondamento. X Corp. ha contestato il fatto che il gruppo non abbia fornito “nessuna metodologia per la selezione o il controllo dei tweet, nessuna base di riferimento per il periodo di applicazione di Twitter e nessuna spiegazione del perché i 100 tweet scelti rappresentino un campione appropriato dei quasi 500 milioni di tweet inviati al giorno a partire dai quali generalizzare sulle pratiche di moderazione dei contenuti della piattaforma”.

In una lettera di risposta a Spiro, la Ccdh ha sottolineato che la minaccia legale rappresenta un “inquietante tentativo” di intimidire i critici di Musk. “In effetti, sotto la guida di Musk, Twitter ha preso provvedimenti per limitare gli studi sulla piattaforma”, ha scritto Roberta Kaplan, avvocato del gruppo. “Criticare il Ccdh per le sue ricerche troppo limitate e allo stesso tempo prendere provvedimenti per escludere la piattaforma da ricerche e analisi indipendenti è il massimo dell’ipocrisia”.

“Vuole mettere a tacere le critiche”

Il Ccdh ha negato l’accusa che la sua ricerca fosse destinata a favorire i concorrenti di Twitter, indicando precedenti rapporti critici nei confronti di Instagram, Facebook e TikTok. La Ccdh ha accolto favorevolmente il contenzioso, avvertendo che intende procedere con la ricerca di informazioni relative alle politiche di moderazione dei contenuti e alle entrate pubblicitarie. “In poche parole, in questo caso l’azienda non ha alcuna rimostranza legale fondata”, si legge nella lettera. “Il vostro tentativo di usare comunque questa minaccia, su carta intestata di uno studio legale, è un tentativo trasparente di mettere a tacere le critiche oneste.

Ovviamente, una simile condotta non potrebbe essere più incoerente con l’impegno per la libertà di parola sostenuto dall’attuale leadership di Twitter”. Il professore di management di Yale Jeffrey Sonnenfeld, fondatore del Chief Executive Leadership Institute, ha sottolineato le decisioni aziendali “che distruggono il valore” e che riflettono la deriva a destra di Musk. “Non so quanto possa andare avanti prima che la situazione lo colpisca”, ha detto, notando che gli inserzionisti non stanno tornando.

Riabilitati Trump e Kanye West

Sabato 29 luglio, l’account di Kanye West è stato nuovamente riabilitato su X, anche se gli spot pubblicitari non appariranno più accanto ai suoi post. Il rapper, legalmente noto come Ye, era stato sospeso a dicembre per aver postato un’immagine di una svastica mescolata a una stella di Davide, dopo essere stato bloccato dal suo account per aver detto che sarebbe passato al “death con 3” con gli ebrei (gioco di parole con def con, l’indicatore di minaccia nucleare usato dall’areonautica statunitense). Anche l’account dell’ex presidente Donald Trump è stato reintegrato in base all’approccio di Musk sulla moderazione dei contenuti, che riflette la sua posizione secondo cui la piattaforma dovrebbe intervenire solo per ottemperare alla legge.

La scorsa settimana, un account popolare di destra, noto per la diffusione di teorie del complotto, che aveva pubblicato lo screenshot di un video che ritraeva abusi sessuali su minori, è stato sospeso dopo soli quattro giorni. “Il motivo della sospensione dovrebbe essere indicato, insieme alla possibilità di fare appello in modo rapido e semplice”, ha dichiarato Musk a proposito della decisione, sottolineando che i post contenenti le immagini sono stati cancellati. La reintegrazione è avvenuta un giorno dopo che Musk aveva risposto alla notizia dell’arresto cardiaco del figlio di LeBron James affermando che “la miocardite è un noto effetto collaterale” del vaccino Covid.

Traduzione di Pietro Cecioni