Boomdabash: in anteprima il videoclip di Lambada con la partecipazione straordinaria di Paola & Chiara

Il filmato del gruppo salentino diretto da Fabrizio Conte, girato tra vicoli e tetti del capoluogo pugliese, è in anteprima esclusiva su THR Roma

Possiamo dire che l’estate è arrivata. E non per il caldo afoso di questi giorni, ma perché le radio e gli altoparlanti dei lidi balneari, in questi giorni, non hanno fatto altro che trasmettere Lambada, la nuova hit estiva dei Boomdabash. Ogni anno di questi tempi, puntuale come un orologio svizzero, il gruppo salentino sforna un tormentone. L’anno scorso è stata la volta di Tropicana con Annalisa, prima ancora Non ti dico no con Loredana Bertè, nel mezzo Mambo SalentinoKaraoke con Alessandra Amoroso e Mohicani con Baby K.

In questo ultimo progetto hanno coinvolto due hitmaker come Paola & Chiara che “sono come il vino che più invecchia e più diventa buono” ci confida Biggie Bash, voce del gruppo insieme a Payà. Con il beatmaker Mr. Ketra e dj Blazon formano i Boomdabash, che significa letteralmente “esplodi il colpo”.

E di colpi, in questi anni, ne hanno sparati tanti, compresa un partecipazione nel 2019 a Sanremo con Per un milione. Galeotto fu il festival di quest’anno perché quando abbiamo visto Paola e Chiara sul quel palco, abbiamo ascoltato il loro pezzo e abbiamo visto come si muovevano, ci si è accesa subito la lampadinaricorda il gruppo già in giro per l’Italia con il Summer Tour 2023 – The Party Specialists

Il nuovo video dei Boomdabash

Il videoclip ufficiale di Lambada ft le sorelle Iezzi, diretto da Fabrizio Conte, ha il sapore di un’estate calda ed energica, dove la musica corre veloce tra le strade e i tetti delle città e fa ballare tutti, ma proprio tutti. Nella cornice di un’Italia dalle atmosfere latine, tra biliardini, scooter ruggenti e festoni colorati, nessuno sembra resistere al travolgente concentrato di good vibes della band salentina.

Chi ha avuto l’idea del videoclip?

Non solo per questo video, ma in generale per tutti i nostri videoclip, l’ispirazione parte da noi. Poi Fabrizio Conte, il regista con il quale lavoriamo da tantissimo tempo, è molto bravo a intercettare le nostre idee.

Qual è stata l’idea di partenza per Lambada?

Abbiamo pensato ad un videoclip che fosse a metà tra il ghetto e lo chic. Fabrizio è stato abile nel trasformare questa idea in immagini bellissime.

Dove avete girato?

A Bari, perché volevamo mantenere un forte contatto con la strada, con la gente, con i vicoli. La maggior parte dei nostri video li giriamo nel Meridione per trasmettere un forte senso di appartenenza, di difesa del territorio, di tradizione, di cultura.

E questo è proprio il senso della lambada, il ballo.

È l’idea che avevamo come reference. 

Non siete andati molto lontani da casa vostra. Perché?

Noi ci definiamo meridionali, pugliesi e salentini. Amiamo tutta la Puglia, il Salento per noi è casa, sa di cuore. Però siamo molto legati in generale a quelle che sono le vibes del Sud Italia. Ci piacciono la Calabria, la Campania, la Sicilia. Siamo dei veri e propri terroni, ecco.

Avete partecipato alla scelta del cast?

Ti faccio questa confidenza. Fino a un po’ di anni fa, facevamo il casting per le comparse e le ballerine. Da un po’ di tempo, da quando lavoriamo con Fabrizio, abbiamo passato lo scettro a lui, sia per la logistica che per la ricerca delle comparse. Visioniamo solo la fase finale. Ma ci teniamo a precisare che la colpa per tutta la figaggine che c’è nel video è di Fabrizio Conte.

Ci sono stati intoppi durante le riprese?

C’è stata un’allerta meteo, quindi c’era il pericolo che saltasse un pomeriggio intero di riprese: avrebbe sicuramente significato ritardi in montaggio. Ma grazie a Dio alla fine c’è stato un pomeriggio di sole infuocato, faceva un caldo veramente allucinante. Siamo riusciti a portare a casa tutto quello che dovevamo portare a casa.

Nessun visitatore indesiderato?

Visto che eravamo in Puglia non c’è stato nemmeno bisogno di sicurezza, per evitare che facessero riprese con i cellulari, o che spoilerassero qualcosa. Le persone che che sono venute si sono messe lì a guardare le riprese, erano tranquille. Abbiamo fatto un sacco di foto. Tutto è andato avanti in maniera ottimale.

La ballerine sono poco coperte perché il costumista aveva poco budget o ha lavorato poco?

In realtà abbiamo voluto mostrare poco lusso, poche paillettes e pochi lustrini per giocare con l’immaginario della strada. Non volevamo mettere troppa “roba”, anche perché il brano ha sonorità che non ti fanno certo immaginare comparse o ballerine molto vestite. Questa volta siamo voluti andare scialli, ci siamo detti: “Dai, ragazzi, osiamo”.

Poi però i lustrini e le paillettes arrivano con Paola e Chiara.

Sì. Era la prima volta che le vedevamo dal vivo. Hanno un’immagine fortissima. La prima cosa che abbiamo notato è che anche quando stanno ferme, cercando la posizione o muovendosi pochissimo, riempiono la scena. Sono passati un po’ di anni da quando ce le ricordavamo ai tempi del Festivalbar. Ma la loro immagine è rimasta la stessa. Anzi, sembrano addirittura ringiovanite. Sono davvero una forza.

Perché avete voluto proprio loro?

Le abbiamo seguito con interesse a Sanremo. Quando le abbiamo viste sul quel palco, abbiamo ascoltato il loro pezzo e visto come si muovevano, ci si è accesa subito la lampadina. E pensa che ancora non avevamo il pezzo. Quando abbiamo scritto il brano abbiamo subito pensato che fosse perfetto per Paola e Chiara.

Visto il titolo e le sonorità del brano, è un’operazione nostalgia? 

Lambada è la tappa di un viaggio che abbiamo iniziato con le sonorità di Tropicana, poi continuato con il rifacimento di Too Much Of Heaven, degli Eiffel 65. Un viaggio negli anni ’90, che per noi rappresentano una delle epoche d’oro della musica italiana. Un periodo cui siamo particolarmente legati per ragioni anagrafiche. Volevamo tornare all’estate dei Festivalbar, a quelle hit indimenticabili, e Paola e Chiara erano – e sono tuttora – le regine dell’estate. E noi i re. I Boomdabash in estate danno sempre il meglio.

Chi è più attore tra voi Boomdabash?

Buona domanda. Abbiamo tutti e quattro un rapporto diverso con la telecamera. Io e Paolo, i due frontman, per deformazione professionale abbiamo raggiunto un certo livello di confidenza con l’obiettivo, che all’inizio non c’era. Ma in linea di massima siamo tutti abbastanza spigliati, a nostro agio.

I Boomdabash insieme a Paola & Chiara

I Boomdabash insieme a Paola & Chiara

La parola a Paola e Chiara

Come è andata questa incursione nel mondo dei Boomdabash?

È stata una collaborazione pazzesca, ci siamo divertite. Loro sono stupendi e il pezzo è bellissimo. Quando l’abbiamo sentito, abbiamo detto: lo facciamo a mani basse. Un ritornello nelle nostre corde, molto forte. Ci è piaciuto da morire subito.

Che ne pensate di loro?

Non vedevamo l’ora di vivere quest’esperienza con i Boomdabash, una vera forza della natura. Hanno questa immagine da duri, ma sono carini, simpatici e tenerissimi. Ci uccideranno quando leggeranno queste parole, che rovinano la loro immagine così urban.

Come è andata il giorno delle riprese?

Ci siamo divertite tantissimo sul set, abbiamo ricordi magici della giornata di riprese, con un team di grandi professionisti. I Boomdabash ci hanno fatte sentire a casa, abbiamo rivissuto insieme le atmosfere delle più belle estati anni ’90. Girando tra i vicoli e le strade, con panorami incantevoli, la folla coloratissima e la carica travolgente del gruppo di ballerini, ci siamo lasciate trasportare dalle good vibes che sprigiona il brano. Non potevamo fare a meno di muoverci sulle note di Lambada.

Ve la siete spassata?

È stato stupendo. Avevamo questo abbigliamento un pò soave, tutte queste ballerine, tanti corpi nudi che ci ballavano intorno. I ragazzi ci hanno invitato nel Salento con loro e spero che presto ci andremo. Ora non vi resta che guardare il video. E ballare insieme a noi.