Il regista fiorentino presenta ad Alice nella città 2023 un "coming of age" sul rapporto profondo tra infanzia e natura, con un sisma che diventa metafora di un’energia né buona né cattiva. Ma incontenibile
Parla il regista del film d'animazione passato ad Alice nella Città: "La scuola è indubbiamente una conquista ma il paradosso è che nel momento in cui viene ottenuta i figli dei contadini smettono di essere tali. L'istituzione gli sputa addosso, gli impone di rinnegare la propria cultura". L'intervista con THR Roma
L'attrice, cineasta e modella - onorata con il premio alla carriera alla Festa del Cinema di Roma, che presenta una rassegna dei suoi corti - racconta la passione per la regia, ricorda una lite furiosa di sua madre Ingrid con Bergman e soprattutto spiega perché realizza film sperimentali: "È la stessa cosa che faceva mio padre, Roberto Rossellini"
Parlano i registi Stephane Xhrouet e Stephane Vuillet del film in concorso ad Alice nella città. "La storia di Bravó è quella di tutti i ragazzi: per loro recitare è stato un gioco, un progetto che li ha tenuti occupati nel centro di accoglienza"
All'incontro moderato dalla direttrice Fabia Bettini e dalla presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia le due attrici ricevono l'Excellence Award per l'impegno sociale con le rispettive associazioni
"È stato scritto durante la pandemia anche attraverso lunghe sedute psicanalitiche su zoom con gli sceneggiatori" ha dichiarato la regista alla presentazione della pellicola all'Auditorium Parco della Musica di Roma
La regista torna all'assalto, e dopo il patriarcato distrugge l'upper class. Una seconda opera strana e pazzissima - passata alla Festa del cinema di Roma in anteprima nazionale - con protagonista i belli e dannati Barry Keoghan e Jacob Elordi
Presentato al Filmfest di Roma - e in onda su Rai3 stasera alle 21.20 - il documentario di Dario Marani racconta la straordinaria carriera del produttore de Lo chiamavano Trinità, l'uomo che lanciò una delle coppie cinematografiche più famose d'Italia. Tra aneddoti, segreti e qualche polpetta al sugo di troppo
Alla Festa del Cinema di Roma il regista Thomas Napper e i protagonisti Haley Bennett e Tom Sturridge presentano il film sulla più grande e dimenticata imprenditrice dello champagne francese
Titolo di apertura della Festa del Cinema di Roma, l'esordio dell'attrice dietro la macchina da presa arriverà nelle sale a partire dal 26 ottobre distribuito da Vision Distribution
L'esordio al lungometraggio di Michael Morris, presentato come proiezione speciale ad Alice nella città, è puro cinema indipendente statunitense. Una fotografia nitidissima di un paese perso nella miseria della sua quotidianità, con un'interpretazione della protagonista caldeggiata all'Academy dalle colleghe Kate Winslet e Amy Adams
Le serie televisive, la musica, il cinema nordico tutto dolore e umore nero, gli esordi alla regia di attori e soprattutto attrici. Questi primi giorni e i prossimi giorni del festival della capitale riservano molte sorprese e tanti percorsi diversi
Alba Rohrwacher è Monica, una donna che sta perdendo la memoria, come successe a Monica Vitti nei suoi ultimi anni. E che si identifica sempre di più con la diva del grande schermo. E così che lei e il marito (Filippo Timi) riescono ad aggrapparsi alla vita. Il nuovo film di Roberta Torre - in concorso alla Festa del cinema - è un modo nuovo per dire "avremo sempre il cinema"
Il fondatore degli Eurythmics racconta qui il suo nuovo disco ed il corto realizzato con i Mokadelic e con l'attrice Greta Scarano, presentato alla Festa del cinema di Roma. "Proprio come successe con Sweet Dreams, ho immaginato il video quando è nato il brano Time is a Masterpiece. Mi ha fatto venire in mente l'idea di qualcuno che perde le tracce di se stesso e la cognizione del tempo". L'intervista con THR Roma
Cinque registi per altrettante storie con al centro i legami tra persone. Da un padre che si dedica al figlio affetto da autismo a una coppia di emarginati che cerca di sfuggire dalla realtà. In anteprima nella sezione Panorama
In sala dal 30 novembre, e presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, il terzo capitolo della trilogia dei Manetti Bros. punta sui personaggi femminili: "Eva e Altea riescono a mettere intelligenza e carattere al servizio delle emozioni. Ce ne vorrebbero di più, nel mondo, di persone come loro”.
Attraverso un parallelismo animale e brutale l'attrice e regista Mia Benedetta, al suo esordio dietro la macchina da presa, racconta la violenza dal punto di vista femminile. "È un contrappasso far parlare gli uomini al femminile, perché è un modo di mettersi pienamente nei panni dell’altro”
"C’è una parte di me nella sua brama di essere desiderata. Credo che ogni giovane donna si senta soggetta a questo sentimento" ha dichiarato a THR Roma. La pellicola della cineasta - candidato della Bosnia a miglior film straniero 2024 - arriva in concorso ad Alice nella Città, sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma
In sala dal 20 ottobre, e in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, il documentario è stato girato un anno prima di Green Border di Holland: "Agnieszka ed io diciamo le stesse cose: il muro polacco non è servito a niente, dividere i popoli è inutile e dannoso. Le elezioni in Polonia? Spero che il vento del cambiamento si espanda in Europa"
Il film di Babak Jalali e scritto da Carolina Cavalli, regista dell'ottimo Amanda (di cui Jalali era il montatore), come l'opera prima di Paola Cortellesi sceglie di rinunciare al colore. E in questo concorso della 18esima Festa del Cinema di Roma che racconta amore e dolore con poesia, funziona