C'è ancora domani per questo paese troppo spesso umiliato dalle stesse istituzioni che dovrebbero difenderlo e difenderci? C'è ancora domani per un cinema che viene dal suo maggio peggiore negli ultimi 15 anni? Sì, se entrambi sapranno guardare senza paura, ipocrisie e neanche vergogna al nostro paese. Alla nostra Storia.
Non si capisce perché: le maestranze finiscono a essere premiati in un angolo imbarazzante del Teatro 5. C'è chi se la prende, chi non va proprio a ritirarlo e chi si chiede perché uno "sfregio" tale in una cerimonia che, comunque, è durata tre ore e mezza
La tv di stato tradisce ancora una volta la sua missione. Dopo 70 anni sembra non aver ancora capito chi è, cosa deve fare davvero. Franco Di Mare la definisce ripugnante, racconta di essere stato lasciato solo perché la sua è evidentemente una malattia professionale. Eppure aveva chiesto solo uno stato di servizio
Il 25 aprile alle porte, un monologo sul fascismo e l'antifascismo di un grande scrittore amato in Italia e all'estero che butta giù in qualche centinaio di parole un concetto che dovrebbe essere elementare e diventa invece un tabù da nascondere. Una conduttrice che non ci sta, una premier leonessa da tastiera che usa i social per bullizzare la vittima. Un pasticcio targato Rai
L'indicazione che esce dai Golden Globes 2024 sembra chiara: il film di Christopher Nolan si avvia ad una lunga serie di vittorie, Barbie potrebbe doversi accontentare degli incassi ultra-miliardari. E poi c'è il caso Anatomia di una caduta: a questo punto, non averlo candidato agli Oscar assume i tratti del suicidio. A meno che...
Dal capolavoro di Francis Ford Coppola alle serie sulla criminalità organizzata: è un'immaginario che corre e si rincorre. Nel quale il ruolo delle donne appare sempre più cruciale, oscillando tra tre estremi: vittime, pentite e boss
Le serie possono fare un lavoro importante, per quanto difficilissimo, nello smontare e rimodulare le meccaniche dei cliché: certo che la criminalità organizzata è un elemento costante nell'immagine che ha di noi il mondo, e certo che il racconto popolare dell'Italia ha bisogno di una bella rifondazione. Ma occhio: la via dell'emancipazione è lunga e infestata dai fantasmi delle buone intenzioni