Cosa resterà dei Golden Globes 2024: dai nuovi votanti al trionfo di Oppenheimer, ecco i tre punti-chiave

Dall'impatto dell'ampliamento degli elettori alle prospettive che questi premi aprono verso i prossimi Oscar fino al significato del risultato raggiunto del biopic diretto da Christopher Nolan. L'analisi di The Hollywood Reporter

La sera del 7 gennaio a Los Anglese si è tenuta l’81esima edizione dei Golden Globes 2024, che abbiamo cercato di analizzare in tre punti chiave. Eccoli.

1)  Questa non è la vostra vecchia HFPA

Sebbene alcuni vincitori abbiano ringraziato la Hollywood Foreign Press Association, la HFPA in realtà non esiste più. Il controverso gruppo è stato sciolto dopo aver venduto se stesso e i suoi beni a Penske Media Eldridge (una joint venture tra Penske Media Corporation e Eldridge che possiede anche The Hollywood Reporter). Alcune decine di ex membri della HFPA non sono stati invitati a far parte della nuova organizzazione, mentre altre decine lo sono stati, ma ora sono in netta minoranza rispetto alle centinaia di giornalisti e critici che si sono aggiunti alle liste di voto dopo l’acquisizione.

Mentre un tempo per essere membri della HFPA era necessario essere residenti nell’area di Los Angeles, ora tra i votanti dei Globes ci sono residenti di tutto il mondo. E mentre molti membri della HFPA non erano critici cinematografici, molti dei nuovi votanti dei Globes lo sono, essendo stati reclutati dalla FIPRESCI, la Federazione Internazionale dei Critici Cinematografici. Le conseguenze sono state evidenti.

Il film francese Anatomia di una caduta ha vinto non solo il premio per il miglior film in lingua straniera, ma anche la miglior sceneggiatura, un premio che non era mai stato assegnato a un film che non avesse l’inglese come lingua principale. Il beniamino della critica Povere creature! ha battuto il beniamino dei fan Barbie vincendo il premio come miglior film musicale/commedia. E Il ragazzo e l’airone, un film anime del maestro giapponese Hayao Miyazaki, ha battuto il sequel della Sony Spider-Man: Across the Spider-Verse aggiudicandosi il premio come miglior film d’animazione.

Justine Trier ai Golden Globes 2024

Justine Trier ai Golden Globes 2024

La vecchia HFPA era anche famosa per essere – perdonate l’espressione – gente a cui piaceva “fottere” le star, ma i nuovi votanti dei Globes sembrano meno interessati alla visibilità dei loro vincitori. Ad esempio, Paul Giamatti e Da’Vine Joy Randolph di The Holdovers – Lezioni di vita non sono i soliti nomi famosi, ma sono vincitori meritevoli. In effetti, le uniche due star che hanno vinto un premio per la recitazione sono state Emma Stone di Povere creature! (miglior attrice di un film musicale/commedia) e Robert Downey Jr. di Oppenheimer (miglior attore non protagonista), entrambe vittorie meritate.

Inoltre, la vecchia HFPA spesso si sforzava di premiare talenti che stavano per diventare star, apparentemente nella speranza che queste persone si sarebbero ricordate di loro e sarebbero tornate quando sarebbero diventate più famose, cosa che spesso si è dimostrata vera. Ma se questo tipo di considerazioni fossero ancora diffuse, Charles Melton di May December e/o Cailee Spaeny di Priscilla avrebbero vinto dei Globes, ma così non è stato.

2) Golden Globes 2024: nessun danno, ma qualche aiuto

Non c’è alcuna sovrapposizione tra i membri dei Golden Globes e dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, il che è importante da ricordare quando si fanno ipotesi su quanto i Globes possano considerarsi un anticipo degli Oscar. In altre parole, la mancata vittoria di un Globe non deve allarmare chi aspira a un Oscar. In effetti Past Lives, Maestro, La zona d’interesse, Spider-Man: Across the Spider-Verse, Il colore viola e May December sono rimasti tutti a mani vuote, ma ci sono ottime possibilità che ognuno di loro si porti a casa almeno un premio tra una settimana, ai Critics Choice Awards.

Di certo una vittoria ai Globes è un’opportunità. Essendo il primo show televisivo di questa stagione dei premi, i Globes fungono in effetti da audizione del vincitore per i votanti degli Oscar tra il pubblico in sala o a casa, che poi si chiede: “Come mi fa sentire vedere quella persona tenere in mano e accettare una statuetta?”. È per questo che i discorsi di accettazione sono importanti: ciò che il vincitore sceglie di far pensare alla gente, come la fa sentire, ecc..

Paul Giammatti ai Golden Globes 2024

Paul Giammatti ai Golden Globes 2024

Giamatti, che ha accettato il premio per il miglior attore di un film musicale/commedia, ha dato maggiore solennità a The Holdovers – Lezioni di vita quando ha dedicato la sua vittoria agli insegnanti: “È un film su un insegnante. Io interpreto un insegnante. Tutta la mia famiglia è composta da insegnanti, tutti, da generazioni. Gli insegnanti sono brave persone. Dobbiamo rispettarli. Fanno del bene. È un lavoro duro. Quindi questo è per loro”.

Lily Gladstone si è assicurata di far notare nel suo discorso – per ben due volte – che la sua vittoria come miglior attrice drammatica per Killers of the Flower Moon è stata storica (è diventata la prima performer indigena a vincere un Golden Globe), e ha iniziato il discorso parlando in lingua Blackfeet, sottolineando quanto questo ruolo fosse personale per lei.

E il fatto che Ryan Gosling di Barbie non abbia vinto come miglior attore non protagonista non significa che non possa vincere ai Critics Choice Awards. Sebbene Downey Jr. di Oppenheimer, che ha vinto il Globe, ha tenuto un discorso divertente e cortese, che sicuramente ha fatto una buona impressione ai votanti dei Critics Choice (ancora in corso) e ai membri dell’Academy, e potrebbe anche aver fatto pendere la bilancia per gli indecisi.

3) Oppenheimer, un trionfo

Parlando di Oppenheimer, il kolossal della Universal, è stato di gran lunga il grande vincitore della serata. Sono molti i film che hanno vinto il premio come miglior film drammatico ai Globes e che non si sono poi aggiudicati il premio come miglior film agli Oscar.

Di cui 15 solo nel XXI secolo: The Fabelmans del 2022, Il potere del cane del 2021, 1917 del 2019, Bohemian Rhapsody del 2018, Tre Manifesti a Ebbing, Missouri del 2017, Revenant – Redivivo del 2015, Boyhood del 2014, Paradiso amaro del 2011, The Social Network del 2010, Avatar del 2009, Espiazione del 2007, Babel del 2006, I segreti di Brokeback Mountain del 2005, The Aviator del 2004 e The Hours del 2002.

Ma nessuno di questi film ha portato a casa cinque Golden Globes, come Oppenheimer: miglior film drammatico, miglior regista (Christopher Nolan), miglior attore drammatico (Cillian Murphy), miglior attore non protagonista (Downey) e miglior colonna sonora originale (Ludwig Göransson). Un bottino che testimonia un enorme grado di ammirazione.

Christopher Nolan durante il discorso d'accettazione ai Golden Globes

Christopher Nolan durante il discorso d’accettazione ai Golden Globes

Nolan, come molti geni, può sembrare un po’ distaccato, il che potrebbe averlo ostacolato durante le passate stagioni dei premi, dal momento che molti elettori sono riluttanti a votare per qualcuno a cui non credono interessi vincere.

Ma in questa stagione Nolan ha lavorato molto, mostrando personalità e umorismo (il suo aneddoto sull’istruttrice di Peloton continua a dargli soddisfazioni) e facendo capire che il riconoscimento significa qualcosa per lui. E il fatto che domenica 7 gennaio molti dei suoi compagni di squadra abbiano continuato a vincere ha permesso loro di parlare di più del regista, più di quanto avrebbe mai fatto lui stesso.

Downey, nel suo discorso di ringraziamento, ha affermato che Nolan ha realizzato “un maledetto capolavoro”. Murphy ha dichiarato: “La prima volta che sono arrivato su un set di Chris Nolan ho capito che era diverso. L’ho capito dal livello di rigore, dal livello di concentrazione, dal livello di dedizione che ero nelle mani di un regista visionario, un maestro”.

La produttrice nonché moglie di Nolan, Emma Thomas, nel suo discorso di accettazione del premio per il miglior film drammatico, ha dichiarato: “Sono molto contenta che Chris sia stato premiato, perché penso che quello che fa non sia paragonabile a nessun altro”.

Traduzione di Nadia Cazzaniga