Il Festival di Cannes si apre alla realtà virtuale. La kermesse ha infatti annunciato il 10 aprile l’apertura di un concorso dedicato alle opere immersive e interattive, “perché ci sono lavori che stanno spingendo i limiti dello storytelling”.
A supportare il concorso c’è il CNC, il National Center for Cinema and the moving image, è coinvolgerà opere che utilizzano la realtà virtuale, aumentata e altre tecnologie per “trascendere lo storytelling convenzionale e trasportare il pubblico in altre ere, in altri mondi e narrative”.
Nel 2017, Alejandro González Iñárritu ha fatto la storia della Croisette con Carne y Arena (Cirtually Present, Physically Invisible), la prima opera immersiva ad essere presentata in concorso al festival.
Cannes Immersive
Per la sua edizione inaugurale saranno selezionate, da un comitato di esperti e dai rappresentanti del Festival di Cannes, otto opere. In aggiunta al programma ci sarà anche una selezione di lavori non in concorso, che sonderanno la “sinergia tra esperienze immersive e cinema”.
La sezione sarà accessibile nei giorni del Festival, dal 15 al 24 maggio, in uno spazio espositivo di 1300 metri quadrati al Cannes Cineum e al campus universitario Georges Méliès.
Al vincitore del concorso andrà il premio Best Immersive Work, e la giuria sarà composta – recita il comunicato stampa – da una giuria internazionale di figure di spicco del cinema e delle arti immersive, che consegnerà il premio durante la cerimonia di chiusura.
Quello di Cannes non è l’unico festival cinematografico ad aver aperto le braccia alle arti immersive e interattive. La Mostra del Cinema di Venezia, dal 2017, coinvolge la realtà virtuale in una sezione intitolata Venice Immersive, e ospitata all’Isola del Lazzaretto vecchio.
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