Videoarte, Metaverso e intelligenze artificiali: al via a Roma Videocittà, il festival della cultura digitale

Dal 13 al 16 luglio torna a Roma per il sesto anno la manifestazione di musica, arte e innovazione digitale: tra gli ospiti i dj inglesi The Blaze, la designer Tina Touli, l'artista Janis Rafa. Per il direttore creativo Francesco Dobrovich "Il format si sta consolidando. Siamo il punto d'incontro tra il Sónar di Barcellona e la Digital Week di Milano"

Videoarte, installazioni visive, un viaggio immersivo nella Madre Terra proiettato su uno schermo da 3000 mq all’interno di un’area industriale – quella intorno al gazometro, location molto frequentata dal cinema italiano – nel cuore di Roma. Torna per il sesto anno consecutivo il festival di cultura visiva Videocittà, dal 13 al 16 luglio, ideato da Francesco Rutelli con la direzione creativa di Francesco Dobrovich. A dare il via all’edizione – il tema dell’anno: la transizione – sono due opere “site-specific”, Mater Terrae dello studio Sila Sveta, in collaborazione con il compositore Mace, realizzata all’interno del cilindro metallico del Gazometro (è la seconda parte di una trilogia realizzata con Eni: l’anno scorso il Gazometro ospitò una gigantesca luna), e l’Altoforno, trasformato da None Collective in una location per live e dj set di musica elettronica (tra gli ospiti: The Blaze, Dixon, Lyra Pramuk, Bawrut, Ginevra Nervi, Bnkr44, Ginevra ed Elasi). Sempre l’Altoforno accoglierà Futura, una mostra collettiva di arte digitale e tipografia cinetica degli artisti Tina Touli, Vera van de Seyp, Zipeng Zhu con gli italiani Federico Leggio, Studio Mistaker e Gianluca Italiano.

“Il bilancio degli anni precedenti è ottimo e il format della manifestazione si sta consolidando, siamo il punto di incontro tra il Sónar di Barcellona e la Digital Week di Milano – dice Dobrovich a THR Roma – Il nostro obiettivo è quello di diventare un ‘top festival’ europeo. Oggi vediamo i primi risultati di un impegno durato cinque anni. Abbiamo sponsor importanti (tra i partner anche Meta, ndr) e l’anno scorso abbiamo contato su 15000 presenze”.

 

Il programma di Videocittà

Sempre nell’area del Gazometro, l’Opificio 41 ospiterà un programma di performance live tra cui fra cui quella di Nivva, tra avatar digitali e intelligenza artificiale, quella di Bromo sulla digital art cinematografica, e ancora quella del Piove, producer e cantante dall’identità segreta, che indaga gli orizzonti del “transumano”.

Anche quest’anno il festival riserva un grande spazio alla videoarte, con una rassegna a cura di Damiana Leoni e Rä di Martino: una serata dedicata all’artista greca Janis Rafa, una rassegna di opere provenienti dalla Collezione di video arte del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, e l’ultimo capitolo della performance musicale e video Black Med, il progetto in divenire di Invernomuto. 

In programma anche una serie di incontri sulla comunicazione, con la presentazione del live show di The Jackal e Onemore Pictures, The Jackal Meta show, e incontri con esperti del settore. Al via anche Agorà, il programma professionale su cultura digitale, motion graphic, intelligenza artificiale, metaverso e intrattenimento live: professionisti e aziende del settore creativo mostreranno i loro progetti in una nuova area espositiva allestita al piano terra del Gazometro G3, aperta al pubblico. Tra i lavori esposti in quest’area anche una serie di cortometraggi in realtà virtuale prodotti da Rai Cinema.

Saranno assegnati infine i Videocittà Awards, riconoscimenti speciali alle realtà più innovative del settore. “Quella del creatore digitale è una nuova professione, e come ogni lavoro è nobile e va valorizzato – racconta Dobrovich – Non è che se dai un pennello in mano a un passante, quello diventa un pittore. La qualità fa la differenza. C’è chi ha talento e chi no. È un lavoro che prevede pianificazione, studio e contniuità. Proveremo a raccontare chi sta facendo la differenza nel settore”.