Domino: il cortometraggio di Giorgio Ferrero, tra empatia e danza

Il regista, dopo l'esordio con Beautiful Things, torna dietro la macchina da presa con un corto in programmazione nei cinema. Protagonista la ballerina Masha Shemuranova

Di THR ROMA

Un breve musical ambientato in luoghi simbolici di Torino che, attraverso il linguaggio universale del corpo, racconta la bellezza e la difficoltà nell’aiutare gli altri in un gioco di azioni e reazioni positive. Come in un domino al contrario i corpi si risollevano e tornano a vivere, spinti da un’energia coinvolgente. Domino, attualmente in programma nelle sale di molte città italiane, è un progetto di Fondazione Compagnia di San Paolo, una produzione Mybosswas, scritto, diretto e composto da Giorgio Ferrero, già vincitore con il suo primo corto, Beautiful Things, di Biennale College Cinema 2016.

All’interno della performance di danza, l’entropia della solitudine distratta delle persone viene destabilizzata da una nuova armonia, costruita attraverso l’intervento di altri individui energeticamente attivi. La protagonista del corto è l’energia umana solidale intangibile, la cosa più preziosa che si possa offrire agli altri. Persone che a fatica ne “tirano su” altre aiutandole a risvegliarsi e a vivere attivamente nella collettività. Il momento dell’attivazione viene pervaso da un’energia incontenibile che si trasforma in danza, armonia, felicità, talento. La meraviglia del prendersi cura degli altri è tradotta in un’immagine filmica memorabile ed empatica. Protagonista la ballerina Masha Shemuranova.