Who to Love: ecco l’inedito progetto discografico e cinematografico targato Dave Stewart, Mokadelic e Greta Scarano (Esclusiva)

In anteprima su THR Roma alcune immagini del video, che sarà presentato anche alla Festa del cinema, del fondatore degli Eurythmics affiancato dal gruppo romano e dall'attrice della trilogia di Smetto quando voglio. "Non è un corto e neanche un film, è indefinibile: forse più una moderna opera rock"

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Who to Love è il nuovo progetto con cui Dave Stewart scrive una nuova pagina della sua incredibile carriera. L’artista e produttore, plurivincitore di Grammy Awards e Golden Globe, co-fondatore degli Eurythmics, ha chiamato al suo fianco per questa nuova avventura che unisce in maniera indissolubile musica e immagini, l’attrice Greta Scarano e la band dei Mokadelic. Il video verrà presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma il prossimo 19 ottobre.

“Il progetto è stato pensato come una moderna opera rock a tutti gli effetti, dove la narrazione è un viaggio nella psiche della protagonista, si dipana attraverso la continua evoluzione emotiva e musicale –  ci spiega il regista Giorgio Testi – La musica vive sia di una sua identità separata da quella del film come commento musicale, sia come sua parte integrante di colonna sonora diegetica. Così i due piani si intersecano e si completano in un loop onirico”

Giorgio Testi e Dave Stewart durante le riprese del videoclip Who to love

Giorgio Testi e Dave Stewart durante le riprese del videoclip Who to love

Who to Love ha un forte impatto emotivo che indaga nelle pieghe più profonde dell’animo umano attraverso una narrazione fatta di musica, ricordi e incubi che si intrecciano in un viaggio alienante. È un video di lunga durata creato insieme ad un album omonimo di prossima uscita. Il film è stato scritto e interpretato da Dave Stewart, Greta Scarano e Mokadelic, diretto da Giorgio Testi e prodotto da Dave Stewart Entertainment e Grøenlandia.

“Lavorare con Dave è stata e continua ad essere un’esperienza unica: è un’artista a 360 gradi, che sa conciliare perfettamente musica e immagini in movimento – continua il regista – Letteralmente un pozzo infinito di idee, capace di unire persone diverse e portarle on board e di creare un’atmosfera rilassata ma di altissima professionalità. Insieme a lui, Greta Scarano e i Mokadelic quella di Who to Love è stata un’esperienza collettiva bellissima dove ognuno ha portato contributi e consigli agli altri.”

Il fondatore degli Eurythmics è un fan di Gomorra ed è rimasto colpito dalla colonna sonora dei Mokadelic al punto da chiedere un collaborazione per il suo nuovo progetto. A loro volta i Mokadelic hanno proposto a Dave Stewart l’attrice ideale, Greta Scarano, per il loro progetto video. Abbiamo sentito l’attrice romana che sarà presente alla Festa del Cinema di Roma anche con Nuovo Olimpo di Ferzan Ozpetek.

Greta Scarano in una scena del video clip Who to love

Greta Scarano in una scena del video clip Who to love

Greta, sembra di capire che aveva la necessità di fare un horror…

In realtà sì! (ride). Alla fine non è un horror, non lo è per niente. È un viaggio un po’ thrilling nella mente di un’artista in crisi. Ed un’idea che nasce da Dave Stewart, una persona incredibile, un mito della musica che ci ha proposto di fare questa cosa insieme.

Ma come è avvenuto l’incontro?

Io so che Dave ha contattato i Mokadelic su Instagram, tanto che loro pensavano che fosse un troll, perché comunque nell’ambiente musicale lui è considerato una specie di Dio. Invece era veramente lui.

E come è arrivato a conoscere i Mokadelic?

Perché è un fan di Gomorra e della colonna sonora e quindi voleva fare una collaborazione con loro, che hanno fatto le musiche.

E tu quando sei arrivata nel progetto?

Io sono stata coinvolta dai Mokadelic perché hanno fatto le colonne sonore di diversi film che ho fatto io e siamo amici di vecchia data. Dave voleva che ci fosse anche un video che accompagnasse la canzone. Cercava un’attrice e ha chiesto loro un consiglio su un’attrice giusta per il progetto e loro mi hanno proposta.

E come sei finita anche a cantare?

Abbiamo fatto una call con Dave dove ci siamo conosciuti e mentre chiacchieravamo mi ha chiesto, ma tu canti? Io ho detto, guarda Dave, canto, come tanti attori cantano, fa parte un pò della preparazione degli attori, che infatti spesso sono intonati e hanno orecchio. Io personalmente ho sempre cantato.

Non tutti gli attori e le attrici sono in grado di farlo. Però ti ha preso in parola.

Ti giuro! Mi ha mandato un pezzo, ci ho cantato sopra, e da lì abbiamo fatto un album intero, e poi abbiamo deciso di fare questo video assurdo.

Ma com’è stato l’incontro con Dave?

L’incontro è stato bellissimo. L’album lo abbiamo fatto tutto da remoto, perché era durante il Covid. Quando abbiamo finito di fare tutti i pezzi, e si poteva poi viaggiare di nuovo, Dave è venuto a Roma. Sai, dopo che una persona l’hai vista così tanto in call, che ci hai parlato così tanto, con la quale hai avuto uno scambio creativo, è solo bello quando la incontri. Ci siamo divertiti tantissimo.

Oltre agli incontri professionali, cosa avete fatto a Roma?

L’ho portato a mangiare nella mia trattoria romana preferita, si chiama Sapori di casa, l’ho portato lì perché sai, comunque è uno che è abituato a stare nei posti super fighi e gli volevo far provare questa cosa che è un pò la cucina di mia nonna.

Che gli hai fatto mangiare?

Si è mangiato tutto, tutte cose della cucina tipica romana, tra cui la carbonara.

 Hai fatto qualche selfie e girato un video?

Abbiamo anche una documentazione video di questo nostro incontro che forse finirà in una specie di documentario con dell’altro materiale.

Come è nata l’idea del video?

Nasce da sue suggestioni ma poi ci ha coinvolto tutti nella scrittura. Ed è una cosa unica. È come se fosse una moderna opera lirica ma rock, perché è un video intero che accompagna un album, ma non puoi dire che è un film, non puoi dire che è un cortometraggio. Non puoi proprio definirlo, è una cosa stranissima questa cosa che abbiamo fatto. È un video che accompagna l’album ma che ha un suo senso, che vive di luce propria.

Dove avete girato e quanto sono durata le riprese?

 Abbiamo girato a Cinecittà, mi pare in tre giorni,  in uno studio con una scenografia pensata da Giorgio Testi, il regista.

Dave Stewart e Greta Scarano nel videoclip Who to love

Dave Stewart e Greta Scarano nel videoclip Who to love

Presenterete il tutto alla festa della Cinema di Roma, perché Dave voleva ritornare a mangiare la carbonara?

Sì. Vuole assolutamente rimangiarla! (ride). Penso che a Dave piaccia moltissimo l’Italia, Roma era perfetta come incastro di date, perché ci sarà anche il release dell’album che era stato pianificato e quindi cadeva molto molto bene. E poi perché io, Giorgio Testi e i Mokadelic siamo tutti di Roma e ci piaceva l’idea di  mostrarlo nella nostra città in anteprima. Penso sia una bellissima occasione. Sarà una cosa di dimensioni internazionali perché c’è Dave ed è un album cantato in inglese, pensato da lui, al tempo stesso c’è tantissima Roma, rappresentata da noi. Ci sembrava il posto perfetto, ripeto, poi lui ama l’Italia, gli piace tantissimo venire a Roma. E faremo anche una esibizione live al Palladium.

Ti vedremo anche cantare?

Eh sì, perché faremo un’esibizione che stiamo ancora cercando di organizzare bene perché è complicata la gestione dei nostri rispettivi impegni. Faremo una performance come se fossimo un gruppo, perché in effetti è quello che siamo, mi fa troppo ridere la cosa, però sì, è così.

Lancerai il reggiseno dal palco come fanno le vere rockstar?

No, no, vabbè, ci manca solo quello! Quello lo terrò che è più comodo.

Alla Festa del Cinema di Roma presenterai anche il film di Ozpetek. E poi che altro dovremo aspettarci?

Esatto, con Nuovo Olimpo e Who to Love faccio la doppietta a casa mia, visto? Poi esce Il Circeo su Rai 1 il 14 novembre.

Attualmente sei impegnata in qualche set?

Devo fare il mio film da regista, quindi sto lavorando a quello, è molto totalizzante come impegno. Ma non posso anticipare niente.

Dicci almeno che genere di film sarà?

Sarà molto personale, quindi faccio fatica a dire che genere sarà. Sto cercando di capirlo pure io. Comunque ha dei tratti di commedia, però è anche qualcosa di molto profondo, dato che ha a che fare con le relazioni in famiglia. Possiamo dire che sarà il genere mio.