The Morning Show e quella scena di sesso tra Aniston e Hamm “pensata per diventare virale”

Un sesto episodio bollente per la serie Apple TV+: Mimi Leder e gli altri membri del team creativo hanno parlato con The Hollywood Reporter della chimica tra i due protagonisti e di come, nel toccare temi politici, lo show abbia anticipato ancora una volta la realtà

[Questo articolo contiene spoiler sul sesto episodio della terza stagione di The Morning Show, “Lo studente di Stanford”].

Le star di The Morning Show fanno costantemente scelte controverse. Del resto il team creativo della serie di Apple TV+ aveva annunciato che nella terza stagione le protagoniste, interpretate da Jennifer Aniston e Reese Witherspoon, avrebbero preso una serie di decisioni che avrebbero suscitato reazioni critiche.

Dopo il flashback della scorsa settimana, che ha svelato come Bradley Jackson, interpretata da Witherspoon, avesse insabbiato le prove della rivolta del 6 gennaio, il sesto episodio ha messo in difficoltà Alex Levy, interpretata da Aniston, che ha deciso di chiudere un occhio sull’etica, un’altra volta, almeno per quanto riguarda le relazioni interpersonali.

Alex ha avuto una relazione intima con il suo ex co-conduttore del morning show caduto in disgrazia, Mitch Kessler, interpretato da Steve Carrell. Mitch, che è stato licenziato dal programma per violenza sessuale, ha rischiato di mettere in difficoltà anche Alex, etichettata come complice e guardata con sospetto quando la notizia della loro relazione è diventata pubblica. Dopo la morte di Mitch, tuttavia, Alex è diventata una portavoce della “verità” nell’era COVID, tornando in lizza per sedersi al tavolo dei dirigenti della rete UBA.

L’ingresso in scena di un nuovo titano della tecnologia, il Paul Marks di Jon Hamm, minaccia di farle perdere la rotta. I primi episodi sono stati caratterizzati da una forte tensione tra i due, di opinioni opposte circa il ruolo delle big tech nelle società di media tradizionali: Paul Marks sta cercando di concludere un accordo che gli consegnerebbe il controllo della UBA. Il sesto episodio ha visto Alex sedersi davanti a lui per un’intervista a tu per tu, terminata con i due a letto insieme.

Per la regista Mimi Leder, che ha diretto la sesta puntata intitolata Lo studente di Stanford, la possibilità di fotografare la chimica tra Aniston e Hamm – che inizia con un bacio appassionato e termina con i due sdraiati, nudi, l’uno sull’altro a letto – è stata molto divertente.

“Non lo so. Lasciatemi solo dire che penso che farà esplodere internet”, aveva dichiarato Leder a The Hollywood Reporter in un’intervista rilasciata all’inizio della stagione. “Avevano un feeling eccezionale ed è stato spassoso metterlo in scena davanti alla telecamera”.

Michael Ellenberg, produttore esecutivo di Media Res, ha aggiunto: “Mimi, Jen e Jon hanno fatto un ottimo lavoro. Sono coraggiosi. Jen è coraggiosissima. Si sono dati da fare. Sono due attori brillanti ed popolari. Credo che Mimi abbia ragione. È un episodio con un’altissima potenzialità virale, è esplosivo”.

Come riportato in precedenza da THR, la lista dei provini per il personaggio di Paul Marks comprendeva un solo candidato. Hamm è stato l’unico attore ad avere la possibilità di ottenere la parte, suggerita dalla co-star Aniston, dato che i due amici desideravano da tempo lavorare insieme. Il personaggio, pur richiamando nell’atteggiamento miliardari come Elon Musk e Jeff Bezos – come è evidente dalla passione di Marks per la corsa allo spazio e per i media – è un mix di individui diversi. Ma il suo ingresso in scena era destinato a sconvolgere l’intera stagione.

A un certo punto dello show, la conduttrice del telegiornale del canale concorrente, interpretata da Julianna Margulies, parla così dell’acquisizione da parte di Paul Marks: “un miliardario con un’avversione smisurata per la stampa cui vengono consegnate le chiavi di un’azienda mediatica storica, in un momento in cui la verità è più importante che mai”.

L’episodio, che sta andando in onda sullo sfondo delle notizie reali della guerra tra Israele e Hamas e delle crescenti domande su come le società di social media come X (ex Twitter) e Meta stiano gestendo la diffusione di disinformazione e video violenti, è un ulteriore esempio di come The Morning Show, che in questa stagione ha Charlotte Stoudt come showrunner, continui a essere un’opera televisiva visionaria.

“Ogni cosa nello show è studiata con molta attenzione”, ha detto Lauren Neustadter, che produce la serie con Witherspoon attraverso Hello Sunshine, parlando con THR prima della stagione. “Abbiamo una grande attenzione ai dettagli. Paul Marks è incredibilmente concreto e autentico, ricorda molto Charlotte Stoudt. È ovviamente un individuo divisivo, un catalizzatore del conflitto all’interno della stagione, ma è anche un essere umano capace di stravolgere le aspettative in modi davvero interessanti”.

L’attrice ha aggiunto: “Quando si è pensato alla UBA e al futuro della rete, ma anche alle entità televisive e alle aziende mediatiche in generale, si è guardato molto al futuro”.

Neustadter ha anche elogiato Hamm per la facilità con cui si è inserito nel gruppo, che comprende anche Billy Crudup, Greta Lee, Karen Pittman e Mark Duplass. “È come cambiare scuola al terzo anno, quando arrivi e tutti si conoscono già. Lui era come se fosse sempre stato lì, come se avesse fatto parte del gruppo fin dall’inizio. Era un professionista”, ha detto. “È divertentissimo e facile lavorare con lui. Tra Jen e lui c’è una chimica incredibile. Molto frizzante”.

A un certo punto dell’intervista, Paul Marks sembra chiarire pubblicamente le sue intenzioni. “Penso che le notizie abbiano ancora valore e vorrei fare un tentativo prima che sia troppo tardi”, dice, pur riconoscendo che è “più salutare fumare un pacchetto di sigarette che collegarsi a Twitter, ma impedire alla gente di farlo è una follia”.

Le sue vere intenzioni, ha detto Kristin Hahn, produttrice di Aniston con la Echo Films, dovranno essere decifrate dagli spettatori nel corso della seconda metà della stagione: “Ci si chiederà sempre: sta cercando di salvare il giornalismo? O vuole far implodere questo mondo?”.