La produttrice della serie tv Rai Il Clandestino ci apre le porte degli uffici della Lucisano Media Group, ci offre uno sguardo sui prodotti futuri - dalla rom-com tratta da Non è un paese per single di Felicia Kingsley fino alla serie di Alessandro Siani - e su quelli su cui vuole rischiare (da un'opera che racconta con levità il tumore al seno a una storia vera da Oscar). E fa un appello alla politica "Siamo un'industria fondamentale per l'Italia, trattateci come tale"
Maestro della critica con la 'm' maiuscola, ha insegnato a tutti noi che poteva esistere una pedagogia dello spettatore. Dai "critofilm" ai leggendari incontri con grandi autori (Godard, Pasolini, Olmi...), al protagonismo nei cineclub e in tanti festival, fenomenologia di un uomo impossibile da incasellare
Tre anni formidabili, quelli dal 1991 al 1994: l'ultima grande epifania rock, nata dal basso, fuori dall'industria, una raffica di dischi eccezionali firmati Nirvana, Pearl Jam, Soundgarden, Red Hot Chili Peppers e cent'altri ancora: un solo colpo di fucile chiuse quella stagione forse irripetibile. Un addio traumatico di quel che era stato anche un vento di libertà
Il 3 aprile del 1924 nasceva a Omaha, Nebraska, il più grande attore del dopoguerra. Espulso dall'esercito, al centro di tante, troppe polemiche politiche, ha saputo rendere grandi i film più diversi. Da Francis Ford Coppola a Gillo Pontecorvo, il racconto di una carriera meravigliosa e (in)dolente. Com'era questo ragazzo che ha fatto innamorare il mondo
Prima o poi faranno un film o una fiction sulla sua vita: i matrimoni, il rapporto con Craxi, la storia con Federico. Ma oggi è giusto ricordare i suoi ruoli nei grandi film: non solo 8 e mezzo e Giulietta degli spiriti, anche e soprattutto L'ombrellone di Risi e lo splendido La visita di Pietrangeli. Ritratto di una (brava) attrice al di là dello stereotipo che le è stato cucito addosso
Un regista immenso e condannato negli ultimi anni alla solitudine, la bancarotta ingiusta dei Cancelli del cielo, i rapporti con Francis Ford Coppola, un incontro a New York nel segno di Pasolini. E il suo capolavoro più grande: che è si un film sul Vietnam (vedi alla voce roulette russa), ma soprattutto un'epopea sull'amicizia, sulla riconciliazione di un paese dopo la tragedia
C'è chi vede la cantante come un agente segreto al soldo dei democratici, chi spera in un endorsement a favore di Biden, chi vorrebbe che lanciasse un appello ai giovani in vista delle europee: dopo la copertina di Time, la sua fama sempre più messianica comincia ad avere un peso nelle presidenziali americane. A dimostrazione che oggi tutto è politica: soprattutto il pop
Il chitarrista dei Rolling Stones oggi compie 80 anni e l'attore più amato di tutti sempre ne fa 60: in ambedue i casi è un cortocircuito di ogni possibile timeline, sia l'uno che l'altro sembrano sovvertire le leggi dell'universo. Il rocker incarna la sfida per eccellenza alla morte, il divo del cinema pare l'eterno Dorian Gray. Lo dimostrano le canzoni, lo dimostrano i loro film
Il cineasta emigrò in Francia nel 1982, il successo internazionale arrivò con I favoriti della luna, che era stato premiato anche a Venezia. Per Lunedì mattina ebbe l'Orso d'argento a Berlino nel 2002. E' morto a 89 anni
L'8 dicembre di 43 anni fa Mark Chapman esplose cinque colpi di pistola contro l'uomo che aveva cantato la rivoluzione dei suoni e delle anime. Ora una docuserie su Apple TV + torna a raccontare quell'assassinio, dalle (clamorose) testimonianze inedite ai dossier dell'Fbi passando dalla storia psichiatrica del killer. Alla fine c'è una sola certezza: non venne colpita al cuore solo un'utopia, ma anche un modo di vedere il mondo, di vivere il mondo
Non solo ha portato il rock e la musica colta ai suoi estremi confini, ha anche incarnato come nessuno l'indipendenza dello spirito: dal cinema (rivedersi 200 Motels, please), alla politica, alla satira, al jazz, alla sperimentazione. Se n'è andato assurdamente trent'anni fa, e continuiamo a non farcene una ragione: oggi non c'è nessuno come Frank, né potrebbe esserci
Scalmanato e improbabile, etilico e pazzo, ma sempre con una luce dentro: se n'è andato a soli 65 anni al termine di una vita randagia, regalandoci una musica allegra, struggente e potentissima. All'insopportabile mondo del buon senso ha sempre preferito la strada, i locali alcolici e malfamati. Nel segno di un punk-folk irlandese che faceva ballare tutti: soprattutto gli esclusi. (All'interno un fotoreportage inedito di Niccolò Berretta)