Paolo Conte alla Scala, il Maestro è nell’anima: l’evento multipiattaforma per celebrare il cantautore

Il film concerto andrà in onda su Rai 1 giovedì 23 maggio. Ma ci sono anche l'album e un podcast, di Giulia Cavaliere, entrambi già disponibili in streaming. L'artista racconta: "Mi considero uno dei pochi paesaggisti nel mondo della canzone"

Arriva su Rai 1 Paolo Conte alla Scala, il Maestro è nell’anima, il docufilm per celebrare la musica del cantautore. Ideato da Caterina Caselli e diretto da Giorgio Testi, verrà trasmesso giovedì 23 maggio in prima serata su Rai 3.

Una produzione di SugarPlay, il documentario è stato presentato in anteprima al Torino Film Festival e distribuito da Medusa film. Paolo Conte alla Scala punta a catturare l’essenza del concerto tenutosi nel febbraio 2023, offrendo uno sguardo intimo sulla carriera e creatività di Paolo Conte.

Paolo Conte alla Scala: l’evento multipiattaforma

Il concerto si può già ascoltare dall’8 maggio su tutte le piattaforme digitali e, su Apple Music, è disponibile anche in Dolby Atmos, per vivere immersivamente l’esperienza musicale.

L’evento nasce dalla volontà di Sugar di rendere accessibile a tutti un’esperienza fino ad ora riservata a pochi e di celebrare uno dei massimi autori della canzone italiana. Accanto al film, Conte si rivela infatti attraverso altri medium: il doppio vinile con poster e doppio cd, e il podcast Paolo Conte, il Maestro è nell’anima, scritto e raccontato da Giulia Cavaliere.

Il podcast, prodotto da SugarPlay e Chora Media, vede ogni puntata accompagnata da una canzone di Conte, che serve da spunto per un’intervista a ospiti come Caterina Caselli, Francesco De Gregori, e altri. Ma l’ospite d’eccezione è lo stesso Paolo Conte, che con la sua voce e le sue storie arricchisce ulteriormente il viaggio musicale.

La stessa SugarPlay, nel frattempo, ha annunciato l’acquisizione di Platinum Srl, società detentrice delle registrazioni in studio e live delle più importanti opere del repertorio di Conte.

 

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Le parole del cantautore

Paolo Conte stesso offre una prospettiva unica sulla sua arte, descrivendo il suo approccio sinestetico alla composizione delle canzoni: “Scrivo sempre prima la musica, solo in un secondo tempo mi occupo delle parole”, racconta il cantautore. “Parole che, forse, nascono dalla musica stessa, in una sorta di imprinting che non è sentimentale, ma è fatto di colori, di luci, di ombre. Un gioco anche pittorico”. E aggiunge: “Non faccio mai autobiografismo, non mi piace.  Quando scrivo i testi delle canzoni creo dei personaggi, ma anche dei paesaggi. Mi considero uno dei pochi paesaggisti nel mondo della canzone”.